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Nell’estate 2020 l’addio al calcio europeo dopo 15 anni e le molte polemiche sulla sua forma fisica, poi il trasferimento all’Inter Miami ed un inizio poco convincente dell’avventura americana (un gol in nove presenze). Queste sembravano essere le premesse del – triste – finale di carriera di Gonzalo Higuain. L’attaccante argentino classe 1987 è noto, tra i tanti successi, anche per detenere il record di 36 marcature in un singolo campionato di Serie A – quello del 2015/16 – eguagliate solo da Ciro Immobile nel 2019/20. Rispetto al glorioso passato, a Miami El Pipa non è diverso solo in campo, infatti si rade a zero i capelli, si fa crescere la barba ed appare svogliato, pigro, disilluso. Poi, ad Aprile 2022, le parole del padre: “Gonzalo si ritirerà a fine anno” mandano in tilt la stampa sportiva mondiale, ma interviene lo stesso Higuain a smentirle. Da quel momento, nella testa del giocatore, nasce una voglia di rivalsa, destinata ad esplodere finalmente circa novanta giorni dopo, nel mese di Luglio.

La rinascita del Pipita
A metà dell’estate infatti Higuain, che non segnava proprio da 2 giorni prima del falso annuncio del ritiro – e che nel 2021/22, nonostante le 12 reti, aveva vestito gli insoliti panni di assistman con ben 9 passaggi decisivi – ne fa 5 in poco più di due settimane, di cui 3 in una sola partita terminata 4-4 contro Cincinnati. L’attaccante argentino ritrova così quella continuità che lo aveva sempre contraddistinto in carriera e soprattutto il sorriso, la grinta e la voglia di giocare a calcio. Gonzalo è tornato, “El Pipa is on fire” si legge sui social. E se sicuramente l’era di Higuain in Europa – quella sì – è terminata da tempo, il momento di dire addio al calcio giocato invece non è ancora arrivato. Anzi, ora il Pipita segna anche le punizioni.
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Gli altri riscatti del Pipa
Di tutto ciò che si è scritto detto finora, comunque, non c’è da sorprendersi. Higuain è sempre stato abituato alle polemiche ed alla pressione, ma ha sempre risposto da campione. I dubbi sul suo peso, infatti, erano già emersi ai tempi del suo trasferimento alla Juventus, ma Gonzalo esordisce segnando, mantiene una buona continuità realizzativa e vince due scudetti di fila in bianconero. Tornando ancora indietro nel tempo, nell’ultima partita del campionato 2014/15 il Napoli si gioca la Champions contro la Lazio.
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Gonzalo veste la maglia dei campani, segna una doppietta ma sul 2-2 sbaglia il rigore decisivo, calciandolo alto. Vincono 2-4 i biancocelesti ed il Napoli va in Europa League. Come si riscatterà il Pipa? Semplice, segnando a valanga nel campionato seguente e, stavolta sì, trascinando gli azzurri in Champions League. Le cadute hanno sempre caratterizzato la carriera di Gonzalo, si pensi anche all’errore sotto porta in finale del Mondiale del 2014, quando la sua Argentina fu sconfitta dalla Germania. Ma se c’è una cosa che, appunto, l’attaccante non ha mai smarrito è la forza, mentale quanto tecnica. E se qualcuno tra 20 anni nominerà Higuain, non potrà mai parlare delle sue cadute omettendo i suoi numerosi successi.