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Ci sono partite che rimangono impresse nella memoria dei tifosi o dei semplici appassionati di calcio, match che segnano la storia di una stagione, capovolgendo un destino che sembrava scritto fino a poco tempo prima. Una di queste si è verificata nel campionato di Serie A appena trascorso, con la grandissima rimonta del Milan nel derby di ritorno contro l’Inter: i rossoneri, dopo essersi trovati in svantaggio per 1-0, innescano la loro arma letale: Olivier Giroud. Una doppietta che segnerà la svolta del campionato 2021/22, darà al Diavolo la consapevolezza di potersela giocare fino alla fine e lo porterà in classifica a ridosso dei cugini, che tuttavia hanno una partita da recuperare, mettendo pressione alla sfida che si farà attendere fino a quattro giornate dal termine e che vedrà la clamorosa sconfitta dei nerazzurri contro il Bologna. In un campionato dove più volte chi è in testa sciupa l’all-in per allungare, si conferma questo trend, la banda di Pioli supera i rivali cittadini ed inizia quella marcia trionfale che la vedrà incoronata Campione d’Italia contro ogni pronostico.
La partita: Inter-Milan 1-2

La prima emozione arriva al minuto 9, quando Perisic e Dumfries si scatenano sull’out di sinistra ma il goal del vantaggio viene giustamente annullato per fuorigioco, generando così un sospiro di sollievo per il Milan. Subito è l’Inter a fare la gara, con i rossoneri in affanno, copione che durerà tutto il primo tempo. Maignan salva con un colpo di reni un tracciante di Brozovic deviato da Kalulu. Al 26′ è Barella ad impensierire il portiere francese, ma dopo la sponda con Lautaro il suo destro finisce oltre la porta. Poco dopo è ancora Maignan ad ipnotizzare Dumfries e a tenere il Milan a galla, poi a Kalulu a murare una conclusione di Dzeko.
I rossoneri si affacciano dalle parti di Handanovic solo dopo la mezz’ora, prima con una botta di Tonali, poi sull’asse Leao–Theo Hernandez. Al 38′ arriva il corner che porta in vantaggio l’Inter: Ivan Perisic approfitta di un’incertezza di Pierre Kalulu e di sinistro colpisce sul palo più lontano. Doccia fredda per le ambizioni del Diavolo, è 0-1 grazie al campione croato, un altro derby della Madonnina sembra aver preso la direzione nerazzurra. Mister Pioli è consapevole che nella ripresa il copione del Milan deve cambiare e getta nella mischia Saelemaekers al posto di uno spento Junior Messias.
Ma la vera svolta arriva al minuto 57, quando Frank Kessié lascia il posto a Brahim Diaz: sarà il folletto spagnolo a portare in cascina quella vivacità offensiva che per ora era completamente mancata. Anche Simone Inzaghi mette mano ai cambi, forse costretto, forse per scelta tecnica, escono dal campo Perisic, il migliore del primo tempo, Calhanoglu e Lautaro. Una mossa che cambierà, in favore del Milan, la chiave tattica della partita. Al minuto 75 Giroud ruba palla ad Alexis Sanchez e si ripresenta in area dopo un dai e vai con Tonali e Brahim Diaz, siglando in scivolata il goal del pareggio.
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Passano solo 3 minuti e l’ariete francese firma la doppietta: su assist di Calabria, di tacco si libera di de Vrij e supera Handanovic sul palo lungo, la palla si infila all’angolino per la gioia dei rossoneri. Ora è il Milan ad avere in pugno la partita, un match sofferto che ha cambiato direzione dopo la girandola di cambi dei due allenatori, nel bene e nel male. Non basteranno i 5 minuti di recupero e l’espulsione nel finale di Theo Hernandez: è del Diavolo il derby più importante della stagione.
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La gioia di Giroud

La gioia firmata Olivier Giroud ha influenzato subito le pagine social e i siti dedicati ai rossoneri: il transalpino è diventato per tutti il principe del club meneghino, quel giocatore che doveva fare la differenza nelle partite importanti e che ha mantenuto le attese. Un sentimento fortissimo per il bomber rossonero che, a distanza di mesi, quando i giochi sono stati decisi, è ancora il “man of the match” di una partita che valeva un’intera stagione per il Milan: “Quella doppietta nel derby è valsa un’intera stagione, ha fatto la differenza. Sono i due gol più importanti, quelli che ci hanno permesso di raggiungere e superare l’Inter con un vantaggio in caso di arrivo a pari punti. Segnare è stato fantastico, vorrei farlo sempre ma è importante saper concretizzare soprattutto i momenti importanti. Ho ancora la pelle d’oca quando penso a quella doppietta…“
Dalla reazione del web e della televisione alla doppietta di Giroud, la gioia non è cambiata e il nostro centravanti è consapevole di aver recitato la parte del leone nella partita più delicata della stagione, un crocevia per i sogni e per le ambizioni scudetto del Milan. Quest’ultimo arriverà e l’impresa iniziata dal numero 9 si compirà definitivamente sempre grazie a lui, con un’altra doppietta contro il Sassuolo ad incoronare il Diavolo Campione d’Italia, sempre nel segno dei suoi colpi infernali, colpi che quasi sempre arrivano nei momenti decisivi, quando la tensione è alta e serve la zampata del bomber di razza. Non c’è dubbio che il nostro ariete sia così, a volte fuori dal gioco tanto da fare perdere la pazienza ai tifosi, ma poi improvvisamente accende la luce e sono dolori per qualsiasi difesa avversaria.
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Il pagellone del derby

Non è difficile realizzare che ad Olivier Giroud spetta la palma di migliore in campo del derby: una doppietta stupenda, voluta, cercata, con una rete di rapina, dopo aver recuperato palla, e una di pregevole fattura a suggellare l’incontro. Fino a quel momento i migliori erano stati sicuramente Ivan Perisic e Mike Maignan, quest’ultimo strepitoso protagonista di parate esplosive e decisive che hanno permesso al Milan di giocarsela fino alla fine. Bisogna fare anche un’altra osservazione: Brahim Diaz, spesso criticato nella scorsa stagione, ha sicuramente giocato la sua partita migliore proprio nella giornata più importante.
Altra prova di carattere è stata quella di Sandro Tonali, ma le sue prestazioni non sono una novità ma una conferma di aver trovato la maturità giusta per tenere in mano le chiavi del centrocampo del Milan. Anche mister Stefano Pioli merita una menzione per aver vinto la sfida con un tecnico di valore come Simone Inzaghi. Questi sono sicuramente i giocatori migliori di una serata magica, la perla di un cammino che ha portato i rossoneri alla magia dello Scudetto, uno Scudetto atteso per undici lunghi anni.