La Serie A si appresta a ricominciare dopo la pausa per i match di qualificazione a Euro 2024 delle Nazionali. Il 28° turno di campionato, che sarà inaugurato da Cremonese-Atalanta, vedrà la Juventus ospitare l’Hellas Verona a Torino. La partita sarà un crocevia fondamentale per entrambe le formazioni: per i bianconeri per confermare il buon periodo di forma, per i veronesi per darsi una spinta e cercare di avvicinarsi allo Spezia, al quartultimo posto.
Quella con l’Hellas Verona sarà solo la prima di una lunga serie di partite fondamentali per gli uomini di Massimiliano Allegri, che nel corso del mese di aprile si giocheranno la qualificazione alla semifinale di Europa League contro lo Sporting Lisbona e l’approdo in finale di Coppa Italia contro l’Inter. Per centrare l’obiettivo la Juventus avrà bisogno di ritrovare le sue stelle, da Angel Di Maria, la cui ultima titolarità risale al match di andata contro il Friburgo, a Dusan Vlahovic.

Juventus, Corvino: “Di Maria sta dimostrando di essere ancora ad alto livello”
A Torino ci sono diverse questioni in bilico, a partire dalla sentenza del CONI, ormai prossima, sulla penalizzazione in classifica, arrivando al capitolo rinnovi, con Angel Di Maria e Adrien Rabiot protagonisti. Sulla situazione della Juventus si è espresso, in un’intervista a Il Messaggero, l’attuale direttore dell’area tecnica del Lecce Pantaleo Corvino.
Il dirigente, che nel corso dell’intervista ha parlato anche della Roma e della Lazio, ha voluto spendere delle parole incoraggianti nei confronti di Dusan Vlahovic, che lui stesso aveva portato in Italia, prelevandolo dal Partizan e inserendolo fra i migliori calciatori stranieri da lui individuati: “Allegri non penalizza nessuno. Ha avuto qualche problema fisico che lo ha condizionato, ma quando sta bene la forza si vede tutta”.

Corvino ha dichiarato anche la sua approvazione nei confronti dell’operazione Angel Di Maria, arrivato a Torino nell’ultima finestra di mercato estiva a 34 anni, spesso criticata poiché considerata un azzardo: “Di Maria sta ancora dimostrando di essere ad alto livello ed è quello che cercava la Juventus”.
E sulla situazione attuale del calcio italiano, il direttore tecnico del Lecce ha individuato il fulcro del problema: “C’è una certa omogeneità nei top 5 campionati d’Europa. I più grandi Paesi cercano la qualità e se non la trovano in casa va cercata fuori per offrire uno spettacolo migliore. La Nazionale raccoglie il meglio che c’è. La colpa è della carenza delle strutture“.