Inter, sconfitta amara contro la Juventus: le statistiche preoccupano

Con la sconfitta di ieri contro la Juventus è arrivata la nona sconfitta in 27 partite di campionato: per l'Inter di Simone Inzaghi è arrivato il momento di dare una svolta alla stagione

Simone Aresi
4 Min di lettura

Dopo il recente entusiasmo per le qualificazioni ottenute in campo europeo, le due squadre storiche del nostro campionato si sono concentrate sul Derby d’Italia, vinto dalla Juventus ai danni dell’Inter grazie ad un gol di Filip Kostić. Come nella più classica delle sfide tra le due compagini, notevoli polemiche sono susseguite alla scelta di convalidare la rete del vantaggio bianconero, viziata da un possibile fallo di mano di Adrien Rabiot a centrocampo.

Se da una parte, in casa Juventus, la vittoria ha dunque riportato entusiasmo e convinzione del percorso intrapreso, dall’altro lato la nona sconfitta in 27 partite di campionato preoccupa i nerazzurri. Nonostante il 69% del possesso palla, l’Inter di Simone Inzaghi non è mai riuscita a impensierire realmente lo juventino Szczesny, se non per due occasioni nel primo tempo propiziate da Barella ma respinte abilmente dal portiere polacco.

Lukaku-Inter @Livephotosport
Lukaku-Inter @Livephotosport

Inter, Lukaku e Lautaro non incidono

Un problema ormai ricorrente in casa nerazzurra è quello relativo ai gol segnati, sempre troppo pochi rispetto alle occasioni create. Nella sconfitta di ieri contro la Juventus, l’Inter ha completato l’89% dei passaggi – ben 549 contro i 203 dei bianconeri – arrivando a tirare 18 volte. Tuttavia, come la settimana prima contro lo Spezia, l’attacco nerazzurro non è riuscito ad incidere: tra Lautaro e Lukaku sembra non esserci più la stessa intesa di due stagioni fa, quando il Biscione riportò lo scudetto a Milano dopo più di 10 anni.

Si erano lasciati come coppia più prolifica nella storia nerazzurra, con 49 gol in due nello stesso anno, ma adesso tra di loro sembra non scattare mai la scintilla che li aveva caratterizzati anni fa: nei 79 minuti di ieri sera giocati insieme, nessuno dei due è arrivato a calciare in porta. Nel frattempo, l’Inter riflette sul futuro di Lukaku ed il belga è chiamato a dare una svolta alla sua stagione: Inzaghi ora più che mai dovrà cercare di far riguadagnare alla Lu-La la stessa affinità degli anni precedenti.

Edin Dzeko, Lautaro Martinez e Alessandro Bastoni, Inter - @livepotosport
Edin Dzeko, Lautaro Martinez e Alessandro Bastoni, Inter – @livepotosport

Inter, nove sconfitte in campionato

50 punti in campionato, 5 in meno dell’anno scorso durante il quale lo Scudetto era ancora un obiettivo raggiungibile, un terzo posto in campionato a soli 3 punti di distanza dalla Roma quinta e uno storico peggiore soltanto nel 2016: per l’Inter di Simone Inzaghi è tempo di rilanciarsi. La stagione, caratterizzata sin qui da troppe luci ed ombre, sembra non aver mai preso una vera svolta nonostante i buoni risultati in campo europeo ed in Coppa Italia.

Proprio in ottica Champions League, sarà però fondamentale per i nerazzurri ritrovare un pò di freschezza e dinamismo, che nella sconfitta contro la Juventus si sono visti soltanto in qualche sprazzo di Barella, l’unico giocatore ad aver provato a cambiare ritmo. Per il resto, la squadra di Inzaghi sembra stanca, statica e ripetitiva: tre caratteristiche che in campo europeo potrebbero costarle cara. Ora più che mai, dunque, la sosta potrebbe aiutare l’Inter a ritrovare sé stessa e a dare una svolta alla stagione.

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