Archiviata anche la 27ª giornata di Serie A con il Derby d’Italia tra Inter e Juventus portato a casa dalla compagine bianconera, si apre la settimana che vede scendere in campo la Nazionale Italiana di Roberto Mancini. Due sono gli appuntamenti che attendono gli azzurri: quello contro l‘Inghilterra giovedì 23 marzo allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli e quello contro Malta nel National Stadium Ta’ Qali. Entrambe le gare sono valide per le qualificazioni agli Europei 2024.

Italia, le scelte di Mancini: dall’assenza di Zaccagni al si di Retegui
Quando si operano delle scelte sulle convocazioni, soprattutto se riguarda la Nazionale, le opinioni in merito aumentano e lo sguardo esterno ricerca sempre una spiegazione valida. L’allenatore dell’Italia ha dato le sue in conferenza stampa: “Casale lo osserviamo, come i pochi italiani che ci sono. Zaccagni sta facendo molto bene, la Nazionale è aperta a tutti se continua così ci sarà, Zaniolo ha ripreso da poco non è ancora in condizione, se fa bene al Galatasaray verrà chiamato e anche Kean speriamo possa tornare“.

Sulla chiamata del giovane , l’allenatore ha detto: “Lo seguivamo già da un po’, ha delle ottime doti. Non eravamo convinti che accettasse, abbiamo un po’ temporeggiato e invece ha risposto subito sì. Speriamo che possa rivelarsi importante, è un ragazzo sveglio e giovane“.

Italia, le parole di Mancini sulle prossime sfide
Il girone di qualificazione dell’Italia per il prossimo Europeo che si disputerà nel 2024 non è tra i più semplici: oltre all’Inghilterra e a Malta, gli azzurri ritroveranno la Macedonia del Nord, che tanto ha fatto male agli italiani nel playoff mondiale, e infine anche l’Ucraina.

Sarà importante per la Nazionale limitare i possibili passi falsi, cosi come confermato dal ct Roberto Mancini: “Non è un gruppo semplice. Ci sarà la formazione ucraina che non è tra le ultime e la partita contro gli inglesi è di grande valore. E poi la Nazionale è importante, tutti vogliono partecipare agli Europei e al Mondiale. Arriviamo da una fase con tante partite, i giocatori sono sotto pressione, ma noi dobbiamo tentare di recuperare per giocare al meglio“.

Quella che si vedrà prima a Napoli e poi al Ta’ Qai sarà un’Italia che dovrà costruirsi nuovamente un’identità: nonostante la vittoria nell’ultima coppa continentale, quello azzurro è un processo di rinascita. Da quella notte a Wembley, di fatti, riparte la strada del ct: “Non ho certezze, le cose possono cambiare in poco tempo. Purtroppo c’è stata la difficile parentesi del Mondiale, ma la squadra a parte alcune gare, poche, ha fatto sempre un buon lavoro. Dobbiamo ricostruire qualcosa di importante, perché per arrivare al successo devono esserci basi concrete“.

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