Italia, show e brivido con la Macedonia: testa all’Ucraina per la qualificazione

Dopo la netta vittoria per 5-2 contro la Macedonia, all'Italia basta un pareggio contro l'Ucraina per staccare il pass verso Euro 2024

Riccardo Siciliano A cura di Riccardo Siciliano
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Partita dalla mille emozioni per l’Italia. La nazionale allenata da Luciano Spalletti si è imposta con un netto 5-2 sulla Macedonia del Nord allo stadio Olimpico, sfatando il tabù degli ultimi confronti con i macedoni e compiendo un passo in avanti decisivo per la fase finale della competizione continentale, in programma in Germania la prossima estate.

Gara che ha visto gli Azzurri sempre in controllo del risultato, anche se con un piccolo brivido nel secondo tempo. Adesso la classifica sorride alla squadra di Spalletti, che sarà padrone del proprio destino nella decisiva sfida contro l’Ucraina, in programma lunedì 20 novembre nel campo neutro della BayArena di Leverkusen, in cui ci sarà una primo assaggio del torneo che avrà inizio il prossimo 14 giugno.

Vittoria e spavento con la Macedonia

Partita che inizia subito in discesa per l’Italia, che trova il vantaggio dopo 17 minuti con il colpo di testa di Matteo Darmian, che si conferma l’uomo giusto al momento giusto in ogni occasione, anche quando è chiamato a sostituire un giocate fondamentale del calibro di Di Lorenzo. Al 40′ l’episodio che poteva cambiare l’inerzia della partita, con un calcio di rigore per gli Azzurri per fallo di mano di Serafimov: dal dischetto si presenta Jorginho, che però si lascia ipnotizzare da Dimitrievski, sbagliando il terzo penalty consecutivo (quarto considerando la lotteria dei rigori in finale con l’Inghilterra) con la maglia della nazionale.

Per un istante sono riapparsi i fantasmi delle scorse qualificazioni ai Mondiali della partita con la Svizzera, ma a togliere le castagne dal fuoco (e salvare il regista dell’Arsenal) ci ha pensato dopo neanche un minuto un provvidenziale Federico Chiesa, che ha battuto il portiere macedone con un preciso destro rasoterra da fuori area. Sei lancette d’orologio dopo arriva la doppietta personale del numero 7 della Juventus, con un destro sporcato da Manev che si è insaccato all’incrocio dei pali. Si è così chiusa una prima frazione che ha visto l’Italia giocare sui livelli di una big del calcio mondiale, in cui non ha lasciato neanche per un secondo il pallino del gioco agli avversari, con continui inserimenti in area avversaria.

Ad inizio ripresa però, complice l’ampio vantaggio maturato nei primi 45′, l’Italia si è adagiata sugli allori, subendo prima la rete del 3-1 da parte di Atanasov, lasciato colpevolmente da solo in area di rigore da azione di calcio d’angolo, autore anche del 3-2 con un tiro da 25 metri deviato da Acerbi, che ha messo fuori causa Donnarumma. Nuovo brivido e momento di blackout, ma gli Azzurri hanno poi riacceso l’interruttore da grande squadra, trovando prima la quarta rete con Raspadori, mentre a chiudere definitivamente i giochi ci ha poi pensato El Shaarawy nel recupero.

Solo applausi per Spalletti e per i suoi uomini (tranne che per Zaniolo e Jorginho, bersagliati dal pubblico nella ripresa); una vittoria cercata e meritata, che dà morale in vista del decisivo scontro diretto con l’Ucraina.

Giacomo Raspadori, Italia
Giacomo Raspadori, Italia @livephotosport

Italia, non è ancora finita: Ucraina ultimo ostacolo

Ad una giornata dal termine, la situazione in classifica è chiara: Inghilterra sempre più prima con 19 punti, Italia e Ucraina al secondo posto con 13 punti. Quello di lunedì prossimo sarà a tutti gli effetti uno spareggio, parola che nell’ultimo periodo non ha portato molta fortuna agli Azzurri. Contro la rappresentativa di Rebrov avremo però due risultati su tre a disposizione: chi vince ottiene il pass per la Germania, mentre un pareggio sorriderebbe alla nazionale di Spalletti, forte del 2-1 conquistato a San Siro nello scontro di settembre, grazie alla doppietta di Frattesi. Non è ancora tempo per i festeggiamenti, memori soprattutto dei passi falsi commessi negli scorsi anni: Euro 2024 chiama a gran voce la detentrice del titolo continentale, che non può più sbagliare.

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