Juventus, il 2022 di Fabio Miretti: il talento innamorato della maglia bianconera

Un 2022 da ricordare per Fabio Miretti, centrocampista talentuoso della Juventus, letteralmente innamorato della maglia bianconera

Lorenzo Gulino
10 Minuti di lettura

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Con la ripresa della Serie A sempre più vicina arrivano anche le valutazioni tra le quali c’è quella di Miretti e della sua prima parte di stagione. La Juventus, molto attiva sul mercato, dopo un primo spezzone di campionato sottotono, sembra essersi ripresa tornando alla carica e prendendosi il 3° posto in classifica. Nonostante ciò è ancora molta la distanza dal Napoli capolista che ha viaggiato su ritmi elevatissimi. La partite sono ancora molte e bisognerà vedere come si comporteranno le compagini al rientro in campo, soprattutto dopo un impegno così grande come il Mondiale che potrebbe aver tolto molte energie ai calciatori. Tra le fila bianconere, viste le sue prestazioni, Fabio è stato posto sotto l’attenta osservazione della dirigenza, ma anche di molte squadre italiane. Il talento classe 2003 ha infatti, impressionato tutti per il suo modo di giocare e soprattutto per la sua già grande maturità, nonostante la giovane età.

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La storia di Miretti: da dove tutto è partito

Troppo semplice pensare al giocatore che oggi è Miretti senza vedere da dove è partito e soprattutto il percorso che ha fatto per arrivare fin lassù. Inizia fin da bambino a giocare a calcio e all’età di 4 anni entra nelle giovanili dell’Auxillium Saluzzo, approdando l’anno successivo nel vivaio del Como. Gli anni passano e il talento del ragazzo diventa sempre più evidente al punto che, entra nelle giovanili della Juventus, società storica per i suoi 3. Proprio con la maglia bianconera, nell’arco della sua esperienza, passa da centrocampista centrale a trequartista grazie alle sue spiccate doti di inserimento e di propensione al gol. Nel nuovo ruolo, disegnato a pennello sul classe 2003, Fabio fa la differenza trovando anche la bellezza di 15 reti in 17 presenze con l’Under 17.

Fabio Miretti, talento della Juventus Under 19
Fabio Miretti, talento della Juventus Under 19

Le prestazioni di Miretti lo rendono oro agli occhi della società che decide di portarlo con la Juventus Next Gen, come fatto con Iling Junior, sulle orme del suo attuale compagno di squadra Nicolò Fagioli. Un’emozione unica per Fabio essere tra i professionisti, ma lo è ancor di più quando, il 13 febbraio 2021, fa il suo esordio nella sfida contro l’Albinoleffe. L’annata successiva il talento del classe 2003 viene riconosciuto anche dallo stesso Allegri che però, lo vede ancora acerbo lasciandolo in pianta stabile con la rosa del tecnico Lamberto Zauli. L’approvazione del tecnico toscano è solo un motivo in più per migliorare con lo scopo di dimostrare e fare il salto di qualità, passando in prima squadra.

Juventus, la consacrazione di Miretti

Tutti quei sogni che Miretti aveva custodito con cura nel suo cassetto si trasformano ben presto in realtà. Dopo alcune convocazioni con la prima squadra trova il suo esordio con la Juventus, club storico per i suoi numeri 8, nella sfida di Champions League disputata contro il Malmö, giocando però per pochi minuti. L’aspetto è quello di un qualsiasi ragazzo di 18 anni, ma la mentalità di Fabio è tutt’altra storia. Sempre dedito al duro lavoro e con la testa sulle spalle dimostra la sua grande professionalità nonostante la giovane età trovando, il 20 marzo 2022, il suo debutto in Serie A. Un’escalation di emozioni per il centrocampista italiano che, poco dopo, trova anche la sua prima apparizione da titolare con la maglia bianconera contro il Venezia. Una stagione per il classe 2003 che è solamente un assaggio di tutto ciò che accadrà in futuro.

Juventus, Miretti alla conquista del centrocampo

Un destino già scritto per Miretti che, dopo le buone prestazioni nella passata stagione, entra a far parte in maniera fissa della prima squadra della Juventus, società dai grandi numeri 9. Contro tutte le attese Fabio inizia ad essere mandato in campo con grande continuità da Allegri che vede in lui un calciatore affidabile, nonostante la poca esperienza. Già nel corso della prima giornata di campionato, contro il Sassuolo, il tecnico toscano lo inserisce al 66′ mettendolo alla conduzione della grande orchestra bianconera. Un impatto immediato, quello che il classe 2003 ha nella 2ª giornata di Serie A che lo vede entrare al posto di McKennie diventando subito protagonista. Il giovane talento infatti, si fa subito sentire rubando la palla che porta poi alla rete di Rabiot, successivamente annullata.

Miretti, Juventus @Image Sport
Miretti, Juventus @Image Sport

Le buone prestazioni da subentrante gli fanno guadagnare la titolarità contro Roma e Spezia. Nella partita contro i giallorossi Miretti è da standing ovation: giocate di fino unite ad un grande lavoro di quantità e di pressione sui portatori di palla. Un qualcosa di inaspettato da quello che è un semplice talento che però, contro la compagine capitolina, detta i tempi diventando per un’ora di gioco il leader del centrocampo bianconero. Contro la formazione ligure cambia l’avversaria, ma non la sostanza, con Fabio ancora una volta protagonista assoluto. Una scheggia che prova a mettere pepe alla manovra lenta e compassata che ha caratterizzato il 2022 della Juventus e che fornisce l’assist nell’occasione del gol di Milik, trovando così anche una soddisfazione in termini numerici.

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La prestazione invece più complicata per Miretti si è rivelata essere quella della sfida contro il PSG. Un match dalle aspettative basse, ma che comunque ha visto in Fabio grande personalità e tenacia, nonostante alcune imprecisioni dal punto di vista tecnico. Una sorte di grande tabù la Champions League per il classe 2003 che, complice il gioco quasi nullo dei bianconeri, è responsabile dello sfortunato calcio di rigore concesso al Benfica. I tanti minuti concessi dimostrano come questo ragazzo abbia conquistato la fiducia di Allegri e della Juventus, attiva sulle uscite in chiave mercato, grazie alla sua grande voglia di fare e il mettersi a disposizione della squadra.

Miretti e Dumfries, Juventus-Inter
Miretti e Dumfries, Juventus-Inter @ImageSport

Con il passare delle partite, nonostante le buone performance, Miretti cede il centro del palcoscenico ad un altro giovane della Juventus, Nicolò Fagioli con il quale inizia anche a coesistere. Immagine emblematica di ciò è la sfida contro l’Inter di Simone Inzaghi che vede i bianconeri trionfare per 2 a 0. Un match nel quale entrambi i talenti cristallini della Vecchia Signora partono dal primo minuto ridisegnando così il futuro del centrocampo della compagine piemontese, con un occhio all’Italia di Mancini.

Juventus, l’amore di Miretti per la maglia

Non sempre i sogni si realizzano e molti rimangono dentro ad un cassetto, ma non nel caso di Miretti. Un amore troppo grande tra lui e questo sport che lo porta a fare grandi sacrifici, ma che poi vengono ripagati a dovere. Non si parla infatti, solo di giocare per la Juventus, club storico per i suoi numeri 1, ma nel caso di Fabio di lottare e sudare per la squadra che ha sempre amato fin da bambino. Come una portone che si spalanca, ma dal quale si deve entrare in punta di piedi per non fare troppo rumore perché dall’altra parte c’è chi ha fatto la storia e non si può fare altro che osservare ed apprendere.

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Leggi anche: Juventus, il 2022 di Gatti: dal Frosinone alla Champions League

Questo è il percorso che Miretti sta intraprendendo e che, con grande intelligenza e professionalità, sta portando avanti. A conferma del legame di Fabio con la Juventus, società storica per la famiglia Agnelli, il classe 2003 in un’intervista a DAZN aveva parlato di ciò: “Noi giocatori dobbiamo fare il massimo per vincere, è una questione di responsabilità e attaccamento alla maglia. Siamo la Juve e dobbiamo vincere, io sono gobbo da cima a fondo e lo sono sempre stato”. Una vera e propria dichiarazione ai colori bianconeri per chi come il centrocampista italiano ha tra i suoi idoli del passato Pavel Nedved e, ad oggi, si ispira a De Bruyne.

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