I tifosi della Roma stanno vivendo un’estate da sogno, dopo l’ultima complicata annata. Nella giornata di oggi, martedì 30 luglio, è arrivata l’ufficialità di Matias Soulé , mentre il responsabile dell’area tecnica Florent Ghisolfi si trova in Spagna per chiudere l’acquisto di Artem Dovbyk dal Girona. Il club giallorosso ci ha abituato a colpi speciali nelle ultime finestre di mercato, da Dybala e Lukaku, ma è cambiato drasticamente il modus operandi.
Gli acquisti
Il mercato della Roma si è aperto con il riscatto di Angelino dal Lipsia per 5 milioni di euro, poi sono arrivati gli acquisti di Buba Sangaré dal Levante (1,5 milioni), Enzo Le Fée dal Rennes (23 milioni), Samuel Dahl dal Djurgarden (4 milioni) e Matias Soulé (30 milioni, 26+4 di bonus). A questi nomi potrebbe aggiungersi presto quello di Dovbyk.
La trattativa per Dovbyk
La trattativa tra Roma e Girona per Dovbyk è arrivata alle battute finali. La società capitolina ha raggiunto la scorsa settimana l’intesa economica con il centravanti per un contratto quadriennale da 3,5 milioni di euro a stagione. L’ucraino ha rifiutato la corte dell’Atletico Madrid e ha comunicato al Girona la volontà di voler vestire la maglia giallorossa.
Domani sono previsti nuovi colloqui tra i due club: l’ultima offerta della Roma è arrivata a 30 milioni più 5 di bonus, mentre la richiesta del Girona è di 35 più 5. L’entourage del giocatore sono al lavoro per trovare una soluzione che vada incontro alle esigenze di entrambe le parti: l’operazione si può chiudere sui 32 milioni più bonus, che porterebbero il club giallorosso a sfiorare il tetto dei 100 milioni di investimenti.
FPF meno stringente
Negli ultimi due anni la Roma ci aveva abituato a numerose operazioni a zero (come Dybala e Belotti) e in prestito (come per Lukaku e Renato Sanches). A cosa è dovuto questo cambio repentino di strategia? Innanzitutto, i giallorossi si sono liberati di alcuni paletti dei Fair Play Finanziario, come quello del Transfer Balance, che ha limitato non poco il mercato del club.
L’ex gm Tiago Pinto è stato bravo a districarsi tra i paletti del FPF e a rispettare gli accordi presi con la UEFA nel 2022, con il bilancio destinato a migliorare. Questo ha permesso al suo successore Ghisolfi di avere più libertà di manovra e di mettere mani al portafoglio. È stato fondamentale il lavoro di taglio dei costi portato avanti dalla dirigenza.
I milioni risparmiati
Nell’ultimo mese la Roma ha detto addio a Spinazzola, Azmoun, Huijsen, Kristensen, Llorente, Renato Sanches, Rui Patricio, Belotti, Lukaku e Aouar. Tra prestiti non rinnovati, contratti in scadenza e cessioni, la società capitolina ha risparmiato più di 70 milioni di euro, Ad esempio, Lukaku e Spinazzola avevano un impatto a bilancio rispettivamente di 15,6 milioni di euro e 11,7 milioni, mentre Soulé per 9,75 milioni. L’argentino, Le Fée e Dahl pesano a bilancio circa 30 milioni: un risparmio considerevole.
Nuove cessioni in vista
Inoltre, il mercato in uscita della Roma non si è ancora concluso. Da qui al 31 agosto, Ghisolfi proverà a piazzare Karsdorp, Shomurodov, Kumbulla e soprattutto Tammy Abraham. L’attaccante inglese, che pesa a bilancio per 14,7 milioni, rimane nella lista del Milan di Fonseca, la richiesta dei giallorossi è di 25 milioni di euro. La sua eventuale cessione finanzierebbe gli ultimi colpi.
L’entusiasmo dei tifosi è alle stelle, come dimostrato dal bagno di folla per l’arrivo di Soulé all’aeroporto di Fiumicino. Ghisolfi si è presentato nel migliore dei modi agli occhi dell’ambiente giallorossa, sarà poi il campo a decretare se le sue mosse si saranno rivelate vincenti.