Nel primo decennio degli anni 2000 è stato probabilmente uno dei giocatori più forti nel suo ruolo: difensore dotato di un fisico possente e di una grande cattiveria agonistica, le quali sapeva sfruttare al meglio in campo per fermare l’avversario con correttezza ai fini del regolamento. Il suo soprannome The Wall, dall’inglese “Il Muro”, è diventato celebre in tutto il mondo e soprattutto toglie ogni dubbio su che giocatore fosse Walter Samuel che oggi, 23 marzo, compie 45 anni.
Cresciuto a Rosario nel Newell’s Old Boys, si trasferisce dopo un anno e mezzo al Boca Juniors, nel conquista la titolarità e la prima convocazione con la nazionale maggiore dell’Argentina. Samuel è giovanissimo e, dopo aver vinto la Copa Libertadores, la Roma riesce a portarlo in Italia sborsando per lui 34 miliardi di lire. 3 anni dopo, nel 2004, il Real Madrid ottiene le prestazioni del difensore argentino versando nelle casse dei giallorossi 25 milioni, ma la sua esperienza in Spagna dura poco.
Walter Samuel, l’inizio all’Inter e i primi trofei
Dopo una parentesi di soltanto un anno con i Blancos, Walter Samuel torna nel campionato in cui si è fatto notare in tutta Europa tra il 2000 e il 2004, la Serie A. Nell’estate del 2005 l’Inter riesce ad acquistarlo per 16 milioni di euro dal Real Madrid e da questo momento inizia una lunga parte di carriera a Milano con la maglia nerazzurra. Il gol non tarda ad arrivare, alla sua prima presenza in campionato il 21 settembre sempre 2005, segna la rete decisiva per la vittoria contro il Chievo Verona allo stadio Bentegodi.
L’allenatore nel suo primo triennio a tinte nero e blu è Roberto Mancini, colui che qualche anno prima a Roma era un avversario in quanto sedeva sulla panchina della Lazio, ma anche il mister con cui vince i suoi primi trofei con l’Inter: 3 scudetti, due supercoppe e una coppa Italia tra il 2005 e il 2008. La carriera di Samuel con la Beneamata è probabilmente iniziata nel migliore dei modi, ma un grave problema, che avrebbe potuto condizionare fortemente la sua avventura neroazzurra, era dietro l’angolo.

Nella stagione del suo terzo scudetto neroazzurro, l’ultimo vinto con Mancini, deve alzare bandiera bianca alla 17° giornata di campionato. E’ il 23 settembre 2007 e San Siro è gremito per una delle partite più importanti della stagione per Inter e Milan: il derby, che finisce 2-1 per il Biscione.
Quella vittoria ha un sapore amaro, in quanto l’Inter vede il proprio pilastro difensivo Walter Samuel subire un grave infortunio: gli esami danno la brutta notizia della rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro.
Il giocatore argentino ha 30 anni e questo problema lo costringe a fermarsi nel momento migliore della carriera. Samuel viene operato al ginocchio e si inizia già a fare una stima sulla lunghezza del tempo di recupero, il quale si è già certi che è lunghissimo. Intanto l’Inter vince l’ultimo scudetto con Mancini e aggiunge un altro trofeo in bacheca, con The Wall che resta ai box per 11 mesi e torna in campo il 9 novembre 2008 contro l’Udinese, ma con un nuovo allenatore in panchina: José Mourinho.

Samuel, la nuova Inter di Mourinho e il Triplete
Dopo un lunghissimo periodo di stop, l’argentino festeggia il suo ritorno in campo nella stagione 2008/2009 con un altro scudetto nella sua avventura nerazzurra, il primo dell’era Mourinho. Nell’estate 2009 lasciano la squadra molti giocatori, tra i quali Ibrahimovic, Crespo, Cruz e Figo, con quest’ultimo che si ritira dal calcio giocato.
I nuovi innesti dell’Inter si riveleranno decisivi nell’impresa storica della Beneamata. Dal Genoa vengono presi Milito e Thiago Motta, dal Real Madrid Wesley Sneijder, ma soprattutto il nuovo acquisto in difesa arriva dal Bayern Monaco ed è Lucio, che diventa il nuovo partner di Walter Samuel.
La retroguardia dell’Inter della stagione 2009/2010 è molto solida e difficile da superare, i neroazzurri subiscono solamente 46 gol, tutte le competizioni comprese, tanto da essere anche la migliore difesa in Serie A.

L’Inter vince il suo quinto scudetto di fila, tutti con Walter Samuel in campo, ma questo non è l’unico trofeo. Gli uomini di Mourinho riescono a conquistare anche la Coppa Italia e la Champions League, diventando la prima, e al momento unica, squadra ad aver vinto il Triplete.
Il cammino dell’Inter nel 2009 e nel 2010 toglie ogni minimo dubbio rimasto sull’importanza di Walter Samuel per la squadra. Con lui in campo tutti possono stare tranquilli e proprio per questo l’argentino è praticamente sempre presente in Serie A, mentre in Coppa Italia viene fatto riposare perchè il suo aiuto in Champions League è fondamentale: in semifinale al Camp Nou il Barcellona non riesce a trovare più di un gol, nonostante la superiorità numerica, mentre in finale contro il Bayern Monaco la porta rimane involata.

Samuel, il finale dell’avventura con l’Inter
La stagione 2010/11 sembra che sia iniziata nel migliore dei modi con la vittoria della Supercoppa contro la sua ex squadra, la Roma, ma il 6 novembre 2010 a Brescia inizia un altro calvario per The Wall. Samuel lesiona il legamento crociato anteriore del ginocchio destro e rimane ai box per 7 mesi, non partecipando al Mondiale per club, che l’Inter di Rafael Benitez vince anche senza di lui. Torna in campo il 15 maggio 2011 con l’allenatore spagnolo in panchina contro il Napoli e 29 maggio vince la sua terza Coppa Italia.
Tornato a riprendersi le chiavi della retroguardia dell’Inter nel campionato 2011/12, quasi come se fosse fatto apposta, Samuel gioca la sua 500° partita da professionista con i club proprio contro la Roma, la sua prima squadra in cui ha giocato in Europa. Il 7 ottobre 2012 un suo gol di testa al terzo minuto del primo tempo è decisivo per la vittoria nel derby dell’Inter e The Wall stabilisce un altro record: i neroazzurri hanno vinto 10 partite su 10 contro il Milan con il difensore argentino in campo.

Samuel, non è un addio, è un arrivederci: The Wall lascia l’Inter dopo 9 anni
In 9 anni con la maglia neroazzurra ha giocato 236 partite e ha vinto 13 trofei, ma ha trovato anche per 17 volte la via del gol. Quella del 2013/14 per Walter Samuel è l’ultima stagione con la maglia dell’Inter e l’argentino la conclude togliendosi anche lo sfizio di indossare la fascia di capitano. A fine campionato lascia il Biscione, ma ci ritorna da collaboratore di Pioli tra il 2016 e il 2018. Ora fa parte dello staff di Lionel Scaloni, CT dell’Argentina, ma chissà se il suo futuro potrà essere ancora a tinte nerazzurre.