Juventus, Fagioli: “La società mi ha aiutato”

Nicolò Fagioli è tornato a parlare della propria dipendenza dal gioco, sottolineando l'aiuto ricevuto dai compagni e dalla stessa Juventus

Lorenzo Ferrai A cura di Lorenzo Ferrai
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Nicolò Fagioli vede la luce in fondo al tunnel, dopo otto mesi da incubo, in cui il giocatore è stato squalificato a seguito del calcioscommesse. Il giocatore della Juventus è tornato a disposizione solo nelle ultime settimane, scendendo in campo contro Bologna e Monza, al termine di un percorso intrapreso nella lotta alla ludopatia. Lo stesso 21 bianconero ha parlato della sua situazione in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.

Fagioli ha voluto ringraziare i propri compagni: “Mi hanno aiutato, così come la società. Rinnovandomi il contratto mi ha dimostrato grande fiducia e vicinanza“. Il numero 21 della Juventus ha spiegato anche la sua nuova vita dopo la scelta di intraprendere questo percorso: “Per evitare la tentazione di sporgermi dalla balaustra sul vuoto, ho riempito le giornate dopo gli allenamenti: tennis, padel, sedute di analisi, incontri con le scuole. Per anni ho tenuto questo segreto solo per me. Ora posso parlarne“.

Infine, Fagioli ha descritto la portata di una dipendenza come quella del gioco: “Non so quando si possa dire sconfitta. So che io non smetto di combatterla. Sarei un bugiardo se dicessi che non riaffiora. Ogni tanto fa sentire il suo canto seducente. Ma ora lo domino pensando semplicemente a quanto male mi ha fatto. E so che non esiste ‘lo faccio una volta sola’. Ora credo che il gioco sia da sfigati“.

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