Italia spaccata dal caso Cospito: l’anarchico pluricondannato che combatte il 41-bis

Chi è Alfredo Cospito, l'anarchico e scioperante al 41-bis che combatte il carcere duro spalleggiato da pericolose tensioni nel mondo esterno

Simone Zinno
5 Min di lettura

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Il nome di Alfredo Cospito compare nelle inchieste sul mondo dell’insurrezionalismo già a partire dal 1996, nonché ritenuto dalla procura di Torino uno dei vertici del mondo anarchico torinese. Secondo quanto riportato da Ansa.it, sarebbe stato individuato come uno dei leader della Federazione anarchica informale, un movimento volto all’intimidazione armata rivoluzionaria e ritenuto colpevole di svariate attività a delinquere con finalità terroristiche.

Cospito, in base a quanto riferito dagli stessi taccuini, si trova in carcere già dal 2012 poiché ritenuto responsabile -in primis- della gambizzazione dell’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, ma durante la reclusione è stato condannato anche per la sua corresponsabilità ad una serie di attentati alle forze dell’ordine, ragion per cui gli iniziali venti anni di pena sono stati pesantemente rettificati lo scorso maggio in ergastolo ostativo. Alfredo Cospito è quindi il primo anarchico ad essere condannato al 41-bis, e da quel momento ha deciso di muovere un’insurrezione silenziosa verso questo tipo regime penale, portando avanti un significativo sciopero della fame.

Alfredo Cospito*
Alfredo Cospito*

Peggiorano le condizioni di Alfredo Cospito: da mesi combatte il carcere duro

La battaglia di Alfredo Cospito contro il regime di carcere duro al quale è stato condannato per i prossimi quattro anni, prosegue imperterrita, attraverso sia vie legali che fisiche. Ansa ha infatti riportato come i diversi reclami avanzati dai suoi difensori al Tribunale di sorveglianza siano stati nettamente declinati, ma di come allo stesso tempo ci si stia muovendo per far arrivare la proposta al Ministro della Difesa Carlo Nordio. Questa battaglia però, oltre che giuridica, inizia anche a diventare una corsa contro il tempo, perché le condizioni del recluso starebbero peggiorando di giorno in giorno proprio per via dello sciopero della fame che sta portando avanti da tre mesi in segno di protesta.

Il detenuto, in base a quanto riportato dal Corriere della Sera, sarebbe stato appositamente trasferito dal penitenziario di Sassari a quello milanese di Opera, dotato di un centro clinico specializzato che potrebbe far fronte ad ulteriori peggioramenti della salute di Cospito.

Ministro Nordio*
Ministro Nordio*

Il caso dell’anarchico sta inevitabilmente riecheggiando in Italia e nel Mondo, tanto che diversi schieramenti politici nazionali si sarebbero opposti alla dura linea restrittiva del 41-bis, mentre l’appoggio al detenuto viene pericolosamente manifestato nella penisola e in Europa.

Alfredo Cospito e la sua battaglia: tensioni in Italia e in Europa

La battaglia di Alfredo Cospito contro il regime del carcere duro è fortemente sentita ed accompagnata nel mondo esterno dal dilagare di manifestazioni e violenze, in Italia e non solo. A partire addirittura da capitali culturali europee come Atene, Berlino e Barcellona si starebbero propagando i primi disordini, con auto incendiate e muri imbrattati, per sostenere ad alta voce la “chiamata internazionale all’azione” lanciata proprio dalla sfera anarchica via web. Anche e soprattutto in Italia disordini e agitazioni trovano presa più forte e azione prolungata tanto che, come riportato da Skytg24, nelle ultime ore sarebbero addirittura 41 le persone individuate e denunciate il 29 gennaio per degli scontri a Trastevere, nel cuore di Roma.

Sempre nella Capitale, Fanpage.it accompagnata dalle più grandi testate giornalistiche italiane, hanno riportato una pericolosa azione ribelle mossa nei confronti della sede di Telecom Italia: nella notte tra 29 e 30 gennaio diverse persone ancora non individuate sono riuscite ad accedere nel parcheggio esterno della sede in Via di Val Lanzo nel quartiere Montesacro, dando alle fiamme ben cinque auto aziendali brandizzate Tim ed imbrattando diversi muri con le più classiche delle “A” di anarchia e diverse scritte contro il 41-bis. All’alba del giorno stesso invece due bottiglie molotov sono state scagliate, senza conseguenze, alle porte del commissariato Prenestino.

cospito-manifestazione*
cospito-manifestazione*

La rivendicazione di tali atti è stata ammessa eccome da diversi siti di stampo anarchico, che non intendono fermare le azioni di rivolta, che rischiano adesso di diventare quotidiane, minacciando la vita cittadina romana e non solo. Quello più atteso è sicuramente un riscontro da parte del governo italiano, che se finora non si è lasciato intimorire da queste azioni vandaliche, dovrà impegnarsi a garantire la sicurezza della popolazione e al tempo stesso saper gestire la situazione giuridica ed istituzionale per quanto riguarda le condizioni e le rivendicazioni mosse da Alfredo Cospito.

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