In un periodo di transizione ed una rivoluzione in corso la Nazionale cerca nuovi punti fermi per costruire il proprio futuro. La sconfitta dell’Italia contro l’Inghilterra per 2-1 ha dato dei segnali importanti al C.T. Roberto Mancini, a partire dall’attacco che ora sembra poggiare sull’oriundo Retegui, fino alla difesa, troppo traballante al netto di un’emergenza indisponibili non indifferente. Nemmeno il centrocampo sembra essere esente da osservazioni e qualche dubbio di troppo.

La predominanza fisica e tecnica dell’Inghilterra è stata lampante, soprattutto a centrocampo dove gli Azzurri hanno faticato, sia in fase di costruzione, sia in quella di interdizione. La “vecchia guardia” composta da Barella–Jorginho–Verratti, colonna portante e trio inamovibile durante la prestigiosa e trionfante cavalcata ad Euro 2020, ha faticato e non poco, alimentando riflessioni post partita, soprattutto per quanto riguarda la regia.
Italia, le alternative a Jorginho: emergono Ricci e Fagioli
Jorginho, passato di recente dal Chelsea all’Arsenal, sembra accusare un piccolo calo di rendimento, sia per quanto riguarda il club che per la Nazionale. Inoltre l’italo-brasiliano è finito sul banco degli imputati per la mancata qualificazione ai Mondiali in Qatar, con il doppio rigore sbagliato con la Svizzera nel girone di qualificazione. Come riporta il quotidiano La Stampa ora Mancini deve cercare un regista che ne possa prendere l’eredità, la via intrapresa porta ai giovani della Serie A.

Certo “soluzione sicura” ci sarebbe Locatelli, ormai giocatore affermato anche in quel ruolo sebbene Mancini lo abbia utilizzato di più come mezzala. Direttamente dall’Italia Under 21 invece i profili più papabili e dalla grande prospettiva. Il primo è un altro juventino, Nicolò Fagioli, ormai presenza fissa nello scacchiere tattico di Max Allegri, senza allontanarci da Torino, questa volta però in sponda granata, il secondo nome, ovvero quello di Matteo Ricci, giocatore ideale per dettare e garantire idee, ritmo e coraggio.