Juventus, chapeau Cuadrado: una freccia al servizio di Allegri

Il mondo del calcio è sempre uno scenario in cui non si può mai rallentare di un centimetro, dove tutto ciò che ci si può permettere di fare è ricordare gli eventi passati senza mai perdere di vista il presente e il futuro. Chi fa parte dell’élite del rettangolo verde, sa che dovrà costantemente dimostrarsi pronto e all’altezza di reggere gli asfissianti ritmi sportivi che la propria squadra pretende, senza avere il tempo di guardarsi indietro. In un top club come la Juventus, questo è un monito che ogni giocatore sa di dover rispettare. Tra i tanti che in queste stagioni hanno lasciato il segno in bianconero, Juan Cuadrado riesce sempre a rivelarsi una certezza assoluta, di cui ancora oggi Allegri può godere con estrema fiducia.

Juan Cuadrado: l’ascesa prima della Juventus

Il talento di Juan Cuadrado è uno di quelli che vengono notati senza alcun dubbio fin dalla giovane età e che oggi possiede un’esperienza da campione assoluto. Come molti grandi giocatori, ha dovuto dimostrare sul campo di avere la stoffa per diventare un profilo di spessore: prima di vestire la maglia della Juventus, ha compiuto una vera e propria ascesa. Arriva in Italia nell’ormai lontana estate del 2009, quando l’Udinese lo preleva dall’Indipendiente Medellin, società con cui aveva mosso i primi passi in patria. La sua prima esperienza nel nuovo continente, vista anche la giovane età, non si rivela semplice, tant’è che in due stagioni colleziona appena 24 presenze.

Ma Cuadrado non si perde d’animo: questo è un pregio del suo carattere, umano e sportivo, che lo ha sempre contraddistinto. Il suo talento esplode nella stagione 2011/2012, quando trascorre un anno in prestito al Lecce, realizzando 3 reti e 2 assist in 33 apparizioni, in cui lascia di stucco gli appassionati con le sue accelerazioni, i suoi dribbling funambolici e più in generale per l’apporto fondamentale all’interno della squadra. Nonostante fosse di fatto alla prima esperienza da titolare in Italia, sono stati quelli i primi segnali di come, un domani, sarebbe stato un giocatore perfetto per la Juventus, anche se nessuna delle due parti, ai tempi, avrebbe potuto prevederlo.

L’anno successivo, dopo essere rientrato all’Udinese, riceve la chiamata della Fiorentina, desiderosa di puntare sul suo talento cristallino. Vivrà un biennio d’oro con la maglia viola, da subito conquista un posto di spicco all’interno della squadra, tant’è che dopo la prima frazione della terza annata in Toscana, dopo 106 presenze, 26 reti e 21 assist, ottiene una proposta irrinunciabile nel calciomercato invernale: il Chelsea lo chiama, lui accetta e passa ai Blues per 31 milioni di euro. Tuttavia, l’avventura in Premier League non si rivela rosea e dopo appena sei mesi tira già aria di separazione: è qui che la Juventus, nel cuore dei propri anni trionfanti, fiuta l’affare e riesce a prelevarlo in prestito secco.

Cuadrado-Juventus, 2015/2016: esordio da campione

Dopo aver trascorso dunque sei mesi colmi di delusione per non aver potuto lasciare il segno come avrebbe desiderato con la maglia del Chelsea, il destino sorride a Cuadrado: in Italia nessuno aveva dimenticato le sue singolari qualità, e certamente alla chiamata della Juventus non si poteva dire di no. A maggior ragione se si tratta di un club che, già da un paio di stagioni, dominava incontrastato il palcoscenico nazionale. Rientrato quindi in Serie A con la nuova maglia, sotto la guida di Allegri torna a splendere e brillare prepotentemente di luce propria.

La stagione d’esordio di Juan Cuadrado farà intendere a tutti che ci si trova di fronte ad un calciatore di altissimo livello. Sarà fin da subito un perno fondamentale per la Juventus, collezionando in totale 40 presenze, 5 reti e 6 assist. Il suo apporto in zona offensiva si rivela letale e innesca la scintilla d’amore con i tifosi: d’altronde, se il tuo primo gol, al 90°, vale la vittoria nel derby contro il Torino, l’affetto dell’ambiente ti spetta di diritto. La sua rapidità e imprevedibilità sono delle frecce fendenti che Allegri può scoccare a suo piacimento, come in occasione della prima marcatura in Champions League contro il Bayern Monaco, in cui si andò ad un passo dal passaggio del turno. Oltre a rivelarsi decisivo per la conquista dello scudetto, sarà suo anche l’assist decisivo per Morata nella finale di Coppa Italia, vinta per 1-0 sul Milan.

Cuadrado-Juventus, 2016/2017: il ritorno e il bolide all’Inter

Al termine di un’annata memorabile, l’1 luglio del 2016 Cuadrado è costretto a rientrare al Chelsea per la scadenza del prestito. Fin dai primi momenti la nostalgia è evidente, il colombiano non ha intenzione di rimanere a Londra, e dall’altra la Juventus vuole riportarlo a casa. L’affare si concretizza al fotofinish: il 31 agosto del 2016 torna a Torino nuovamente a titolo temporaneo, ma questa volta con obbligo di riscatto fissato a 20 milioni di euro. Lo stadio si infiamma con le sue giocate e lo riaccoglie da campione: lui risponderà, come sempre, presente.

Colleziona ben 45 presenze tra tutte le competizioni, realizzando ben 10 assist totali. Le reti saranno 3, due delle quali davvero indimenticabili: la prima è un’azione personale pazzesca che regala il successo in Champions League contro il Lione, la seconda è un siluro dalla distanza nel derby d’Italia del 5 febbraio 2017 contro l’Inter, grazie al quale la Juventus riuscirà a vincere e a spianare la strada per l’ennesimo anno di dominio incontrastato in Italia. Purtroppo per lui, però, insieme ai compagni, subisce la batosta dell’amara e sonora sconfitta in finale di Champions League per 4-1 contro il Real Madrid, match in cui peraltro verrà espulso al minuto 83′.

Cuadrado-Juventus, 17/18 e 18/19: prima terzino, poi l’infortunio

Il biennio 17/18 e 18/19 sarà forse quello più complicato a livello personale per Cuadrado. Nonostante il suo apporto riesca comunque a fornirlo (5 gol e 9 assist nella prima, 1 rete e 3 passaggi chiave nella seconda), e conquisti ulteriori successi con la Juventus sul palcoscenico nazionale, va incontro ad un periodo non semplice per via di alcuni infortuni che ne freneranno la presenza in campo. Prima soffre di pubalgia, un problema scomodo e complesso da curare che lo terrà fuori dai giochi per ben 92 giorni a cavallo tra la fine del 2017 e inizio aprile del 2018; successivamente, in una trasferta di Champions League contro lo Young Boys del dicembre 2018, rimedia un tremendo infortunio al menisco che lo costringerà all’intervento chirurgico e alla conseguente assenza fino all’aprile del 2019.

Eppure, come già detto in precedenza, Cuadrado non è di certo un ragazzo arrendevole. Nessuno, seppure fosse dovuto rimanere ai box per parecchio tempo, ha mai dubitato delle sue qualità e di una sua immediata ripresa. Allegri punta sempre con decisione su di lui, in qualsiasi ruolo: sarà questo infatti il biennio in cui inizierà a reinventarlo da esterno d’attacco a terzino di difesa. Un tocco decisivo alla sua consacrazione (nonché al suo ruolo attuale in campo), con cui permetterà al colombiano non solo di essere di fatto sempre tra i titolari, quanto anche di godere di una duttilità incredibile, capace di svariare praticamente in ogni zona del campo in base alle necessità.

Cuadrado-Juventus, dal 19/20 ad oggi: continuità e leadership

Dalla stagione 2019/2020 in poi, fino ad oggi, Cuadrado riuscirà a lasciarsi alle spalle il tunnel di infortuni che lo avevano frenato nei due anni precedenti, tornando in auge nel migliore dei modi. In seguito all’insediamento in panchina di Maurizio Sarri, il suo apporto non cambia, rivelandosi come sempre decisivo: colleziona 45 presenze, 3 reti e 7 assist, conquista il quinto successo consecutivo del titolo in Serie A e continua ad occupare un ruolo di primo piano nella Juventus, oltre che un posto in prima fila nei cuori dei tifosi.

La musica non cambia, quantomeno a livello personale, nella stagione successiva. Nonostante sia la prima in cui la Juventus non riuscirà a proseguire la scia di successi in campionato, sotto la guida di Pirlo l’esterno tuttofare risponde presente in ben 40 occasioni, realizzando tra tutte le competizioni la bellezza di 19 assist per i compagni e mettendosi in proprio durante la penultima giornata di Serie A, quando sarà il trascinatore assoluto della squadra nella vittoria per 3-2 ai danni dell’Inter.

Ed infine, eccoci giunti all’annata appena trascorsa. La Juventus non ha di certo trascorso una fase d’eccellenza. Per la prima volta dopo un decennio, i bianconeri hanno concluso il loro percorso senza riuscire a conquistare nemmeno un trofeo. Il ritorno di Allegri in panchina non è riuscito a dare fin da subito i frutti sperati, augurandosi però che dalla prossima stagione la musica possa cambiare. Nel frattempo, tuttavia, è un altro periodo splendido a livello personale per Cuadrado, che in 45 presenze realizza 5 reti (tra cui una direttamente da corner contro il Genoa) e 7 assist.

Cuadrado-Juventus, cosa riserverà il futuro?

La storia d’amore tra Cuadrado e la Juventus è destinata ancora a continuare, quantomeno per la prossima stagione. Al termine della scorsa, infatti, è scattato il rinnovo automatico fino al giugno 2023. I tifosi si augurano che questa scadenza possa essere prolungata nel corso dei mesi a venire, per non dover essere costretti a salutare un altro beniamino della folla dopo Chiellini e Dybala. Il 26 maggio del 2023 spegnerà 35 candeline, ma nonostante il tempo passi inesorabile lui ha sempre dimostrato di non curarsene e di sfrecciare contro ogni difficoltà a servizio della squadra.

D’altronde, un calciatore dedito al sacrifico e all’impegno costante, che anno dopo anno riesce a confermarsi sui suoi alti livelli, sarebbe davvero difficile da rimpiazzare. Fin quando sarà in rosa, senza alcun dubbio sarà una prima scelta per Allegri. E, aldilà dei risultati sul campo, l’intero mondo Juventus non può far altro che rendere un continuo omaggio nei suoi confronti: Juan Cuadrado è e sarà sempre uno di quei profili con il bianconero cucito addosso, meritevole solo di scroscianti e interminabili applausi.