Le belle sensazioni trapelate dopo l’Albania sono state spazzate via nel match di Gelsenkirchen, dove l’Italia ha dovuto arrendersi a una Spagna troppo forte, vittoriosa per 1-0. Successo che qualifica le Furie Rosse agli ottavi in qualità di capolista del girone B. Iberici che hanno dominato la nostra nazionale, sotto ogni punto di vista: tattico, tecnico e organizzativo.
Troppa Spagna per un’Italia remissiva, impaurita dinnanzi al possesso palla e ai ritmi dominanti impressi dalla selezione di de la Fuente. Un dominio impressionante, sebbene le Furie Rosse abbiano vinto solo a seguito della sfortunata autorete di Calafiori. Azzurri rimasti in partita fino all’ultimo solo grazie a un Donnarumma (quasi) insuperabile, miracoloso a più riprese.
La sconfitta ridimensiona la Nazionale, ora costretta a fare risultato contro la Croazia per evitare di complicarsi ulteriormente la vita. Difatti, l’Italia può passare il turno da seconda semplicemente rimanendo imbattuta contro la selezione di Dalic, raggiunta all’ultimo secondo dall’Albania. Anche Le Aquile conservano delle chances di qualificazione, sebbene debbano affrontare proprio la Spagna nel match conclusivodel gruppo.
Stanchezza e paura
Italia che avrà a disposizione due risultati su tre contro la Croazia, ma sicuramente non avremmo voluto trovarci in questa situazione. Il pareggio fra slavi e Albania, invece di aiutare Spalletti, apre a uno scenario sinistro, nonché impronosticabile alla vigilia. Difatti, se la nazionale di Sylvinho dovesse clamorosamente battere le Furie Rosse, con la nostra contemporanea sconfitta, gli Azzurri abbandonerebbero prematuramente l’Europeo.
Epilogo drastico senza dubbio, ma a questo punto, dopo la prestazione vista ieri contro la Spagna, è obbligatorio compiere delle riflessioni su ogni possibile scenario. Se le Furie Rosse hanno messo a nudo tutti i nostri limiti, è altrettanto vero che l’Italia non può temere questa Croazia, molto diversa rispetto alle ultime edizioni iridate e continentali.
Però, dobbiamo considerare che la partita di Gelsenkirchen ha sollevato molti dubbi sulla nostra tenuta nervosa. Inoltre, nello scampolo finale di partita, l’Italia è apparsa stanca e priva di soluzione. La forza dell’avversario ci ha inibiti senza dubbio, ma ora è necessario resettare, recuperare energie fisiche e mentali, per scendere in campo compatti, uniti verso l’obiettivo degli ottavi. La Croazia non ha nulla da perdere ma noi siamo pur sempre i campioni d’Europa.
