Gli accertamenti dopo la partita di ritorno degli ottavi di finale di Europa League contro il Friburgo e quella contro l’Inter, dove Federico Chiesa è uscito dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo, hanno escluso nuove lesioni al ginocchio già operato, ma il calciatore sente ancora dolore. La speranza è di riaverlo il primo aprile per la partita contro il Verona, ma nel frattempo l’ex Fiorentina vola lontano da Torino per altri accertamenti.

Infatti, secondo La Gazzetta dello Sport, lunedì 27 marzo lo attenderebbe in Austria, ad Innsbruck alla clinica Hochrum per la precisione, il professor Christian Fink, il mago luminare delle ginocchia al quale moltissimi campioni dello sport si sono affidati. Visti gli accertamenti fatti dalla Juventus al J Medical, che come detto non hanno riscontrato altre lesioni, Federico Chiesa sentirebbe la necessità di avere rassicurazioni dal dottore dei campioni, per tornare anche mentalmente un calciatore vero.

Chiesa: l’asso nella manica di Allegri per il finale di stagione
Più di un anno fa, era il 10 gennaio 2022, quando Federico Chiesa nella partita contro la Roma si accasciò al suolo tenendosi il ginocchio. Il giorno dopo la notizia più brutta per lui, Juventus e tifosi italiani, rottura del crociato e addio stagione.

Purtroppo però per il classe 1997, non è solo il finale di stagione 2021/2022 a saltare, ma anche la maggior parte di quella 2022/23. Il rientro è stato molto cauto con i primi spezzoni prima del Mondiale, ma si è visto subito che Federico Chiesa non era più il solito del pre-infortunio. Insicuro nei movimenti e pauroso nei contrasti, una delle sue forze in campo.
Infatti spesso l’ex Fiorentina ha avuto delle ricadute, forse più mentali che fisiche, infatti lunedì volerà in Austria per ricevere rassicurazioni dal luminare Christian Fink e poter finalmente tornare a dribblare e calciare come una volta, liberando la mente da quelli spettri che lo hanno bloccato fino ad adesso.

Per Massimiliano Allegri potrà quindi essere l’arma in più per questo finale di stagione, dove la Juventus sta cercando l’impresa di raggiungere l’Europa con una penalità di -15, nell’attesa dell’udienza preliminare del ricorso nell’Inchiesta Prisma. Anche se l’azzurro sarà usato con il contagocce, avere a disposizione un asso nella manica per gli ultimi minuti, quando gli altri saranno affaticati, per il tecnico toscano potrà fare la differenza tra un pareggio e una vittoria.