Juventus, dalla bufera plusvalenze al nuovo corso: si riparte dal duo Calvo-Manna e dalla Next Gen

La Juventus sarebbe pronta a ripartire con il nuovo management dell'area sportiva Calvo-Manna e con la next gen al centro del progetto

Raffaella Sergio
5 Min di lettura

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In uno dei momenti più difficili della sua lunga e gloriosa storia, travolta dal caso plusvalenze e da una pesante penalizzazione di quindici punti in classifica, la Juventus e il popolo bianconero sarebbero giunti a un bivio: continuare ad investire cifre ingenti a mezzo di importanti ricapitalizzazioni della proprietà per vincere e primeggiare subito in Italia e in Europa oppure cogliere l’opportunità per rifondare con coraggio il management e, soprattutto, la rosa. Un cambio di politica e di strategia che potrebbe avere portata epocale in una piazza da sempre sottoposta a pressioni e con l’obbligo di ottenere risultati all’altezza del blasone.

In un frangente delicato come questo la virata potrebbe essere non solo giustificata ma anche opportuna, considerando che il rischio di nuove sanzioni e lo spettro della retrocessione bis in serie cadetta potrebbero determinare la fuga dei top player e serie difficoltà ad operare sul mercato senza i soldi della Champions League. Per dare corpo ai suddetti nobili propositi, i torinesi dovranno ricominciare dal giusto management amministrativo ma soprattutto sportivo, ovvero da dirigenti abituati a individuare precocemente i talenti e ancor più a valorizzarli nei giusti modi e con i giusti tempi.

Con Manna gioventù al potere: Dalla Juventus Under 23 alla prima squadra

Sembrerebbe rispondere adeguatamente al nuovo identikit di manager dell’area sportiva il duo Francesco Calvo-Giovanni Manna, con il primo che, come riporta Tuttosport, starebbe per assumere il ruolo di responsabile dell’area sport ed il secondo che sarebbe investito della qualifica di direttore sportivo. Il neo chief football officer zebrato vanterebbe pregresse esperienze con la Vecchia Signora prima come commercial director e poi come chief revenue officer dal 2011 al 2015.

A corroborare maggiormente un profilo idoneo per un ritorno all’ombra della mole sarebbe sopraggiunta l’attività espletata nel medesimo ruolo di direttore commerciale con il Barcellona dal 2015 al 2018 e chief operating officer con la Roma fino allo scorso anno. Rientrato alla Juventus negli scorsi mesi come chief of staff, sarebbe pronto ad impartire le linee guida ad un settore rimasto orfano di Cherubini, inibito per 16 mesi dal caso plusvalenze.

Federico Cherubini, Juventus @livephotosport
Federico Cherubini, Juventus @livephotosport

A coadiuvarlo nelle trattative di mercato, oltre al dg Scanavino, entrerebbe in gioco Manna, direttore sportivo della Juventus Under 23. Per quest’ultimo la valorizzazione interna potrebbe portarlo a rivestire il medesimo incarico per la prima squadra. Salernitano e cilentano, il giovane manager è originario di Vallo della Lucania e, dopo le prime esperienze in club di categorie inferiori, è stato nominato ds del Lugano prima di approdare alla società di Elkann, dove da dirigente responsabile della primavera è stato promosso a under 23′ manager.

La Next Gen fucina di talenti: da Fagioli a Iling Junior nasce la Juventus del futuro

La Juventus è stata l’unica società italiana che ha creato una seconda squadra in serie C, con l’obiettivo di far crescere i giovani calciatori e farli trovare pronti per il salto nella prima squadra. La Next Gen si è rivelata una vera fucina di talenti: sono passati dall’Under 23 agli ordini di Allegri Fagioli, Miretti, Soulè e Iling Junior e analogo percorso potrebbero presto compiere i nuovi emergenti Mancini, Barrenechea e Da Graca.

Nicolò Fagioli, calciatore della Juventus @livephotosport
Nicolò Fagioli, calciatore della Juventus @livephotosport

L’impatto dei giovani in prima squadra si è rivelato ottimo ed ha coinciso con il conseguimento di risultati positivi, dimostrando che il connubio gioventù-vittorie sarebbe possibile se ben si programma e si lavora. Se Fagioli ha condotto in serie A la Cremonese e Iling Junior ha spaventato l’intero stadio Da Luz di Lisbona, molto del merito va ascritto al buon operato di Manna e dell’intero staff tecnico dei giovani bianconeri.

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La Juventus sarebbe pronta a ripartire con il nuovo management dell'area sportiva Calvo-Manna e con la next gen al centro del progetto

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In uno dei momenti più difficili della sua lunga e gloriosa storia, travolta dal caso plusvalenze e da una pesante penalizzazione di quindici punti in classifica, la Juventus e il popolo bianconero sarebbero giunti a un bivio: continuare ad investire cifre ingenti a mezzo di importanti ricapitalizzazioni della proprietà per vincere e primeggiare subito in Italia e in Europa oppure cogliere l’opportunità per rifondare con coraggio il management e, soprattutto, la rosa. Un cambio di politica e di strategia che potrebbe avere portata epocale in una piazza da sempre sottoposta a pressioni e con l’obbligo di ottenere risultati all’altezza del blasone.

In un frangente delicato come questo la virata potrebbe essere non solo giustificata ma anche opportuna, considerando che il rischio di nuove sanzioni e lo spettro della retrocessione bis in serie cadetta potrebbero determinare la fuga dei top player e serie difficoltà ad operare sul mercato senza i soldi della Champions League. Per dare corpo ai suddetti nobili propositi, i torinesi dovranno ricominciare dal giusto management amministrativo ma soprattutto sportivo, ovvero da dirigenti abituati a individuare precocemente i talenti e ancor più a valorizzarli nei giusti modi e con i giusti tempi.

Con Manna gioventù al potere: Dalla Juventus Under 23 alla prima squadra

Sembrerebbe rispondere adeguatamente al nuovo identikit di manager dell’area sportiva il duo Francesco Calvo-Giovanni Manna, con il primo che, come riporta Tuttosport, starebbe per assumere il ruolo di responsabile dell’area sport ed il secondo che sarebbe investito della qualifica di direttore sportivo. Il neo chief football officer zebrato vanterebbe pregresse esperienze con la Vecchia Signora prima come commercial director e poi come chief revenue officer dal 2011 al 2015.

A corroborare maggiormente un profilo idoneo per un ritorno all’ombra della mole sarebbe sopraggiunta l’attività espletata nel medesimo ruolo di direttore commerciale con il Barcellona dal 2015 al 2018 e chief operating officer con la Roma fino allo scorso anno. Rientrato alla Juventus negli scorsi mesi come chief of staff, sarebbe pronto ad impartire le linee guida ad un settore rimasto orfano di Cherubini, inibito per 16 mesi dal caso plusvalenze.

Federico Cherubini, Juventus @livephotosport
Federico Cherubini, Juventus @livephotosport

A coadiuvarlo nelle trattative di mercato, oltre al dg Scanavino, entrerebbe in gioco Manna, direttore sportivo della Juventus Under 23. Per quest’ultimo la valorizzazione interna potrebbe portarlo a rivestire il medesimo incarico per la prima squadra. Salernitano e cilentano, il giovane manager è originario di Vallo della Lucania e, dopo le prime esperienze in club di categorie inferiori, è stato nominato ds del Lugano prima di approdare alla società di Elkann, dove da dirigente responsabile della primavera è stato promosso a under 23′ manager.

La Next Gen fucina di talenti: da Fagioli a Iling Junior nasce la Juventus del futuro

La Juventus è stata l’unica società italiana che ha creato una seconda squadra in serie C, con l’obiettivo di far crescere i giovani calciatori e farli trovare pronti per il salto nella prima squadra. La Next Gen si è rivelata una vera fucina di talenti: sono passati dall’Under 23 agli ordini di Allegri Fagioli, Miretti, Soulè e Iling Junior e analogo percorso potrebbero presto compiere i nuovi emergenti Mancini, Barrenechea e Da Graca.

Nicolò Fagioli, calciatore della Juventus @livephotosport
Nicolò Fagioli, calciatore della Juventus @livephotosport

L’impatto dei giovani in prima squadra si è rivelato ottimo ed ha coinciso con il conseguimento di risultati positivi, dimostrando che il connubio gioventù-vittorie sarebbe possibile se ben si programma e si lavora. Se Fagioli ha condotto in serie A la Cremonese e Iling Junior ha spaventato l’intero stadio Da Luz di Lisbona, molto del merito va ascritto al buon operato di Manna e dell’intero staff tecnico dei giovani bianconeri.

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