Juventus, Cuadrado è irriconoscibile: il tuttocampista che sta mancando ad Allegri

La Juventus di Allegri deve assolutamente ritrovare la fantasia e la versatilità dell'esterno Cuadrado, il cui avvio di stagione è stato decisamente preoccupante

Mattia Gruppioni
6 Minuti di lettura

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Uomo simbolo della Juventus da ormai sette anni a questa parte, Juan Guillermo Cuadrado ha incominciato la stagione evidentemente sottotono. Dopo un finale di campionato passato in ascesa ed un precampionato in cui il tecnico bianconero Massimiliano Allegri gli ha affidato le chiavi della corsia laterale, il colombiano ha mostrato evidenti problemi e difficoltà nelle prime uscite stagionali. Sconfinato a destra nel 4-3-3 o a tutta fascia nel 3-5-2, nonché provato anche da terzino di spinta o esterno di centrocampo nel 4-4-2 classico. Nulla da fare, Cuadrado non sembra essere partito con le migliori intenzioni, facendo sentire la sua mancanza soprattutto in termini di produzione offensiva.

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Premesso che l’età stia avanzando inesorabilmente anche per El Panita, bisogna soffermarsi anche sulla sua collocazione in campo. Tutti i ruoli in cui è stato proposto dal proprio allenatore sono storicamente a lui consoni, per caratteristiche e grande capacità di adattamento. L’ex Fiorentina risulta essere infatti uno degli uomini maggiormente impiegati da qualsiasi tecnico sedutosi sulla panchina bianconera. Duttile, dall’intensità invidiabile, fisicamente versatile e dalle grandi doti tecnico-tattiche. Ecco, nella stagione appena iniziata Cuadrado non ha fatto vedere nulla di tutto ciò, apparendo quasi svogliato e lontano dalla miglior condizione mentale.

Cuadrado, Juventus-Sassuolo
Cuadrado, Juventus-Sassuolo

Juventus, Cuadrado non convince: problema tattico?

Un avvio stentato, quasi difficile da credere per quello che, dati alla mano, è da anni il vero e proprio jolly in casa Juventus. Dal punto di vista tattico, Cuadrado sembra patire, nel 4-3-3 allegriano, l’isolamento sull’out di destra nel tridente d’attacco. Ma in che modo? Osservando le sue prestazioni, è evidente come il colombiano abbia grandi difficoltà a puntare l’avversario, trovandosi e ricevendo spesso palla da fermo. Contrariamente a quanto accadrebbe nel ruolo di quinto di centrocampo del 3-5-2, El Panita non ha quindi la lucidità e le tempistiche fisiche per arrivare in corsa o proporsi in profondità. Il gioco di Allegri lo penalizza sotto questo punta di vista, impedendogli di inserirsi o di convergere verso il centro in caso di dislocamento sul versante opposto.

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Chiaro come in rosa non tutto ruoti solo ed esclusivamente attorno a Cuadrado, ci mancherebbe. Va detto però che, pensando all’acquisto di Bremer e ad un’ipotetica difesa a tre, il ruolo prediletto per lui sarebbe proprio quello di esterno a tutta fascia. Inserimenti, possibilità di interagire con la mezz’ala di riferimento, capacità di arrivare sul pallone in corsa e non ricevendo da fermo: pane per i denti di Cuadrado. Dall’altra parte, pensando all’acquisto di Di Maria, ecco come le cose potrebbero cambiare. A quel punto, il modulo più consono per far rendere al meglio l’argentino sarebbe il 4-3-3, dove Cuadrado ne farebbe le veci, come recentemente accaduto. Ma è proprio qui che, come scritto prima, il colombiano sta trovando le difficoltà del caso. Emarginato, spesso costretto a compiti difensivi che ne limitano la lucidità sui ribaltamenti di fronte, scarso apporto concreto alla manovra in avanti.

Juventus, Cuadrado è irriconoscibile: il tuttocampista che sta mancando ad Allegri
Cuadrado, Juventus-Roma

Juventus, è un Cuadrado da ritrovare: lontano dalla porta, dentro al gioco

Fermi tutti. L’ipotesi a questo punto più accreditata rimane una: dove ha reso al top delle sue possibilità Cuadrado, negli anni di Pirlo o di Sarri? Nel primo anno della seconda avventura di Allegri alla Juventus? E perché proprio da terzino destro? Il colombiano ha sempre dato grande apporto e forza alla fase offensiva partendo da lontano, occupando la zona laterale di destra, facendolo da terzino, almeno sulla carta. Con un esterno come Di Maria, in grado di accentrarsi per creare i maggiori grattacapi alle retroguardie avversarie, Cuadrado troverebbe spazi per sovrapporsi e creare superiorità numerica. In un 4-3-3 in cui Danilo confermerebbe il suo passaggio al centro, al fianco di Bremer, ed in cui Kostic ricoprirebbe il ruolo di ala sinistra, perché El Panita dovrebbe trovarsi fuori ruolo?

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L’alternativa non è ancora stata provata da mister Allegri probabilmente per mancanza di interpreti e rotazioni valide, visti gli infortuni che stanno martoriando la Juventus. Ma Cuadrado sembra tutto fuorché un esterno d’attacco, statico e forzato. Potrebbe risultare un valido esterno nel centrocampo a cinque, dove dialogherebbe ed avrebbe il supporto del centrocampista al proprio fianco. Ma soprattutto, potrebbe risultare una valida alternativa ed un jolly tattico se impiegato qualche metro più indietro: libero di partire, scorrazzare sulla fascia, avendo l’ausilio difensivo del mediano e potendo godere della conversione verso l’interno del collega di fascia. Insomma, l’evoluzione del colombiano potrebbe essere un suo ritorno all’antico. Che alla fine dei conti, tanto antico non è. Cuadrado potrà essere ancora l’uomo in più della Juventus nella sua risalita, per esperienza, carisma e versatilità tattica. Ad Allegri il tempo per trovare l’intuizione giusta.

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