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Justin Bieber riparte dai tour live e lo fa in Italia, precisamente al Lucca Summer Festival. Puro delirio per la data del cantante canadese, che aveva esordito con One Time nel 2009 nello scetticismo di una buona fetta di pubblico, e che ora si vede invece riconosciute le doti di popstar capace di dettare stili e tendenze. L’annunciata presenza sul palco del festival, ha prevedibilmente attirato l’attenzione di migliaia di fan del ventottenne venuti da ogni parte dello stivale per l’occasione. In ventimila, secondo le stime di Tgcom24, lo hanno atteso dal primo pomeriggio e con temperature roventi, per vederlo esibirsi tra Peaches e la ballad Love yourself.
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L’ospitata di Bieber al celebre festival toscano fa da preludio ad un lungo tour che ai primi di agosto farà tappa in Scandinavia, per poi spostarsi in autunno tra Asia e Australia con una serie di date già in parte sold out. A gennaio 2023 la prossima apparizione italiana. È stata un’occasione per lui per esplorare la Toscana, con Justin che non solo ha visitato la piccola città famosa per il suo Summer festival, ma ha poi raggiunto il capoluogo toscano. Scortato da un nutrito gruppo di bodyguards, ha girato per Firenze, nelle piazze più suggestive tra cui Piazza della Signoria. Un ritorno in pieno stile sulle scene dopo un periodo di assenza forzata, causato in primis dalla lunga pandemia da Covid-19, ma anche da una serie di disavventure della popstar.
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Dal Morbo di Lyme alle droghe: gli anni duri
Numerose erano state le ombre addossatesi sulla sua salute. L’annullamento di numerosi concerti in Canada, e il rinvio dell’inizio del nuovo tour, avevano gettato nel panico i milioni e milioni di fans del cantante in tutto il mondo. Si era infatti parlato inizialmente di Morbo di Lyme, causato da un batterio trasmissibile tramite contatto con una zecca. Una condizione, già particolarmente diffusa tra altri cantanti e celebrità, particolarmente insidiosa perché di difficile diagnosi e che spesso viene confusa con altre patologie. Justin stesso aveva poi comunicato ai suoi followers, tramite i suoi canali social, di aver contratto la sindrome di Ramsay Hunt, stavolta di origine virale, che ne aveva paralizzato i muscoli facciali, impedendogli di fare performance dal vivo.
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Nel periodo della pandemia, inoltre Bieber, aveva fatto outing sui suoi problemi di dipendenza e di depressione nel corso della web serie Justin Bieber: Sessions. Dagli inizi con dosi massicce di hashish e marijuana, alle droghe più pesanti, che già in tarda adolescenza, avevano via via preso il sopravvento. Alcool e medicinali tranquillanti hanno per un periodo considerevole, scandito le sue giornate, al punto che gli stessi addetti alla sua security, preoccupati seriamente per la sua incolumità lo tenevano sotto stretto controllo, arrivando a controllare il battito cardiaco la notte, come riporta il sito USA Today. “Sentivo che stavo morendo”, disse lui stesso. Poi, le nozze con Hailey Baldwin hanno aiutato il cantante a venire fuori dalla pericolosa spirale nella quale era entrato, sebbene, il cantante ha dichiarato, abbia iniziato il dating con la modella statunitense soltanto quando la situazione era divenuta più stabile, e da sobrio.
