Nella serata di oggi giovedì 23 marzo andranno in scena i primi match validi per le qualificazioni agli Europei 2024. Sarà inoltre la serata d’esordio anche per la nostra Italia, che se la vedrà subito nella prima giornata contro i grandi rivali del girone: l’Inghilterra. Le due nazionali si sfideranno quindi in una sorta di rivincita di quella che fu la finale ad Euro 2020, che vide gli azzurri trionfare ai calci di rigore. Questa sera, con l’infortunio di Bonucci, non sarà della partita nessun giocatore della Juventus.
Un dato particolare, essendo la società torinese da sempre storico serbatoio della Nazionale italiana. Nel corso degli anni la Juventus è spesso stata la società italiana più rappresentata dall’Italia. Addirittura quella di questa sera sarà la prima partita in competizioni ufficiali nella quale gli azzurri non disporranno dei bianconeri da 29 anni, più precisamente dal 1994. L’avversario era l’Estonia, e l’occasione del match ancora una volta le qualificazioni agli Europei.

Italia-Inghilterra: la fine dell’Italjuve?
Nel corso degli anni è stato coniato il termine Italjuve, con l’intento di identificare quello zoccolo duro della Nazionale che condivideva non solo i colori azzurri ma anche quelli bianconeri. Negli anni del dominio Juventus ricordiamo ad esempio la BBC, l’inossidabile trio difensivo formato da Bonucci, Barzagli e Chiellini che è stato la base della rinascita juventina ma anche di tante battaglie con la maglia dell’Italia. Oggi questa tendenza non pare esserci, e chissà che non possa rappresentare una svolta in vista dei prossimi anni.

Al netto dei problemi fisici patiti da Bonucci e Chiesa, che sarebbero altrimenti stati presenti contro l’Inghilterra, la Juventus non parrebbe essere più il principale rifornimento di calciatori per l’Italia. Oggi dando un’occhiata ai convocati azzurri, ci si rende conto che esiste una distribuzione molto più omogenea rispetto al passato per quanto riguarda le squadre di provenienza. Infatti in un’ipotetica formazioni titolare per questa sera, risulterebbe difficile immaginare più di due calciatori compagni di club partire dall’inizio, cosa che in passato accadeva di frequente.