Il centrocampista bianconero è spesso al centro della manovra d’attacco bianconera, ma questo aspetto sfugge ai meno attenti che non riescono ad accorgersi del suo apporto sempre più importante
Juventus, squadra in crescita coi nuovi arrivi
In questa stagione, la Juventus sta attraversando un percorso di crescita costante dovuta al cambio di tecnico e ad alcuni nuovi innesti che hanno occupato zone del campo nevralgiche. Uno di questi è il centrocampista Arthur, arrivato dal Barcellona nell’ambito dello scambio con Miralem Pjanic.
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Dopo un inizio abbastanza in sordina, Arthur ha cominciato pian piano a prendere le chiavi del centrocampo bianconero e iniziando a trascinare la squadra sia dal punto di vista del palleggio, che per quanto riguarda la copertura difensiva. Il classe 1996 è il classico centrocampista intelligente che mette il suo fosforo al servizio della squadra, a volte senza sembrare molto appariscente e per questo spesso sottovalutato.
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Juventus, Pirlo plasma il talento a centrocampo
Arthur non è un centrocampista di grande forza ed esplosività, non rincorre a testa bassa gli avversari per contrastarli. I numeri di Arthur dal punto di vista prettamente difensivo sono soltanto sufficienti, dato che statisticamente realizza un contrasto ogni due tentati. Arthur non è il classico centrocampista dotato di strapotere fisico e non gli si può chiedere di snaturarsi per diventare tale. C’è però da considerare che sotto la gestione del tecnico Andrea Pirlo, i numeri del centrocampista brasiliano stanno migliorando nettamente.
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In due anni passati al Barcellona, Arthur aveva realizzato 13 intercetti in 48 partite, mentre adesso alla Juventus ha raggiunto la stessa quota di intercetti in sole 10 presenze. Vero che i modi di giocare delle due squadre sono molto differenti, ma in ogni caso è palese il suo miglioramento da un punto di vista tattico e di posizionamento in campo, a cui ovviamente abbina sempre la sua qualità palla al piede.