Juventus, Allegri si gode Rabiot: show contro la Sampdoria, brilla anche Soulé

Juventus vittoriosa contro la Sampdoria: il tecnico Massimiliano Allegri si gode lo show di Adrien Rabiot, brilla anche il gioiellino Matias Soulé

Alexandru Craiciu  - Autore
10 Min di lettura

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Nella giornata di ieri, domenica 12 marzo, all’Allianz Stadium situato a Torino è andata in scena la gara valida per la 26ª giornata di Serie A tra Juventus e Sampdoria, terminata 4-2. Dopo il successo infrasettimanale per uno a zero contro il Friburgo in occasione dell’andata degli ottavi di finale di Europa League, la Vecchia Signora è dunque tornata ad ottenere i tre punti anche in campionato, tenendo conto dell’ultima sconfitta immeritata contro la Roma.

Dopo il pareggio a reti bianche all’andata, risalente allo scorso 22 agosto, ad aver avuto la meglio nei pressi delle Alpi è stata la Juventus allenata da Massimiliano Allegri, la quale ha rifilato ben quattro reti al fanalino di coda della Serie A, il quale ha però tentato di metterle i bastoni tra le ruote. Grazie a tale vittoria, i bianconeri si portano a undici partite senza sconfitta negli scontri interni con i blucerchiati: l’ultima vittoria del Doria a Torino risale infatti al 6 gennaio 2013, ottenuta grazie alla doppietta di Mauro Icardi.

Juventus-Sampdoria @Livephotosport
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Juventus-Sampdoria, la cronaca del match

In occasione di questa sfida, il tecnico Massimiliano Allegri ha schierato in campo la sua Juventus con il solito 3-5-1-1: le novità più importanti hanno riguardato il ritorno tra i titolari di Leonardo Bonucci e Mattia De Sciglio, ma anche la decisione di tenere fuori Leandro Paredes per puntare sul giovane Enzo Barrenechea. Dall’altra parte invece, l’allenatore della Sampdoria, Dejan Stankovic, ha sorpreso tutti gli addetti ai lavori preferendo Martin Turk, portiere classe 2003, all’esperto Nicola Ravaglia.

Dall’avvio della gara, Madama ha spinto forte fin da subito alla ricerca dei tre punti finali. Nonostante il rischio corso dopo soli sette minuti di gioco con l’attaccante blucerchiato Manolo Gabbiadini che era scappato solo con l’estremo difensore Mattia Perin, la Juventus è passata in vantaggio con Gleison Bremer, il quale ha trovato la terza rete stagionale in Serie A insaccando di testa il pallone alle spalle del giovane sloveno sopracitato in seguito ad un calcio d’angolo battuto dall’esterno Filip Kostic.

Gleison Bremer e Filip Kostic, calciatori della Juventus @livephotosport
Gleison Bremer e Filip Kostic, calciatori della Juventus @livephotosport

Dopo tale vantaggio, i bianconeri hanno lasciato un po’ di spazio alla Samp, raddoppiando però al 26′ grazie alla rete di testa del centrocampista Adrien Rabiot. Vantaggio acquisito e poi black-out totale: dopo essersi momentaneamente messa l’anima in pace, la Vecchia Signora si è fatta recuperare dal Doria nel giro di un solo minuto, prima col terzino sinistro Tommaso Augello e poi col trequartista Filip Djuricic, al suo terzo sigillo in questa stagione del massimo campionato italiano.

Dopo essere rientrati negli spogliatoi sul risultato di due a due, nella seconda ripresa il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, decide fin da subito di cambiare, inserendo dei calciatori importanti nel garantire una certa stabilità agli altri elementi in campo: dentro Manuel Locatelli e Juan Cuadrado, fuori Enzo Barrenechea e Leonardo Bonucci. I frutti della mossa si notano fin da subito: il colombiano spinge a destra, mentre l’italiano, da regista, trasmette più sicurezza alla difesa alle sue spalle.

Esultanza Juventus @Livephotosport
Esultanza Juventus @Livephotosport

Successivamente, al 64′ i bianconeri si riportano in vantaggio col francese Adrien Rabiot e al 68′ ottengono un tiro dal dischetto in seguito ad un intervento falloso di Tommaso Augello ai danni di Juan Cuadrado: a tirarlo si presenta il centravanti Dusan Vlahovic, il quale colpisce il palo. Sul finale, la Vecchia Signora non rischia e gestisce la partita, trovando poi la rete del definitivo quattro a due grazie alla giovane stellina Matias Soulé, al suo primo centro in Serie A, dopo un altro legno colpito dal centravanti serbo.

Juventus, in assenza di Pogba ci pensa Rabiot

Continua a non trovare pace Paul Pogba: nuovo infortunio e la Juventus continua ad attenderlo. Il classe ’93 doveva essere della partita contro la Sampdoria, poi però è stato costretto ad un forfait dell’ultima ora a causa di un fastidio risentito all’adduttore nel mentre che era in campo a calciare le punizioni. L’intenzione di Massimiliano Allegri, come da lui confermato, era quella di far fare una staffetta al ‘Polpo‘ e ad Adrien Rabiot, con quest’ultimo che, in assenza del suo connazionale, si è conquistato il centrocampo di Madama.

Adrien Rabiot (Juventus) @Livephotosport
Adrien Rabiot (Juventus) @Livephotosport

Il centrocampista classe ’95, attualmente in scadenza di contratto a giugno 2023 con la Vecchia Signora, è ormai diventato il vero top player nella metà campo bianconera: doppietta contro la Samp e nona rete stagionale in tutte le competizioni, ovvero sette in Serie A e due in Champions League. Chi è stato l’ultimo centrocampista bianconero ad aver messo a segno più reti in una sola annata? Esattamente Paul Pogba: per la precisione dieci nella stagione 2015/16.

Intanto però, in assenza del ‘Polpo‘, l’allenatore Massimiliano Allegri e la Juventus si godono Adrien Rabiot: dopo la super prestazione contro la Sampdoria, il 27enne è stato eletto come migliore in campo. Il classe ’95 sta disputando una stagione nettamente superiore alle passate trascorse in maglia bianconera e, forse, alcune voci possono risultare vere: in scadenza di contratto, certi calciatori si esaltano di più. L’ex PSG è diventato fondamentale per la Vecchia Signora, ma chissà se lo sarà anche in futuro. I tifosi, del resto, se lo augurano.

Dusan Vlahovic, attaccante della Juventus @livephotosport
Dusan Vlahovic, attaccante della Juventus @livephotosport

Juventus, Vlahovic nervoso: cosa c’è che non va?

In casa Juventus continua ad allarmare la situazione Dusan Vlahovic: contro la Sampdoria, il bomber serbo ha centrato la sesta partita consecutiva senza essere andato a segno. La cosa che preoccupa però maggiormente è il suo atteggiamento in campo: il classe 2000 è consapevole di attraversare un momento negativo, ma è apparso abbastanza nervoso e poco concentrato, fallendo spesso nella gestione del pallone e facendosi anticipare parecchie volte dai difensori avversari Bram Nuytinck e Bruno Amione.

Il momento peggiore è però accaduto al 69′ di gioco: rigore procurato da Juan Cuadrado, per la Juventus si presenta Dusan Vlahovic. Attimi di tensione, respiro profondo e il 23enne parte: tiro di potenza che colpisce in pieno il palo, l’Allianz Stadium è incredulo, il calciatore anche. Il momento per tornare alla rete, per farsi scivolare addosso tutte le pressioni, è stato sprecato. L’attesa continua, il classe 2000 deve rimanere più calmo e farsi spingere dai tifosi, i quali lo hanno sostenuto in seguito al rigore sbagliato.

Matias Soulé, calciatore della Juventus @livephotosport
Matias Soulé, calciatore della Juventus @livephotosport

Juventus, da Di Maria a Soulé: l’Argentina si ritrova a Torino

Prima Angel Di Maria lascia il segno contro il Friburgo, poi in seguito, dopo tre giorni, un suo connazionale, ovvero Matias Soulé, segna la prima rete in Serie A con la maglia della Juventus. Il ragazzino cresciuto in casa che si mette finalmente in mostra nel mondo dei grandi. Il classe 2003 è uno dei prospetti più interessanti da tenere d’occhio dalle parti della Continassa: dopo le ottime prestazioni in U19 e Next Gen, il 19enne, a partire da questa stagione, si trova finalmente in pianta stabile in prima squadra.

Matias Soulé, convocato da Lionel Scaloni nell’Argentina prima ancora di ricevere la chiamata di Massimiliano Allegri in prima squadra, continua a crescere senza sosta: le sue qualità tecniche sono evidenti e i margini di miglioramento sono enormi. Alla Juventus può dargli una mano Angel Di Maria: entrambi sono argentini, giocano a destra e il loro piede preferito è il mancino. Entrambi incantano Torino con le loro giocate e ora si spera che continuino a farlo anche a suon di gol.

Matias Soulé, Juventus @Livephotosport

Arrivato nel capoluogo piemontese a gennaio 2020 dall’U20 del Vélez, il classe 2003 non è riuscito ad imporsi fin da subito in bianconero, non per colpa sua ma a causa della pandemia da COVID-19. La vera e propria esplosione del 19enne si è tenuta la scorsa stagione, quando ha trascinato la Juventus Primavera fino in semifinale di Youth League, poi sfortunatamente persa contro i pari età del Benfica. Matias Soulé si fa finalmente sentire, in attesa dei suoi compagni delle giovanili: il futuro della Vecchia Signora si prospetta uno brillante.

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