Inter, Wembley e Brasile: l’anno d’oro di Barella, Bastoni e Lautaro

Francesco Niglio
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L’esperienza necessaria

L’anno calcistico 2019/2020 per i calciatori dell’Inter non si era concluso nel migliore dei modi. Dopo la sospensione del campionato, nel marzo del 2020, la stagione era ripartita a giugno con le semifinali di Coppa Italia. L’Inter pareggiando la partita di ritorno a Napoli per 1-1, con la rete di Eriksen direttamente da calcio d’angolo, era stata eliminata dai partenopei, dopo lo 0-1 di Milano, partita disputata poco prima della chiusura per la pandemia.

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Nelle 12 partite del mini torneo, svolte in un mese e mezzo, per assegnare il campionato di Serie A, i nerazzurri non erano riusciti ad essere continui e il 2 agosto la classifica parlava chiaro, Juventus Campione d’Italia e ad un solo punto l‘Inter di Conte. Nello stesso mese l’Europa League. Gli uomini di Conte arrivano in finale dove sfidano gli spagnoli del Siviglia. L‘Inter perde per 3-2. Negli occhi di tutta la squadra, c’è delusione, rammarico, tristezza e voglia di rivalsa per non essere riusciti a vincere un trofeo, ma l’anno trascorso ha portato sicuramente l’esperienza necessaria per affrontare le sfide seguenti. Come dimostrato da tre nuovi campioni d’Italia, stavolta con la maglia nerazzurra.

Lautaro Martinez e Lionel Messi, attaccanti dell'Argentina
Lautaro Martinez e Lionel Messi, attaccanti dell’Argentina

L’anno vincente di Barella, Bastoni e Lautaro

Dopo poco più di una settimana, per l’Inter e i suoi effettivi ricomincia la stagione ancora con la delusione Europa League che brucia. L’11 di Antonio Conte vuole dimostrare che dopo un anno di apprendistato contiano è pronto a stupire. Le prime partite di campionato danno vita ad una Inter da montagne russe, segna caterve di gol, ma ne subisce tantissimi. L’avventura in Champions League termina a dicembre, con il pareggio contro lo Shakhtar Donetsk e l‘Europa sfuma definitivamente con il quarto posto nel girone.

Alessandro Bastoni, difensore dell'Inter
Alessandro Bastoni, difensore dell’Inter

È in quel momento che l’Inter inizia la sua scalata verso la vittoria del campionato con la famosa chiacchierata nello spogliatoio tra i calciatori. Un titolo che mancava da 11 anni. L’uomo simbolo della cavalcata nerazzurra è sicuramente Lukaku, ma senza il trio Barella, Bastoni, Lautaro, le cose sarebbero andate diversamente. Il motorino sardo è stato protagonista assoluto della Serie A appena trascorsa. Dinamismo, forza fisica, intelligenza nelle letture di gioco, inserimenti, pressing alto, Barella non si ferma mai ed è stato eletto dalla Lega Calcio miglior centrocampista della stagione 2020/21. Gioca l’Europeo con la Nazionale, segna con il Belgio un gol bellissimo e per lui c’è anche un record. Il centrocampista ha giocato 29 partite con l’Italia senza mai essere sconfitto: nessuno ha così tante partite in Nazionale senza aver mai perso.

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Il suo compagno Bastoni non è da meno. Conte lo plasma vista la sua giovane età e da che sembrava potesse essere un comprimario della difesa, si è preso i gradi da titolare sul campo, sfoderando prestazioni più che positive. Ad accorgersi del difensore interista anche Roberto Mancini che lo convoca per Euro 2020. L’ex atalantino gioca solo una partita, quella con il Galles, porta blindata e pagelle alte per lui.

L’Italia vince il suo secondo titolo europeo dopo 43 anni dal primo. Barella e Bastoni conquistano il loro secondo titolo in carriera a distanza di poco più di due mesi, mentre dall’altra parte del mondo c’è il loro compagno di club, Lautaro Martinez che nella notte precedente ha battuto il Brasile con la sua Argentina, conquistando la Copa America che mancava all’ Albiceleste da 28 anni. Un altro nerazzurro protagonista dello scudetto dell’Inter con gol e assist soprattutto per il suo gemello Romelu Lukaku, alza un trofeo continentale. Un anno da sogno per loro. Un anno vincente che non dimenticheranno mai.

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