I bianconeri hanno chiuso il filotto di partite di marzo con il successo sull’Inter. In attesa di sapere gli esiti del ricorso al Collegio di Garanzia, la Juventus si sarebbe comunque portata a ridosso delle posizioni europee. Mentre Max Allegri porta avanti le sfide sul terreno di gioco, i legali della società difendono il club zebrato in tribunale. Il presidente della FIGC Gabriele Gravina è intervenuto per fare chiarezza sull’andamento delle indagini, smarcandosi tuttavia dalla domanda sui tempi della giustizia.

Juventus, Gravina sulle plusvalenze: “La giustizia sportiva sta facendo il suo corso”
Il presidente della FIGC, intervenuto ai microfoni de Il Mattino, ha provato a far luce sui problemi giudiziari della Juventus. Gabriele Gravina ha quindi spiegato quali siano le conseguenze di queste frequenti cadute di stile e polveroni sul calcio nostrano: “Purtroppo ci troviamo ciclicamente ad affrontare momenti di fibrillazione all’interno del sistema che danneggiano l’immagine del nostro calcio. La giustizia sportiva sta facendo il suo corso, non spetta a me entrare nel merito del procedimento”.
Gravina ha successivamente affrontato il tema dei provvedimenti che, nell’immediato futuro, potrebbero essere presi per contrastare tali azioni. In particolare, il presidente della FIGC, evitando di parlare della penalizzazione alla Juventus, si è concentrato sul miglioramento dei tempi di giudizio. Queste le parole del numero uno della Federazione: “L’obiettivo della FIGC è l’aver creato un sistema di regole che consenta di arrivare a un giudizio certo in tempi rapidi, sempre tutelando il diritto alla difesa”.

Juventus, cosa succede il 19 aprile: la data da cerchiare in rosso
La data clou, attesa da tutti i supporters bianconeri, sarebbe quella del 19 aprile. Quel giorno il Collegio di Garanzia dello sport si esprimerà sul ricorso della Juventus contro la penalizzazione di 15 punti. Il Collegio potrebbe confermare o annullare la sentenza, laddove non ci fossero gli estremi per accogliere la revocazione.
Ma ci sarebbe anche una terza alternativa, secondo la quale il Collegio potrebbe rimandare il giudizio alla Corte d’Appello Federale per sanare i vizi di forma. Va infine sottolineato che il Collegio si pronuncerà anche sulle Carte covisoc per un’eventuale retrodatazione delle indagini che cambierebbe tutto.