Internazionali d’Italia, la prima volta di Nadal: la maratona con Coria e l’inizio della storia d’amore

Internazionali BNL d'Italia 2005: con la vittoria nella maratona contro Coria, Nadal alza il trofeo sulla terra rossa di Roma, il primo di una lunga lista

Carlotta Desirello A cura di Carlotta Desirello
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Il torneo degli Internazionali BNL d’Italia vanta una storia lunga quasi 80 anni. La terra rossa di Roma ha visto sui suoi campi campioni di livello assoluto, appartenenti a molteplici generazioni diverse, che hanno alzato trofei o collezionato delusioni cocenti. Nonostante tutto, con uno di questi, in particolare, è nata una storia d’amore speciale, destinata a restare nei ricordi delle persone per anni e anni: si tratta di Rafael Nadal.

Lo spagnolo ha trionfato per ben 10 volte agli Internazionali, firmando il record assoluto del torneo, sia per quanto riguarda il circuito maschile, sia per quello femminile; basti pensare, ad esempio, che in abito WTA, la tennista ad aver collezionato più vittorie è Chris Evert e ne ha messe a segno la metà rispetto a Rafa. Facciamo, però, un passo indietro e torniamo a dove tutto è cominciato: è il 2005, un diciottene spagnolo, già vincitore del Master 1000 di Montecarlo e testa di serie numero 5 del torneo, si presenta per la prima volta a Roma, con il sogno di affermarsi un giorno come uno dei grandi del tennis.

Nadal, Montecarlo 2005
Nadal, 2005

Internazionali d’Italia 2005, Nadal parte a 1000

È il 2 maggio del 2005, ci troviamo al Foro Italico per assistere ad uno dei tornei di tennis più affascinanti dell’anno: gli Internazionali d’Italia. Le stelle che sono pronte a calpestare la terra rossa di Roma sono parecchie. Certo, a livello maschile, le prime due teste di serie, Andy Roddick e Marat Safin, non si può certo dire che siano degli amanti di questa superficie, ma tra gli altri troviamo anche Gaston Gaudio, vincitore del Roland Garros nel 2004 ai danni di Guillermo Coria, anche lui ai nastri di partenza. Ci sono poi Carlos Moya, detentore del titolo in carica, e Andre Agassi, uno dei pochi a riuscire ad eccellere su tutti i terreni. Tra le teste di serie spunta, però, anche una delle promesse del tennis mondiale, Rafael Nadal, capace di vincere il suo primo Master 1000 a Montecarlo, sempre sulla terra rossa, qualche mese prima a soli 18 anni.

Proprio il giovane spagnolo inizia al meglio la sua avventura agli Internazionali, sconfiggendo senza problemi il russo Mikhail Youzhny, rifilandogli un bagel nel primo set e chiudendo il secondo per 6-2. Al secondo turno, poi, Rafa incontra il qualificato Victor Hanescu, che da lì a poco centrerà i quarti di finale del Roland Garros, e, anche in questo casa avanza senza problemi, superando il rumeno per 6-1 6-1. A questo punto, Nadal deve affrontare la testa di serie numero 11 del torneo, Guillermo Canas, che potrebbe rivelarsi il primo ostacolo. Lo spagnolo non è però d’accordo e con un 6-3 6-1 accede ai quarti. Insomma, la pressione del predestinato e del baby prodigio non sembrano scalfire Rafa che prosegue come un treno nel suo percorso.

Quarti di finale, la prima difficoltà per Nadal

Ai quarti di finale, Nadal deve vedersela con il numero 15 del seeding, Radek Stepanek. Nonostante per la prima volta lo spagnolo abbia qualche difficoltà a dominare il gioco, si riesce a portare sul 5-3. A questo punto sembra che il match sia definitivamente indirizzato, ma il ceco innalza a sorpresa il livello e mette a segno ben 4 game consecutivi, chiudendo il primo parziale per 7-5, dopo un’ora di gioco. Per la prima volta Rafa è costretto a inseguire e tutto il pubblico si domanda se riuscirà a reagire o meno, contando anche i rimpianti che potrebbe avere per non aver chiuso il primo parziale.

Nadal, Roma 2005
Nadal, Roma 2005

Lo spagnolo, però, non si fa scalfire da tutto questo e comincia subito il secondo set al massimo non lasciando più scampo all’avversario. Il secondo parziale dura la metà del primo e lo chiude Nadal per 6-1. Non c’è storia nemmeno nel set decisivo, che si conclude anch’esso con un 6-1 a favore del tennista maiorchino, che, in questo modo, accede alla semifinale del torneo.

Semifinale, un’altra rimonta

Nadal al penultimo atto del torneo deve affrontare il derby con il suo connazionale David Ferrer, anche lui specialista della terra rossa, con qualche anno in più di esperienza rispetto al diciottenne. Anche in questa gara Rafa non parte benissimo, ma, nuovamente, riesce ad andare in vantaggio di un break e a portarsi sul 4-2 a favore. Sembra la fotocopia del match contro Stepanek e Ferrer infila una striscia di 5 giochi consecutivi, aggiudicandosi il primo parziale per 6-4. Nadal si ritrova costretto a rincorrere, ma in questo caso non riesce reagire come era successo ai quarti. Per sua fortuna, però, l’avversario sembra non essere perfetto e questo, unito allo spirito da combattente di Rafa, rende il parziale equilibrato fino a quando il più giovane dei due riesce a dare lo strappo decisivo e a pareggiare i conti, chiudendo il secondo parziale per 6-4.

A questo punto il match sembra definitivamente svoltato a favore di Nadal, che parte forte nel terzo set portandosi subito avanti di un break. Anche Ferrer, però, è duro a morire e quando tutto sembra compromesso, sul 5-4 e servizio per il maiorchino, reagisce mettendo a segno il contro break. Questo resta l’ultimo ruggito del classe 1982, visto che Nadal strappa ancora una volta il servizio all’avversario e questa volta chiude sul 7-5, accedendo alla finale del torneo. Si conclude una battaglia non sempre bellissima da vedere, forse, ma sicuramente emozionante.

La finale, Coria vuole la rivincita

8 maggio 2005, al Pietrangeli va in scena la sfida che sancirà chi sarà ad alzare il trofeo degli Internazionali d’Italia. Nadal e Coria, due talenti a confronto, un predestinato contro un tennista che ha già collezionato parecchie delusioni nella sua carriera e che vuole la rivincita della finale di Montecarlo, che aveva visto trionfare lo spagnolo. Una finale d’altri tempi, alla meglio dei cinque, che meno di 3 set non può durare, ma i due non sanno ancora che battaglia si rivelerà. A partire meglio è l’argentino che riesce a strappare il servizio all’avversario. Sul 4-2, però, arriva il contro break da parte di Rafa, che, spinto dalle ali dell’entusiasmo, strappa nuovamente la battuta all’avversario e, con un 6-4, si porta avanti nel conto dei parziali.

Il secondo set comincia in maniera analoga al primo: Coria strappa il servizio a Nadal, ma quest’ultimo risponde subito e si porta sul 3-3. Questa volta è l’argentino a mettere a segno la reazione decisiva collezionando un ulteriore break, chiudendo sul 6-3 e pareggiando, quindi, i conti. Quando si parla di due lottatori, ad ogni reazione corrisponde, però, una contro reazione e il terzo set si apre con un monologo del maiorchino, che si issa sul 4-0. In questo caso non ci sono grossi capovolgimenti di fronte e Nadal, grazie ad un 6-3, si porta avanti 2 set a 1.

Nadal, Roma 2005
Nadal, Roma 2005

Nel quarto parziale i due tornano subito a lottare con le unghie e con i denti e, dopo essersi fatto riprendere sul 2-0, Coria riesce a strappare il servizio a Nadal nei game finali, prima di chiudere con un 6-4, portando il match al quinto. Una sfida durissima e lunghissima, che mette a dura prova le energie fisiche e mentali dei due. Il parziale decisivo riassume al meglio l’altalena di emozioni della gara. A portarsi in vantaggio è l’argentino, che mette a segno un break e si porta sul 3-0. Lo spagnolo rimonta e pareggia i conti sul 4-4, per poi andare sul 6-5 con servizio Coria e non sfruttare un match point.

Si va dunque al tie break; i due ormai restano aggrappati al match con il cuore, perché le gambe iniziano a cedere. Nadal va subito sul 5-1, ma ancora una volta non finisce qui e Coria rimonta e si porta sul 5-4. Gli ultimi punti sono ricchi di tensione, con entrambi consapevoli che un passo falso potrebbe compromettere tutta la gara e alla fine è il diciottenne a porre la parola fine a questa maratona, durata 5 ore e 14 minuti, chiudendo il tie break per 8-6 e trionfando per la prima volta agli Internazionali d’Italia. In questo preciso momento inizia la speciale storia d’amore tra Nadal e la terra rossa di Roma e non poteva non cominciare con una lunga e incredibile battaglia.

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