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La Roma, nell’ultima giornata di campionato prima della sosta, ha disputato in casa il match valido per la settima giornata di Serie A perdendo per 0-1 contro l’Atalanta. La squadra di Mourinho ha disputato contro la Dea la miglior gara della propria stagione al livello di gioco ma come al solito è mancata l’incisività sotto porta. Per la prossima gara della massima serie italiana, per la precisione l’ottava, la Roma sarà accolta sabato 1 ottobre alle ore 18.00 dall’Inter di Simone Inzaghi a San Siro in una sfida dal sapore davvero particolare per vari protagonisti del club capitolino. A partire dallo Special One, storico ex tecnico nerazzurro che ha portato la Beneamata al trionfo del Triplete del 2010, passando per Dybala, Spinazzola e Zaniolo, tre calciatori giallorossi che per un motivo o per un altro, hanno intrecciato o quasi, il loro destino con la Milano nerazzurra.
Paulo Dybala: il tormentone estivo

La storia relativa al possibile, probabile ma in ogni caso fallito, passaggio di Dybala all’Inter è imperversata in tutto il suo fascino nella torrida estate italiana di calciomercato da poco conclusasi. Il fuoriclasse argentino, dopo aver terminato il suo contratto con la Juventus, sembrava fin da subito essersi promesso all’Inter di Marotta, suo grande estimatore dai tempi vissuti insieme in bianconero. Lo scenario è totalmente cambiato nel momento in cui la Beneamata ha deciso di puntare tutto sul ritorno a Milano di Romelu Lukaku, operazione di mercato che avrebbe bloccato di conseguenza l’arrivo della Joya alla corte di Inzaghi. Proprio Marotta, in occasione della conferenza stampa di presentazione della nuova stagione dell’Inter, aveva rilasciato delle dichiarazioni sul talento argentino dicendo: “Dybala fa parte di una serie di giocatori svincolati. Dybala rappresenta, rappresentava un’opportunità, ma oggi noi siamo a posto nel settore offensivo. Starà poi all’allenatore gestirli nel migliore dei modi. Rimane il rispetto verso un giocatore a cui mi lega un particolare affetto”. Parole che suonano come una chiusura al suo arrivo sui navigli ma che aprono ad altre possibili destinazioni.
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In quei giorni di luglio a Roma, come al solito durante il calciomercato, a maggior ragione sulla scia della vittoria della Conference League, si vociferano nomi di grandi campioni pronti a vestire la maglia giallorossa. Uno di questi nomi è proprio quello di Paulo Dybala che vorrebbe rimanere in Italia, possibilmente in una piazza che lo faccia sentire amato e al centro del progetto. In un battito di ciglia le voci diventano parole, le parole trattative e le trattive si formalizzano in un vero contratto che il GM Tiago Pinto, dopo qualche giorno chiuso in hotel, crea e formalizza con l’entourage dell’argentino. Il 20 luglio 2022 Dybala diventa ufficialmente un nuovo giocatore della Roma. La Joya viene accolta come un re, anzi come un semidio, da migliaia di persone al Colosseo Quadrato nella quartiere romano dell’Eur e fin da subito scoppia l’amore. Paulo in giallorosso fino ad ora ha raccolto 8 presenze, 4 gol e 2 assist, dimostrando di essere un diamante purissimo ed indispensabile per la squadra, Mourinho se lo coccola e ne stima l’umiltà nell’essersi calato in una realtà diversa vestendo i panni del campione ma non della stella capricciosa.
Leonardo Spinazzola: scartato dall’Inter e diventato campione

Leonardo Spinazzola è arrivato a Roma nell’estate del 2019 nell’ambito della trattativa che ha portato Luca Pellegrini alla Juventus. I primi sei mesi dell’ex Atalanta in giallorosso non sono stati particolarmente entusiasmanti tanto che, nella finestra invernale di calciomercato del 2020, si apre un’opportunità per uno scambio tra Roma ed Inter: Spinazzola si sarebbe diretto in nerazzurro e Politano avrebbe fatto ritorno nella capitale, nella squadra in cui era cresciuto. L’attuale esterno offensivo del Napoli sbarcò addirittura a Fiumicino mostrandosi felice della sua nuova avventura romana e tenendo in mano una sciarpa giallorossa. Nel frattempo però qualcosa a Milano andò storto per Spinazzola che, non ritenuto fisicamente idoneo dai nerazzurri, venne rispedito al mittente, l’affare saltò. Da quel momento in poi Spina è diventato un altro giocatore, ha preso quel rifiuto e lo ha trasformato in energia per correre sulla fascia sinistra dell’Olimpico bruciando il terreno e facendo mangiare la polvere a chiunque volesse solo lontanamente provare a fermarlo.
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Nell’estate del 2021 gioca un Europeo straordinario, è uno dei calciatori più chiacchierati del mondo, fa ammattire i propri marcatori con scatti e dribbling creando sempre la superiorità numerica fino all’infortunio rimediato al tendine d’Achille che lo ha tenuto fermo per nove interminabili mesi. Ora Leonardo è tornato ed è pronto a sfrecciare sul prato di San Siro, l’infortunio è passato ma la ferita inflittagli nel proprio orgoglio dall‘Inter è difficile da sanare per un atleta professionista come lui. Proprio pochi giorni fa infatti, Spinazzola ha ribadito in un’intervista rilasciata ai canali ufficiali della Roma, quanto quel mancato trasferimento sia stato importante per lui. Ecco quanto detto: “I primi sei mesi a Roma, tra cambio ruolo, sono stati difficili. E quel mancato trasferimento mi ha dato grande serenità mentale e si vedeva in campo”. Probabilmente dalle parti della Pinetina ancora si stanno mangiando le mani per essersi fatti sfuggire un calciatore come lui ma per Spina ora è acqua passata, anche se sicuramente, ogni volta che solcherà il terreno di San Siro, lo farà con il dente avvelenato e pronto a dimostrare ancora una volta ai nerazzurri di essersi sbagliati sul suo conto.
Nicolò Zaniolo: da pedina di scambio ad eroe

Nicolò Zaniolo è arrivato a Roma nell’estate del 2018 nell’ambito dell’operazione che ha portato anche Davide Santon nella capitale e Radja Nainggolan all‘Inter. Al tempo, i tifosi romanisti, delusi ed arrabbiati rispetto alla cessione del proprio idolo belga, non sembravano di certo entusiasti dell’arrivo del giovane classe 1999. Nicolò veniva da un’ottima annata giocata con la Primavera nerazzurra ed aveva trascinato la squadra alla vittoria del campionato giovanile con ben 13 gol, inoltre si era messo in mostra anche nella UEFA Youth League tanto da attirare l’attenzione della coppia Massara-Monchi, allora al comando della dirigenza giallorossa. Zaniolo esordisce con la Roma in maniera per niente banale grazie a mister Di Francesco che lo mette titolare in Champions League nella sfida del Santiago Bernabeu contro il Real Madrid. Qualche settimana dopo fa il suo primo gol in Serie A con la mirabolante azione personale eseguita contro il Sassuolo e conclusasi con un pallonetto infilatosi alle spalle di Consigli.
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Da quel momento in poi il ragazzo di origine ligure gioca sempre meglio, è straripante fisicamente ed inarrestabile quando si invola palla al piede. Poi d’improvviso il buio, due infortuni entrambi alle ginocchia, eventi che lo tengono fuori dal campo per quasi due anni fino al suo ritorno a pieno regime nella scorsa stagione. Sotto l’attento sguardo di Mourinho, Zaniolo è cresciuto sia tatticamente che mentalmente, il ragazzo sta diventando grande e, dopo il gol segnato in finale di Conference League contro il Feyenoord che ha regalato la coppa europea ai giallorossi, sta diventando sempre più l’eroe di questa Roma. Nella sua avventura romana, il numero 22, ha fatto ricredere la dirigenza dell’Inter che troppo frettolosamente lo aveva lasciato andare vedendo in lui solo una possibile plusvalenza. Contro i nerazzurri Zaniolo è sceso in campo in cinque occasioni, quattro volte in campionato ed una in Coppa Italia, non ha mai vinto ne segnato ma ad oggi, dopo la mancata convocazione in Nazionale, è più che mai concentrato e desideroso di dimostrare il proprio valore e farlo contro la squadra che non ha creduto in lui risulta essere indubbiamente ancora più stimolante.