Mancano due giorni al match Italia-Spagna, valevole per la seconda giornata della fase a gironi di Euro 2024. Oggi in conferenza stampa è intervenuto Giacomo Raspadori: “Tre attaccanti in rosa? Il nostro obiettivo è cercare di mettere in difficoltà il mister nelle scelte allenandoci al massimo. Ognuno vuole la sua occasione a si allena al meglio”.
Su come trascorre il tempo libero: “Io sono concentrato sul gruppo e stiamo trascorrendo davvero dei bei momenti insieme. Stiamo bene, vogliamo essere uniti e in questo momento niente studio, sono totalmente focalizzato sull’Europeo. Serve un 9 puro per vincere? Non credo sia un requisito fondamentale, anche se a volte può essere un valore aggiunto. In un contesto di gioco organizzato si può avere un attaccante che si tira fuori per liberare gli spazi”.
A Raspadori è stato chiesto se scalpiti per una maglia da titolare: “Sono un ragazzo ambizioso, voglio ritagliarmi quanto più spazio è possibile e a 24 anni non posso più considerarmi un giovane. Il mio obiettivo è avere più continuità, ciò che cercherò di fare è lavorare per avere più continuità, è il mio obiettivo”.
Raspadori: “All’estero i giovani hanno già 200 partite”
In Nazionale l’attaccante del Napoli ha ritrovato Spalletti: “È sempre lui, la carica te la trasmette in ogni istante sia dal punto di vista motivazionale che tattico. Il tempo a disposizione è meno, quindi cerca di imprimere il suo credo in maniera più concentrata. L’obiettivo è avere un’identità che ognuno dei 26 giocatori sia in grado di riconoscere così da portarla in campo”.
Sul match con la Spagna: “Ci sono diverse cose su cui possiamo fargli male, dobbiamo concentrarci su ciò che dobbiamo fare noi. Loro hanno fatto un ottimo debutto, ma dobbiamo concentrarci su noi stessi, conosciamo il nostro valore a abbiamo tutte le carte in regola per potergli fare male. La favorita nel torneo? Forse Inghilterra e Francia, ma proveremo a insidiarli”.
Infine, Raspadori si è soffermato sul problema dei giovani in Italia e sull’arrivo di Conte al Napoli: “Qui a 24 anni sei considerato giovane, all’estero hanno già 150-200 partite da titolare. Io non mi reputo giovane, spero questa mentalità possa cambiare. Ho avuto la fortuna di incontrare De Zerbi al Sassuolo che mi ha dato la possibilità di giocare e sbagliare. Conte? Ho già parlato con lui e ci siamo conosciuti, ora siamo focalizzati in quello che è il sogno di ogni ragazzo”.