Nuovi aggiornamenti riguardanti il caso plusvalenze. Dopo il recente rinvio della prima udienza dell’inchiesta Prisma nella quale è coinvolta la Juventus: dall’estero giunge la notizia secondo cui la FIFA su esplicita richiesta della FIGC, avrebbe esteso a livello mondiale le sanzioni inflitte al direttore sportivo, oggi al Tottenham, Fabio Paratici oltre che agli altri ex dirigenti bianconeri colpiti dal provvedimento.
Juventus, l’ex Paratici inibito a livello mondiale: il comunicato della FIFA
Tra tutti gli ex dirigenti della Juventus sanzionati dalla Corte Federale d’Appello della FIGC, colui che desta maggior interesse è Fabio Paratici. Il dirigente italiano a differenza degli altri ex bianconeri, è ancora in attività e da quasi due anni sta lavorando al Tottenham in veste di direttore sportivo. La decisione della FIFA di accogliere le richieste della FIGC ad estendere globalmente l’inibizione, ne comprometterà inevitabilmente l’operatività.

Questo il comunicato della FIFA diffuso al quotidiano britannico The Guardian e ai media inglesi: “La FIFA conferma che, a seguito di una richiesta della Federcalcio italiana (FIGC), il presidente della commissione disciplinare della FIFA ha deciso di estendere le sanzioni imposte dalla FIGC ai diversi funzionari calcistici affinché abbiano effetto a livello mondiale”.
Una decisione che obbliga Paratici a farsi da parte come Ds del Tottenham, allenato da Cristian Stellini che da pochissimi giorni ha sostituito il tecnico leccese Antonio Conte, e a non poter operare fino al termine dei 30 mesi di inibizione. Pertanto, da ora in avanti, l’ex dirigente bianconero non potrà più gestire trattative di mercato come ad esempio parlare con gli agenti per negoziare trasferimenti o contratti, ma potrà lavorare internamente negli Spurs e partecipare alle riunioni del club.

Juventus, inchiesta Prisma: le indagini su plusvalenze e stipendi
L’inchiesta Prisma ha inizio nel maggio 2021 quando la Covisoc evidenziò come sospette 62 operazioni di mercato della Serie A e tra queste, 42 portate a termine dalla Juventus. La contestazione riguarda le plusvalenze fittizie ottenute con i trasferimenti di giocatori offerti come contropartite tecniche le cui operazioni avrebbero portato, secondo l’accusa, effetti oltremodo positivi sui bilanci delle società coinvolte nello scambio.
In seguito, l’inchiesta si è allargata e nel mirino sono finite le manovre fatte dalla Juventus riguardo gli stipendi durante la pandemia. Nel 2020 il club bianconero, a causa delle perdite, comunicò con una nota ufficiale sul proprio sito il taglio dei compensi dei suoi calciatori riducendone gli importi per quattro mensilità e risparmiando complessivamente 90 milioni di euro che non sono stati inseriti a bilancio.

Secondo l’accusa invece, la Juventus avrebbe pagato una parte maggiore di queste quattro mensilità ed il risparmio sarebbe inferiore ai 90 milioni dichiarati. L’indagine su plusvalenze e stipendi ha poi portato alle ormai note sanzioni al club e ai suoi ex dirigenti, tutti dimessisi nel novembre 2022 anche per via dell’inchiesta in corso.
Ora il processo penale a carico della squadra di Massimiliano Allegri nell’ambito dell’inchiesta Prisma è in stand-by, con la prossima udienza fissata per il 10 maggio 2023, in cui si avranno ulteriori notizie riguardo il futuro della Juventus.

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