La convocazione dell’oriundo Mateo Retegui da parte del Ct Roberto Mancini per i prossimi impegni dell’Italia ha sollevato qualche polemica nell’ambiente. A sua difesa però, oltre ad aver dimostrato il suo valore con sei gol in altrettante partite al Tigre, le non titolarità dei vari attaccanti italiani e gli acciacchi continui del titolare Immobile, costringono l’ex allenatore dell’Inter a correre ai ripari.

Il giovane attaccante classe ’99 non è il primo e non sarà l’ultimo. In passato abbiamo conosciuto molti italo-argentini vestire la maglia azzurra con grande successo, come Camoranesi campione del Mondo nel 2006 con Marcello Lippi e Omar Sivori nel lontano 1961. In un momento di difficoltà per il reparto offensivo italiano, l’Argentina si sta dimostrando un serbatoio di talenti per la nostra nazionale e anche il Ct dell’Under-21 Paolo Nicolato pesca nell’Albiceleste convocando Bruno Zapelli.
Bruno Zapelli, il nuovo Riquelme: fantasia e visione di gioca sopra il comune
Argentina e Italia, una rivalità che va avanti da anni sul campo e fuori. Il culmine di essa è arrivato dalla sconfitta in semifinale ad Italia ’90 con gol di Caniggia che qualificò i sudamericani alla finale della competizione, ma anche fuori dal campo gli screzi non mancano. Gli oriundi al Mondo sono molti, viste le massicce migrazioni a cavallo tra 1800 e il 1900 di famiglie italiane, e quando esplode un calciatore nel campionato argentino parte subito la corsa tra le due federazioni alla nazionalizzazione.

Come detto precedentemente i più noti sono senza dubbio Camoranesi e Sivori, ma ci sono molti altri anche negli ultimi anni. Uno su tutti Mauro Icardi che ha scelto di rappresentare l’Albiceleste, così come Franco Vazquez esploso nel Belgrano proprio come Bruno Zapelli. I vari Ezequiel Schelotto, Pablo Daniel Osvaldo e Cristian Ledesma invece hanno scelto la strada opposta, vestendo la maglia dell’Italia.
L’ultimo che ha scelto l’azzurro è stato Mateo Retegui, scelto dal Ct Roberto Mancini per i prossimi impegni della nazionale ma non sarà l’unico. Nell’Under-21 esordirà sicuramente Bruno Zapelli, trequartista del Belgrano che si ispira al suo idolo Riquelme, e in campo sta facendo vedere di aver preso ottimi spunti dall’ex Boca Jr. Fantasia, visione di gioco, testa alta e giocate sopraffini.

Queste sono solo alcune delle grandi doti tecniche del giovane classe 2002 che vanta già sessantanove presenze in prima squadra con quattro assist e otto gol, con quattro premi di giocatore del mese e dieci Mvp in questa stagione. Il Ct dell’Argentina Scaloni lo stava tenendo d’occhio da anni viste anche le convocazioni in Under-15 e Under-17 ma Paolo Nicolato lo ha anticipato convocandolo in Under-21 italiana.
Bruno Zapelli nasce a Cordoba in Argentina ma è spesso in Italia grazie ai suoi avi e alle vacanze nelle Alpi Svizzere che la famiglia di concedeva. Proprio in quel periodo, 2013, si aprono le porte del Villarreal che lo acquista nelle proprie giovanili, ma un problema con il permesso di soggiorno lo costringe a tornare in Sudamerica.
Nel 2016, dopo un’asta tra Boca Jr e Belgrano, Zapelli sceglie i secondi e mai scelta fu più giusta visti i risultati personali ottenuti. Quella del giovane oriundo però non sarà l’ultima sfida tra Italia e Argentina, viste le ottime prestazioni dei fratelli Carboni, Valentin e Franco dell’Inter, con il primo che ha già sposato la causa albiceleste mentre il secondo è ancora arruolabile per l’Italia.