Ci sono alcune stagioni nella storia di ogni club che sono come marchiate a fuoco nel cuore dei tifosi, e lo rimarranno per sempre. Quando si tratta di Inter, ci sono pochi dubbi sulla stagione che ha maggiormente fatto battere il cuore agli appassionati dei colori nerazzurri: ovviamente stiamo parlando dell’annata 2009-2010, la stagione con la s maiuscola, quella che si è conclusa con la conquista dello storico Triplete, che mai potrà cancellarsi dalla memoria collettiva.
Un anno da 30 e lode, durante il quale la formazione allora allenata dall’eterno José Mourinho si è imposta sia in Italia che in Europa, aggiungendo alla bacheca uno Scudetto, una Coppa Italia ma soprattutto la terza coppa dalle grandi orecchie, il trofeo simbolo della Champions League; trofeo che mancava da più di 50 anni, esattamente dalla stagione 1964-1965, anno in cui tra le fila nerazzurre erano annoverati giocatori come Giacinto Facchetti e Sandro Mazzola.
Un dominio indiscutibile, quello attuato della Beneamata nel 2010, che è tuttavia passato attraverso un percorso non interamente lineare; in campionato la vetta della classifica è stata soffiata da Diego Milito e compagni alla Roma di Claudio Ranieri per due soli punti, ma la bagarre tra le due formazioni nel corso dell’intera stagione ha suscitato emozioni a non finire fino all’ultimo momento.
È possibile richiamare molte sfide, le quali possono essere definite cardine del cammino dell’Inter verso lo Scudetto; oggi, però, vogliamo ripercorrere la gara disputata contro il Livorno proprio il 24 marzo 2010, esattamente 13 anni fa, che si è concluso con la vittoria nerazzurra per 3-0. Un successo ottenuto nella fase più calda del campionato, che si è rivelato fondamentale per allontanare le inseguitrici dal comando della Serie A, e che merita quindi di essere ricordato.

L’antefatto del match
Siamo al 30° turno di Serie A, ne mancano solo 8 alla conclusione del campionato, più vivo che mai. È un fresco mercoledì di marzo e lo stadio Giuseppe Meazza di Milano si tinge di nerazzurro, pronto ad accogliere la sfida infrasettimanale contro il Livorno. Non è un buon momento per l’Inter guidata dal tecnico portoghese Mourinho, che non trovano la vittoria ormai da un mese e hanno bisogno di uscire da una crisi che potrebbe risultare fatale.
Grazie alle ottime prestazioni precedenti, i nerazzurri sono riusciti a collezionare 60 punti e occupano attualmente la vetta della classifica, ma la battuta d’arresto delle ultime settimane ha fatto avvicinare pericolosamente Roma e Milan, che tallonano a poche distanze. Grazie alla vittoria nella giornata corrente, è solo un punto a dividere i giallorossi dal vertice della classifica; lo stesso punteggio è condiviso dai Diavoli, che hanno però fallito il sorpasso a danno dei rivali milanesi perdendo in trasferta 1-0 contro il Parma.
È dunque fondamentale per l’Inter approfittare del passo falso dei rossoneri per tenerli a debita distanza e avviare la volata verso lo Scudetto. Un compito che non dovrebbe essere estremamente complicato davanti ai propri tifosi contro il Livorno, fanalino di coda del campionato. Nonostante quest’ultimo non possa sicuramente definirsi concluso, sembra che ormai il destino dei toscani sia segnato, e che la retrocessione sia alle porte: sorte che effettivamente si concretizzerà, con la retrocessione degli amaranto a fine stagione in Serie B.

La rosa dell’Inter
Per quanto riguarda la formazione scelta dallo Special One, ci sono alcune novità rispetto alla rosa standard; non bisogna tuttavia sottovalutare la sfida, motivo che spinge il tecnico a proporre comunque parte dei soliti titolari dal primo minuto. Il 4-3-3, difeso in porta da Julio Cesar, si compone in difesa dal gruppo Maicon–Cordoba–Materazzi–Chivu; riposano quindi per l’Inter Walter Samuel e Lucio.
La squalifica di Dejan Stankovic obbliga Thiago Motta ed Esteban Cambiasso ad amministrare la mediana; sulla fascia destra corre l’instancabile capitano Javier Zanetti, mentre anche il fantasista Wesley Sneijder viene lasciato rifiatare in panchina. Un’altra assenza che spicca nel tridente d’attacco è quella del Principe Diego Milito: il compito di bucare la rete è assegnato a Samuel Eto’o, affiancato da Goran Pandev e addirittura da Ricardo Quaresma, rispolverato da Mourinho per questi 90 minuti.
La cronaca della gara
Nel primo tempo gli ospiti si dimostrano più propositivi e pericolosi, riversandosi spesso nell’area di rigore dell’Inter. Al 27′ il Livorno sfiora il vantaggio con un tiro a colpo sicuro di destro da parte dell’attaccante granata Tomas Danilevicius, al quale si oppone Cordoba in scivolata, salvando il punteggio. Nei minuti successivi tenta di scatenarsi Quaresma, che si rende protagonista di due giocate importanti sul fronte opposto, le quali però non si concretizzano.
I toscani fanno tremare gli spalti del Meazza anche da fuori dell’area di rigore: un grande Julio Cesar si supera sui tiri dalla distanza di Nico Pulzetti e Antonio Filippini. La partita non sembra girare per il verso giusto e l’importanza della gara fa salire sempre di più la tensione. Ci pensa però Samuel Eto’o, la Pantera Nera, a caricarsi l’Inter sulle spalle.
Alla stella camerunense bastano solo 5 minuti per decidere la sfida e mettere la vittoria in cassaforte, grazie a una splendida doppietta poco prima dello scadere del primo tempo. È il 36′ quando l’attaccante nerazzurro riceve il pallone da Thiago Motta completamente libero nella zona sinistra dell’area di rigore: stop, dribbling a rientrare sul destro e una parabola chirurgica sul palo lontano la quale buca la rete difesa da Rubinho, che nulla può sul tiro perfetto del nerazzurro.
Ma il gol al 41′ è ancora più spettacolare, da copertina: dalla destra Pandev pennella un cross perfetto per Eto’o, che spalle alla porta non ci pensa un attimo e colpisce la sfera con una rovesciata da museo del calcio. San Siro esplode, e i nerazzurri possono quasi ufficialmente dichiarare archiviata una pratica di grande rilevanza per il proprio sprint finale in campionato.
Nel secondo tempo la Beneamata abbassa notevolmente il ritmo, impegnandosi a gestire gara e risultato; il Livorno non impensierisce più l‘Inter, che riesce a trovare anche la terza rete grazie all’inserimento di Maicon che, sempre su assist di Thiago Motta, fa esplodere un destro da pochi metri imprendibile, che chiude definitivamente i conti.
Consolidato il risultato, Mourinho decide di regalare minuti a McDonald Mariga, che subentra al posto di Cambiasso, e a Sulley Muntari, il quale sostituisce proprio il centrocampista assistman del primo e dell’ultimo gol. Sono pochi i brividi nella fase finale del match, che si avvia lentamente al 90′, concludendosi con il netto 3-0 dei nerazzurri.
L’Inter ritrova finalmente il sorriso con un successo meritato che mancava da 4 partite, stabilendosi così a quota 63 punti. Una vittoria essenziale, che ricaccia Roma e Milan 4 punti più indietro e blinda il primo posto in classifica dei nerazzurri, che possono finalmente affrontare la prova del nove della settimana successiva proprio contro i giallorossi con il cuore più leggero.