Si avvicina la ripresa del campionato di Serie A dopo la sosta per le nazionali. Riprende anche il cammino dell’Inter, impegnata contro la Fiorentina allo stadio San Siro nella 28ª giornata. La squadra di Simone Inzaghi sta vivendo un momento difficile in campionato, con tre sconfitte arrivate nelle ultime quattro partite, nei match con Bologna, Spezia e Juventus.

Procede meglio il percorso in Champions League, dove l’Inter affronterà il Benfica nei quarti di finale. Mentre i giocatori sono concentrati sul campo per finire al meglio la stagione, la dirigenza nerazzurra, guidata dall’amministratore delegato Beppe Marotta, sarebbe già al lavoro per programmare il futuro.
Secondo quanto riportato da Tuttosport, l‘Inter sarebbe al lavoro per abbassare il monte ingaggi in vista della prossima stagione per rispettare determinati parametri sottoscritti quando è stato collocato il maxi-bond da 415 milioni di euro. Vista la necessità di passare dagli attuali 134 milioni a 100, sono ben quattro i calciatori nerazzurri che rischiano di salutare a fine campionato.

Inter, da Lukaku a Dumfries: chi rischia di partire
In attesa di capire quali possono essere i possibili colpi in entrata, l’Inter dovrà necessariamente vendere alcuni dei suoi giocatori nella prossima sessione di calciomercato. Il primo nome in bilico è quello di Romelu Lukaku: l’eventuale conferma dell’attaccante belga verrà definita solamente a giugno, sicuramente a cifre inferiori rispetto agli 11 milioni lordi percepiti attualmente.

Altro possibile partente potrebbe essere Marcelo Brozovic, ormai scavalcato nelle gerarchie da Hakan Calhanoglu e non più indispensabile per Simone Inzaghi. Si può scollinare quota 30 milioni di ingaggio risparmiati nel caso in cui Marotta dovesse rinunciare a Denzel Dumfries, seguito da numerosi club di Premier League già in passato, e Samir Handanovic.

Di contro per l’Inter ci sono i possibili rinnovi di Alessandro Bastoni e Hakan Calhanoglu. Marotta infatti sta valutando attentamente la richiesta di aumento a 6 milioni l’anno del difensore, che inevitabilmente darebbe il via ad una catena di rialzi a cifre simili anche per altri calciatori. L’ideale sarebbe quello di valorizzare i giovani in rosa, come Asllani, che hanno le potenzialità per rimpiazzare giocatori più remunerati.