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Sarebbe potuta essere la rivincita sulla Supercoppa italiana per la squadra di Massimiliano Allegri contro i nerazzurri di mister Inzaghi ma così non è stato. La Juventus si è arresa all’Inter, per la seconda finale in un anno. Ma cosa non ha funzionato nella serata all’Olimpico? I bianconeri entrano in campo poco concentrati, infatti il primo gol (7′ minuto) siglato dal capitan futuro Nicolò Barella nasce da un mancato pressing da parte di Denis Zakaria che non segue il numero 23 nerazzurro e sorprende Perin dal limite dell’area con un destro a giro. Subito sotto, la squadra di Allegri fa fatica a reagire ma con il passare dei minuti riesce a trovare il giusto equilibrio. Dal 23′ le prime occasioni della Juventus, prima con Dybala poi con Vlahovic. I bianconeri sembrano essere in un momento favorevole, l’Inter soffre e si chiude.
La squadra capitanata da Giorgio Chiellini sembra essere tornata in campo per il secondo tempo con uno spirito diverso da come aveva iniziato il match, al 5′ minuto Samir Handanovic si fa trovare impreparato sul gol del pareggio della Juventus. Subito dopo Vlahovic raddoppia e vola a festeggiare sotto la curva Sud. Inzaghi subito chiama in campo Dzeko, Darmian e D’Ambrosio. Allegri risponde con Bonucci e Locatelli per Bernardeschi e Zakaria. Dopo questi cambi finalizzati a migliorare la fase difensiva, la Juventus inizia a concretizzare poco, risulta più lenta e con difficoltà nelle ripartenze.
Juventus, Allegri e il suo gioco difensivo
Non è la prima volta che accade una situazione così durante l’era Allegri. Nel 2016, ritorno ottavi di Champions League contro Bayern Monaco, Allegri, che conduceva per 2-0, sostituisce gli ottimi Sami Khedira e Alvaro Morata per Sturaro e Mandzukic. Dopo 3 minuti il centravanti Robert Lewandowski segna per i rossi. Nel 2018, fase a gironi di Champions League contro Manchester United, il mister livornese, dopo un vantaggio di 1-0, sceglie una formazione più difensiva e la partita terminerà 2-1 per i Red Devils con gol di Juan Mata al 86′ e autogol di Bonucci al 89′.
D’altra parte, più volte il tecnico Massimiliano Allegri e la sua filosofia hanno avuto ragione, “Nel calcio conta essere efficaci, non divertenti” diceva in una intervista del 2018. Una filosofia, però, che non ha premiato gli 11 del tecnico livornese durante la finale di Coppa Italia. Il mister juventino viene imputato della sconfitta dai suoi tifosi, per i cambi di Locatelli e Bonucci ma soprattutto di Dybala-Kean. Non c’è una reale controprova dell’errore del mister, ma la Juventus arretrando ha facilitato l’azione interista. In conclusione, quanto i cambi hanno indirizzato l’esito della finale? Quanto invece è da imputare ad una rosa, che ad oggi, risulta poco competitiva? A i posteri l’ardua sentenza.