Momento molto delicato in casa Juventus. Le otto vittorie consecutive senza subire reti, a cavallo tra le ultime partite del 2022 e le prime del nuovo anno, avevano fatto ben sperare i tifosi bianconeri, ottimisti sul fatto di poter ambire a posizioni di vertice. La sentenza della Corte d’Appello della FIGC, che ha inflitto quindici punti di penalizzazione in classifica a seguito delle indagini sulle plusvalenze, ha difatto ridimensionato la stagione del club di Torino, rendendo molto complicato il cammino verso un piazzamento in europa, con il sesto posto che dista ora quattordici punti.
Dopo aver messo in mostra una buona solidità difensiva e un’identità di squadra riconoscibile durante la striscia di otto successi di fila, le certezze della Juventus sono crollate in occasione del big match contro il Napoli dello scorso 13 gennaio, dove gli uomini di Allegri non sono riusciti a tenere testa alla capolista, subendo un pesante 5-1 al Diego Armando Maradona. Scarsa lucidità nella manovra e molteplici lacune nel comparto arretrato, con Bremer incappato in un’evidente giornata no, sono state le cause principali della debacle che ha riportato alla luce i fantasmi di inizio stagione.

Una sconfitta a cui la Juventus ha cercato di reagire, con la vittoria 2-1 contro il Monza negli ottavi di finale di Coppa Italia, e successivamente mettendo in campo una prova di carattere contro l’Atalanta in campionato, riuscendo a recuperare da una situazione di svantaggio grazie alla rete di Danilo, che ha fissato il punteggio sul 3-3. Nell’ultimo turno di Serie A, invece, è arrivata una pesantissima sconfitta interna contro il Monza, sia per risultato che per prestazione. Un primo tempo a dir poco opaco per gli uomini di Max Allegri, che ha permesso ai lombardi di portarsi in vantaggio di due reti, mentre nella seconda frazione, nonostante una buona reazione, i bianconeri non sono riusciti a raddrizzare la partita, concedendo ai brianzoli il bis dopo la vittoria dell’andata.

Questa sconfitta rende ancora più complicata la rincorsa alle zone della classifica valevoli per l’accesso all’europa, nel caso in cui i quindici punti di penalizzazione venissero confermati. Ma la stagione dei bianconeri ha ancora molto da dire, con altri due obiettivi da provare a centrare. Il prossimo 16 febbraio la Juventus sfiderà il Nantes allo Stadium nell’andata degli spareggi per ottenere un posto negli ottavi di Europa League, con il ritorno fissato sette giorni dopo, mentre giovedì 2 febbraio, sempre tra le mure amiche, i bianconeri ospiteranno la Lazio, in una sfida secca per conquistare la semifinale di Coppa Italia.
Juventus, i precedenti con la Lazio in Coppa Italia
La sfida tra Juventus e Lazio rappresenta ormai un grande classico per il calcio italiano nelle coppe nazionali. Negli ultimi dieci anni le due formazioni si sono affrontate quattro volte in Supercoppa Italiana, con due affermazioni a testa, mentre dal 2004 ad oggi sono stati nove i confronti in Coppa Italia, tre in finale, con il bilancio che pende leggermente in favore dei biancocelesti, capaci di imporsi in quattro occasioni, con due pareggi e tre successi dei bianconeri.
Nella stagione 2003/2004 le due squadre si affrontarono in finale, con la formula andata e ritorno. Dopo la vittoria 2-0 nella prima gara giocata all’Olimpico, la Lazio riuscì a recuperare il doppio svantaggio nella seconda sfida a Torino, alzando così la sua quarta Coppa Italia. Negli anni più recenti invece i precedenti in questa competizione sorridono ai bianconeri, che si sono aggiudicati la finale del 2015, grazie alla rete di Matri nei tempi supplementari, e quella del 2017, imponendosi 2-0 su biancocelesti con le reti firmate da Dani Alves e Bonucci. L’ultimo confronto in assouto risale allo scorso 13 novembre in campionato, quando la doppietta di Kean e il gol di Milik consentirono alla Vecchia Signora di strappare i tre punti a Torino.

Juventus-Lazio, Allegri vs Sarri
La sfida tra queste due formazioni è anche la contrapposizione tra Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri, due allenatori che negli ultimi anni hanno dato vita a una significativa rivalità che divide il mondo del calcio italiano. Entrambi cresciuti in Toscana, i due tecnici si trovano agli antipodi tra di loro, estremamente diversi per carattere, filosofia di gioco e modo di relazionarsi, sia fuori che dentro al campo. Dal pragmatismo del livornese, sfociato nella famosa perifrasi del ‘corto muso‘, al Sarrismo, neologismo che racchiude in sè la mentalità dell’ex allenatore del Napoli, votato più all’estetica, e che preferisce mantenere il pallino del gioco per ‘tritare’ gli avversari.

Entrambi in questo momento si ergono a simboli veri e propri dei due club che rappresentano. In casa Juventus, dopo il terremoto che ha portato alla rivoluzione dei vertici societari, il nuovo presidente Gianluca Ferrero, così come il neo direttore generale Maurizio Scanavino, hanno rinnovato la totale fiducia a mister Allegri, affidandogli in toto l’aspetto tecnico della squadra, sperando di riuscire a superare la tempesta. Per quanto riguarda i biancocelesti, i tifosi vedono in Sarri un autentico condottiero in grado di dare nuovo lustro ed una nuova identità al club, magari centrando la qualificazione in Champions League che manca da due stagioni.
Juventus-Lazio, le probabili scelte di Allegri
Riscattare la sconfitta contro il Monza è un obbligo per la Juventus, che non vuole vedersi scivolare via un altro degli obiettivi stagionali. Nessun nuovo arrivo nella finestra di calciomercato invernale appena conclusa, mentre per quanto riguarda le cessioni, i bianconeri hanno salutato il centrocampista statunitense Weston McKennie, approdato al Leeds dopo tre stagioni a Torino. Le buone notizie arrivano dall’infermeria, con Vlahovic che dopo aver rimesso piede in campo nell’ultima sfida di campionato dovrebbe partire titolare contro la Lazio, mentre ancora fermo ai box Paul Pogba, alle prese con un indolenzimento ai flessori.

Oltre al francese, che non ha ancora esordito in gara ufficiale in questa sua seconda avventura italiana, mister Allegri dovrà rinunciare per la sfida di Coppa Italia a Leonardo Bonucci, fuori da dicembre, e a Milik, uscito anzitempo nel match contro il Monza. Il tecnico livornese dovrebbe confermare il 3-5-1-1, con Perin tra i pali ed il terzetto difensivo composto da Danilo, Bremer e Alex Sandro. Cuadrado, al rientro dal primo minuto dopo l’infortunio, dovrebbe agire sulla destra, con Locatelli, Fagioli e Rabiot in mezzo al campo. A supporto di Vlahovic dovrebbe esserci Federico Chiesa, con Di Maria in panchina.
Probabile formazione Juventus
Juventus (3-5-1-1): Perin; Danilo, Bremer, Alex Sandro; Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Chiesa; Vlahovic. Allenatore: Massimiliano Allegri
Juventus-Lazio, le probabili scelte di Sarri
La Lazio sta disputando fin qui un’ottima stagione, rovinata soltanto dall’eliminazione ai gironi di Europa League, dove i biancocelesti hanno concluso al terzo posto il gruppo F, retrocedendo in Conference League. In Serie A la squadra della Capitale si trova attualmente al terzo posto in classifica, a sole due lunghezze di ritardo dal secondo posto dell’Inter. Nell’ultima sfida gli uomini di Sarri non sono riusciti ad andare oltre l’1-1 contro la Fiorentina, salvata dalla traversa colpita da Milinkovic-Savic nei minuti di recupero.

Nelle ultimissime ore di calciomercato la Lazio ha messo a segno un colpo per quanto riguarda l’out di sinistra, prelevando proprio dalla Juventus il classe ’99 Luca Pellegrini, con la formula del prestito con diritto di riscatto. Per la sfida di Coppa Italia il tecnico ex Napoli potrà affidarsi dal primo minuto a Ciro Immobile, al ritorno dopo l’infortunio, che dovrebbe agire al centro del tridente con Zaccagni e Felipe Anderson ai suoi lati. In difesa confermata la coppia Casale–Romagnoli, mentre a centrocampo a fare compagnia all’inamovibile Milinkovic-Savic dovrebbero esserci Cataldi e Vecino.
Probabile formazione Lazio
Lazio (4-3-3): Maximiano; Lazzari, Casale, Romagnoli, Marusic; Vecino, Cataldi, Milinkovic-Savic; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni. Allenatore: Maurizio Sarri