Quando ormai anche gli ultimi match delle nazionali validi per le qualificazioni ai prossimi campionati europei del 2024 si stanno consumando, e quando mancano pochi giorni al ritorno in campo con i campionati nazionali, Andrea Pirlo, uno che sa cosa vuol dire vincere con la maglia azzurra, si è sbilanciato sul suo futuro da allenatore e su un possibile ritorno alla Juventus, nominando come suo degno erede a centrocampo il talento Nicolò Fagioli.

Andrea Pirlo, ora allenatore del Faith Karagumruk, squadra della Super Lig turca, è intervenuto in esclusiva ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, rilasciando una lunga intervista a 360° in cui ha parlato di quello che potrebbe essere il suo futuro da allenatore e della situazione che si respira alla Juventus, ricordando il suo passato bianconero e incoronando come suo erede Nicolò Fagioli.
Pirlo, tra passato e presente: “Tornerei alla Juventus. Futuro in Turchia? Non lo so”
La lunga intervista rilasciata da Andrea Pirlo alla Rosea comincia raccontando la situazione nella Super Lig turca al Faith Karagumruk. “I dirigenti mi hanno già offerto il rinnovo, ma ne parleremo a fine stagione. Voglio crescere nel posto giusto e con programmi adeguati, tutto il resto vien da sé”.
Fatih Karagümrük'ün Süper Lig'deki yenilmezlik serisi 10 maça çıktı.
— Karagümrüklüler (@karagumruk_fan) March 19, 2023
✅4-1, Trabzonspor
✅2-4, Kayserispor
🤝3-3, Konyaspor
🤝2-2, Kasımpaşa
🤝2-2, Alanyaspor
🤝1-1, Beşiktaş
✅0-2, MKE Ankaragücü
✅4-3, Sivasspor
🤝2-2, Giresunspor
🤝2-2, Başakşehir pic.twitter.com/sgTu994XfZ
Nonostante un inizio di stagione non facile che aveva, difatti, alimentato alcune voci circa la possibilità di un esonero immediato, Andrea Pirlo ha trovato la sua dimensione col Faith Karagumruk trascinandolo, prima della sosta per le nazionali, al 9° posto in classifica, rimanendo imbattuto nelle ultime dieci giornate (4 vittorie e 6pareggi).
L’ex tecnico della Juventus, sostituito poi proprio da Massimiliano Allegri pronto a tornare in campo con la ripresa della Serie A, ha poi continuato l’intervista al quotidiano menzionando proprio la sua ultima esperienza in bianconero raccontando di non avere rimpianti, considerando i traguardi raggiunti.

“I rapporti con la Juventus sono ottimi. Sento ancora qualche dirigente e recentemente ho incontrato anche Andrea Agnelli. Resta la stima reciproca e tornerei a Torino senza problemi., come si fa a rifiutare un top club come la Juve. Non ho rimpianti per il divorzio, so di aver dato tutto, i trofei e i risultati parlano per me”.
Andrea Pirlo è rimasto sulla calda panchina della Juventus nella stagione 2020-2021 e nonostante le numerose polemiche che lo hanno accompagnato sin dal suo arrivo a Torino, ricordando che inizialmente era stato nominato come manager della Juventus Under 23 (oggi Juventus Next Gen), e durante il suo percorso fatto di alti e bassi con la qualificazione alla Champions League guadagnata solo all’ultima giornata ai danni del Napoli.
Pirlo: “Juventus? Non è da meno al Napoli. Fagioli il mio erede”
Andrea Pirlo, uno che di trofei ne ha vinti parecchi in carriera – 23 considerando la sua esperienza da giocatore e da allenatore – ha continuato a parlare della situazione difficile che sta vivendo la sua ultima squadra, nonché della sua posizione in classifica.

“La rosa della Juventus è molto forte, ma gli infortuni hanno inficiato parte del suo cammino. La distanza col Napoli in classifica non riflette il vero divario tra le due squadre. Complimenti però algli Azzurri per aver ringiovanito la rosa e bravo a Spalletti per il progetto che ha portato in campo”.
Prima di chiudere l’intervista a La Gazzetta dello Sport, Andrea Pirlo ha risposto alla domanda su chi possa essere il suo erede nel centrocampo della Juventus e soprattutto in quello dell’Italia, incoronando Nicolò Fagioli, uno che sin dalla sua prima apparizione in campo, sia per il ruolo, sia per la tecnica, sia per l’estetica, ricordava proprio il centrocampista di Brescia.

“I giocatori più simili alle mie caratteristiche sono de Jong del Barcellona e, in Italia, Manuel Locatelli, però chi può fare il salto di qualità è Nicolò Fagioli che è cresciuto enormemente da quando ha fatto l’esordio con me. Sa fare tutto ed è un punto fermo della Juventus, avendo le doti per poter primeggiare in regia. Può essere lui il nuovo Pirlo anche se è meglio essere ricordato come Fagioli, così da poter essere lui a ispirare nuovi giocatori”.

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