Italia, El Shaarawy avvisa la Svizzera: “Questa squadra non muore mai”

Stephan El Shaarawy ha suonato la carica a pochi giorni dalla sfida con la Svizzera negli ottavi di finale di Euro 2024: "Vogliamo arrivare in fondo"

Riccardo Siciliano A cura di Riccardo Siciliano
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Sabato 29 giugno è in programma l’ottavo di finale tra Italia e Svizzera all’Olympiastadion. A tre giorni dal match, Stephan El Shaarawy ha parlato in conferenza stampa: “Il finale di Lipsia? Una grande emozione, un gol al 98′ ti dà una grande gioia. Ci ha dato consapevolezza sul fatto che questa squadra non muore mai, fare gol nel recupero non è una fortuna, ma è una qualità che da squadra che ci crede fino all’ultimo”.

Sulle difficoltà con Spagna e Croazia: “Secondo me in alcune circostanze abbiamo avuto poco l’ambizione di giocare. Ma questa è una squadra di grande qualità, siamo mancati un po’ nel coraggio e nell’ambizione di andare a far male gli avversari. Spalletti ci chiede un calcio offensivo, propositivo, sono un po’ mancati questi aspetti e su questo dobbiamo un po’ migliorare”.

L’attaccante della Roma ha poi commentato le parole del ct svizzero Yakin: “Nessuna squadra è contenta di giocare contro l’Italia, abbiamo una grande storia calcistica e non è mai semplice giocare contro di noi. L’abbiamo dimostrato anche con la Croazia, questa è una squadra che non molla e cerca di fare gol. Anche con la Spagna abbiamo provato a giocare a viso aperto e loro sono stati più bravi, ma l’ambizione deve essere quella, abbiamo le possibilità per farlo. Cercheremo di proporre un calcio offensivo e propositivo anche con la Svizzera, vogliamo arrivare in fondo”.

El Shaarawy: “Tabellona interessante, ma difficile”

Ad El Shaarawy è stato chiesto anche cosa ne pensasse del tabellone dagli ottavi di finale in avanti: “Interessante, ma difficile. Anche le squadre meno di nome hanno dimostrato di essere molto organizzare, di riuscire a far male alle favorite. Non ci sono partite semplici, a partire dalla gara contro la Svizzera”.

Infine, l’esterno ha ammesso di avere qualche rimpianto nella sua carriera: “Ognuno di noi punta sempre al massimo. Potevo fare qualcosa in più, ma ho sempre dato tutto per quello che era nelle mie possibilità. Essere qui oggi è un privilegio, anche se non sto giocando”.

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