Inter, Marotta e Inzaghi presentano la stagione: “Vogliamo alzare l’asticella”

Con l’avvio del calciomercato avvenuto il primo di luglio, è iniziata anche la stagione calcistica 2022/2023. Le squadre di Serie A, sono in procinto di cominciare la propria preparazione in vista dell’avvio del campionato che prenderà piede tra poco più di un mese. Domani, 6 luglio, inizierà ufficialmente la stagione dell’Inter che, riunendo parte del proprio organico ad Appiano Gentile, inizierà il ritiro estivo che sarà poi accompagnato a una serie di amichevoli con squadre estere. Vista l’inizio imminente della stagione, oggi, 5 luglio, Marotta ed Inzaghi hanno tenuto la conferenza stampa di inizio stagione. Ecco le loro parole.

Inter, il discorso di Marotta: “Vogliamo vincere dei trofei. Dybala? Siamo a posto”

“Oggi simbolicamente siamo alle griglie di partenza di una nuova stagione sportiva. Prima di parlare di presente e futuro vorrei fare un preambolo riguardo la stagione passata: nonostante l’amarezza per il secondo posto la nostra bacheca si è arricchita. Nel calcio, come abbiamo visto, spesso la differenza è minima tra chi vince e chi non vince” – l’AD dell’area sportiva Marotta ha poi continuato dicendo – “Ci sono state novità nel corso di queste settimane, come il rinnovo del nostro Mister Inzaghi che ha dato ampia soddisfazione a società e tifosi, Inzaghi è un allenatore che ha mostrato con i fatti di avere quelle caratteristiche per stare con noi a lungo. Un grazie anche ad Ausilio e Baccin che stanno lavorando duramente per mantenere alto il nome della società, in nome di puntare in alto mirando alla vittoria” – allacciandosi a questo discorso Marotta ha poi detto – “Non dobbiamo farci deviare da quella parola che dopo la pandemia spaventa molti, la sostenibilità finanziaria che non significa non essere competitivi, il mercato fatto è stato molto intuitivo che già adesso, al quinto giorno di mercato, ci sta già regalando una rosa molto competitiva. La stagione a cui stiamo andando incontro sarà molto anomala, dovremo giocare”.

Inter, il discorso di Marotta: “Dybala? In attacco siamo a posto con giocatori di grande spessore”

“L’obiettivo è quello di ampliare la nostra bacheca anche quest’anno, l’asticella deve essere molto alta, bisogna avere il coraggio di vincere dopo quanto mostrato negli ultimi anni. Il mercato sta procedendo e vogliamo dare al mister una squadra competitiva e per ora stiamo mantenendo la promessa. Dybala? Dybala fa parte della serie di giocatori svincolati liberi ancora oggi, a dimostrazione di un calcio in cui bisogna agire anche a livello giovanile. Rappresentava e rappresenta un’opportunità, ma in attacco siamo a posto con giocatori di grande spessore. Resta l’affetto e la considerazione per un grande giocatore”.

Inter, la conferenza stampa di Inzaghi: “Lukaku porterà qualità ad un attacco che ha già fatto benissimo”

Quella che sta per iniziare sarà una stagione particolare: quale sarà il segreto per affrontarla nel migliore dei modi?
“Avremo 20 partite nella prima parte di stagione, faremo sicuramente un richiamo di preparazione nei 50 giorni dei mondiali”.

Ci può raccontare di queste telefonate con Lukaku? Collocandoci anche nel tempo la possibilità del suo ritorno?
“Si è instaurato subito un ottimo rapporto con il calciatore, rapporto che l’anno scorso è durato poco. Ora è tornato, per me è un grandissimo colpo di mercato, fermo restando che l’attacco dell’Inter è stato il migliore in Italia l’anno scorso: Lukaku porterà qualità e gol, ma non dimentico cosa hanno costruito i nostri attaccanti l’anno scorso. Purtroppo non abbiamo vinto lo scudetto, ripartiamo con grande carica sperando che quest’anno sia la volta buona”.

Quali saranno gli obiettivi di quest’anno?
“Vincere significa vincere, l’anno scorso c’era l’esigenza di mettere al sicuro la società, ci siamo rimboccati le maniche lavorando dal primo giorno, grazie al nostro calcio, a campionato inoltrato, eravamo favoriti ma a luglio non era così. Quest’anno assieme ad altre cinque/sei squadre saremo lì a lottarcela fino alla fine”.

Sembra esserci la necessità di fare una cessione e al momento l’indiziato principale sembrerebbe essere Skriniar, è preoccupato?
“Sono in una botte di ferro, avete visto che dirigenti abbiamo? Sono riusciti a fare un lavoro immenso. Skriniar il 10 sarà in ritiro, oggi è ancora dell’Inter. Il mercato lo conosciamo, oggi è una cosa e tra quindici giorni può essere un’altra”.

Cosa pretende come livello crescita da questa squadra? Verrà alzata l’asticella?
“Alzare l’asticella significa fare il Triplete in Italia. Quello che rimane nei miei occhi è vedere i miei giocatori applauditi da tutto lo stadio, al di là dei trofei vinti, noi volevamo vincere il terzo e per due punti non siamo riusciti. Ci proveremo con tutte le forze sapendo di poter contare sui nostri tifosi che nel corso della stagione appena trascorsa sono stati meravigliosi riempiendo gli stadi in casa e in trasferta”.

Situazione inedita quella di Handanovic e Onana: come verranno gestiti?
“Per quanto riguarda la gerarchia partirà come portiere titolare Handanovic perchè se lo è meritato. Tutti conosciamo il valore di Onana, il futuro portiere dell’Inter che avrà occasioni anche quest’anno di mettersi in mostra”.

Al netto di quello detto da Marotta su Dybala, ora con Lautaro e Lukaku hai il ritorno di una coppia che ha fatto sognare i tifosi: qualora arrivasse l’argentino sarebbe un di più o una ciliegina sulla torta?
“Ha già parlato Marotta riguardo questo giocatore, tutti sappiamo le sue qualità, ma abbiamo già molti tesserati in attacco e ora non mi sembra corretto parlare di giocatori che non sono di proprietà dell’Inter”.

C’è un giocatore che ha reso sotto le aspettative per infortuni o altre ragione che potrebbe stupirci quest’anno?
“Se devo farti un nome in questo momento non mi viene, tutti i giocatori mi hanno dato ciò che ho chiesto: tutti hanno lavorato benissimo, sono state 52 partite di grandissima intensità”.

Inter, la conferenza di Mister Inzaghi: ” L’obiettivo è quello di avere 20 giocatori di movimento”

C’è qualcosa che lei ha rivisto negli ultimi mesi su cui poter lavorare? Anche in Champions: si può fare ancora di più?
“Non so, la storia degli ultimi undici anni diceva che gli ottavi non erano mai stati raggiunti. Viste le due partite con il Liverpool – squadra più forte del Liverpool con Real Madrid e Manchester City – avremmo potuto fare un po’ di più, d’altronde mi sembra di esserci giocati quelle partite a viso aperto”.

Secondo lei, Mister, questa squadra con i rinforzi arrivati è più attrezzata per competere su tutti i fronti avendo anche più alternative?
“Credo di sì, diciamo che adesso dovremo rimpiazzare l’uscita di Ranocchia su cui stiamo lavorando. L’obiettivo è quello di avere 20 giocatori di movimento perché avrò bisogno di fare turnover giocando 20 partite da qui a Novembre. Vogliamo aggregare tre giovani della primavera con noi, Valentin Carboni, Casadei e Zanotti spero di poterli sfruttare, facendo esordire anche qualche altro giovane con noi. Abbiamo preso anche giovani molto ma molto importanti come Asllani e Bellanova e non dimentichiamoci di Mkhitaryan che ci aiuterà a crescere”.

L’Inter dell’anno scorso è stata molto bella, con il ritorno di Lukaku per sfruttare le sue caratteristiche bisognerà cambiare il modulo o si adatterà?
“Al momento è presto per parlare ma qualche idea in testa ce l’ho già, Romelu ci dà molte più soluzioni, possiamo recuperare più alto o più basso, prima si recupera in avanti, prima si fa gol”.

Come ha in mente di strutturare il percorso di crescita di Asllani?
“Asllani è un giocatore molto molto giovane, sa che davanti a lui c’è un play che negli ultimi 5/6 anni ha fatto benissimo con l’Inter, play da cui dovrà imparare e già adesso ha margini di crescita molto importanti”.

Sta vivendo un clima diverso rispetto all’anno scorso in termini di pressione?
“Ho la fortuna di vivere molto serenamente la pressione, pressione che ci accompagna ogni giorno. Ho capito le responsabilità che ho ma mi rendono ancora più fiero e mi fanno rendere meglio. Conosciamo il nostro percorso e fino ad ora sul mercato abbiamo fatto benissimo”.

Ha parlato di giocatori di movimento, quindi dobbiamo aspettarci quattro attaccanti, non cinque: quindi deve partire un altro oltre a Sanchez, corretto?
“Sì gli attaccanti saranno quattro, il quinto può essere un giocane. Questo giovane non sarà Pinamonti che ormai è un giocatore affermato che ha tante richieste: ad oggi è convocato per il nostro ritiro. Una quinta punta deve essere un giovane che sa che ha quattro in avanti nelle gerarchie”.

Marotta ha parlato delle attenzioni dell’Inter su Bremer, lei lo userebbe solo come centrale o lo vedrebbe bene anche come braccetto di destra?
“Non mi va di parlare di giocatori di altre squadre, ne parleremo qualora dovesse arrivare”.