- Continua a leggere sotto -
Ci sono cose destinate a rimanere tali per sempre, come un rapporto nato 17 stagioni fa, sotto il segno della Mole, un legame solido ed indissolubile tale da esser definito famiglia. Giorgio Chiellini ha salutato ufficialmente la Juventus nel corso della sua ultima apparizione allo Stadium, ed è pronto ad abbracciare una nuova e probabilmente ultima esperienza calcistica ai Los Angeles FC. L’ormai ex capitano bianconero ha chiuso i battenti dopo qualcosa come 561 apparizioni con la maglia che lo ha reso fra i difensori più importanti al mondo, e con la quale ha collezionato ben 19 titoli nel proprio palmares. Ma le presenze e trofei sono solamente una statistica in confronto alla stima, l’affetto ed un amore destinato prima o poi a ritrovarsi un domani, magari con un ruolo che passerà dalla retroguardia del rettangolo verde ad una scrivania dirigenziale.
Anima e corpo dello spogliatoio: l’addio al baluardo della retroguardia
Nonostante l’addio sia stato concordato, e ci sia stato un lungo tributo accolto da uno scroscio meritatissimo di applausi, la mancanza di Giorgio Chiellini rimarrà un segno inequivocabile per la Juventus. Il difensore dall’accento toscano ha rappresentato fieramente il diktat concettuale del mondo juventino, ove vincere non è importante, ma è l’unica cosa che conta. Un simbolo che ha etichettato la sua carriera in bianconero dove lo stesso non si è mai preoccupato di brillare da un punto di vista tecnico, di impressionare attraverso doti che non gli sono mai appartenute, bensì ha sempre badato al sodo ottenendo risultati importanti.
La sostanza e la praticità con le quali ha contraddistinto i suoi interventi decisivi, i suoi tackle ruvidi ed efficaci, i suoi duelli vinti, nella maggior parte dei casi incutendo timore nei confronti degli attaccanti avversari, rasentano un qualcosa di unico nel suo genere e molto probabilmente irripetibile. L’essenza sul campo che viene combaciata ad un’innata capacità di unire una leadership silenziosa e lungimirante, capace di infondere certezze nei confronti di chi gli sta affianco. Fattori questi difficilmente riscontrabili anche consultando gli apici più profondi del calciomercato, e che difficilmente riscontrerà un nuovo leone indomabile in campo, ma al contempo un leader maturo dal DNA vincente.
Un ritiro per stupire tutti: Gatti, la carta a sorpresa
Sostituire un mostro sacro della retroguardia, un pilastro dell’ultimo decennio, rappresenta un compito di difficile esecuzione che può essere affidato solamente al calciomercato. L’operato di Cherubini ed Arrivabene dovrà essere in grado di garantire nei confronti dell’allenatore Max Allegri di non avere la coperta troppo corta, e quindi sostituire degnamente l’ex capitano bianconero. Ciò, però, che potrebbe essere stato sottovalutato fin qui, sarebbe l’operazione condotta in sordina nelle ultime ore della sessione di mercato invernale, nella quale l’operato dirigenziale sborsò una cifra di 7,5 milioni per il cartellino a titolo definitivo, più eventuali bonus.
- Continua a leggere sotto -
La sorpresa, in questo senso, potrebbe essere proprio Federico Gatti. Il difensore proveniente dall’ottima esperienza al Frosinone e che ha ben impressionato nell’esordio in Nazionale contro l’Inghilterra, sarà oggetto delle attenzioni nel ritiro che il prossimo 4 luglio partirà in quel di Vinovo. Il classe 98′ nelle intenzioni inziali dovrebbe far parte della batteria dei prossimi difensori centrali, ma la titolarità nella Juventus rimane un compito assai arduo da conquistare. Sebbene l’ipotesi di sostituire Chiellini sia piuttosto remota, le sue doti in marcatura, e la sua forza esplosiva evidenziata soprattutto nel gioco aereo, sono caratteristiche non estranee al vecchio numero 3 bianconero.
Il prediletto di Allegri: Koulibaly, la carta impossibile
Per sostituire i migliori c’è bisogno solamente di acquisire i migliori. Una frase fatta, una considerazione abbastanza scontata, ma mai quanto l’imprevedibilità costituita dalle dinamiche di calciomercato. L’idea primordiale in casa Juventus sarebbe quello di passare della mani di un muro a quelle di un altro muro, ma tra il dire e il fare ci sono di mezzo i soldi e la fede calcistica. Già perché Max Allegri avrebbe indicato alla sua dirigenza un solo nome per la successione di Chiellini, e si tratterebbe di Kalidou Koulibaly. Il difensore senegalese, considerato uno dei migliori interpreti in Europa, sarebbe l’erede perfetto e formerebbe con de Ligt, in caso di permanenza dello stesso olandese, una coppia da sogno.
Prima di viaggiare con la mente, sarebbe opportuno sottolineare come l’operazione che il tecnico livornese spererebbe andasse in porto, attualmente sembra piuttosto impossibile. Il centrale del Napoli dista circa a 12 mesi dalla scadenza dell’attuale contratto, fattore importante nelle dinamiche economiche, ma non fondamentale. In primis perché i dubbi riguardanti il fatto che la società partenopea ceda una dei loro pilastri attuali ad un club rivale come la Juventus, siano piuttosto leciti. In secondo piano, lo stesso legame che Kalidou ha stretto con la piazza napoletana, rappresenterebbe un caso di tradimento controverso rispetto all’atteggiamento sostenuto fin qui dallo stesso calciatore. Ultimo, ma non meno importante come motivazione, riguarderebbe un ipotetico interesse del Barcellona, che potrebbe rappresentare un lido certamente più oneroso.
I profili più accessibili: Bremer e Milenkovic, le carte “italiane”
I sogni lasciano spazio alle realtà più concrete e che sembrano, almeno inizialmente, essere più facili da percorrere. La prima pista sondata fin da tempi non sospetti, oltre ad essere la più corteggiata, porterebbe a Gleison Bremer. Il centrale del Torino esploso durante il corso della passata stagione, ha impressionato per gli standard elevati, prestazioni importanti e duelli stravinti in campo. Premiato come miglior difensore della Serie A, il brasiliano è stato un marcatore indissolubile e quasi del tutto insuperabile, tanto da attirare l’attenzione dei principali top club europei, tra i quali si è evidenziata l’Inter. Una valutazione da 30 milioni di euro e le mosse operate dal Biscione, rappresenterebbero due fattori per la Juventus non di poco conto da superare.
- Continua a leggere sotto -
Una carta più abbordabile sotto il profilo economico sarebbe quella diretta a Nikola Milenkovic. Il difensore serbo, garantirebbe la dote della duttilità, anche se per caratteristiche rappresenterebbe un centrale differente. Capace di interpretare sia la difesa a 3 che a 4, il classe 97′, gode di buone qualità tecniche che lo vedono impostare da dietro con estrema facilità, oltre comunque ad un ottimo gioco aereo nel complesso. Ad un anno dalla scadenza del suo contratto con la Fiorentina, la Juventus potrebbe investire una cifra poco superiore ai 10 milioni per assicurarsi le sue prestazioni. Fattori questi che andrebbero tutte a favore del calciatore della Viola, se non fosse che, anche in questo caso, ci sarebbe da registrare l’interesse e l’ombra di Marotta ed Ausilio.
I nomi meno acclamati: Gabriel e Badiashile, le carte estere
1, 90 cm x 87 kg. Tra i nomi cresciuti calcisticamente nel Lille vi è anche un certo Gabriel Magalhaes. Il profilo del difensore brasiliano è stato uno dei primi nomi a circolare in ambito calciomercato Juventus, per il dopo Chiellini. Le caratteristiche fisiche gli attribuiscono una presenza possente, ma ciò non toglie che la velocità rappresenta uno suoi punti di forza. Una buona tecnica di base e il mancino come piede preferito, favorisce il classe 97′ nella lista effettuata da Cherubini. Il fattore più improbabile per l’operazione è una valutazione che oscillerebbe fra i 30 e i 50 milioni, abbastanza fuori budget per i parametri bianconeri. La volontà del calciatore di partecipare alla prossima Champions League, visto l’esclusione dell’Arsenal, potrebbe, però, fare la differenza.
Dalla Premier League alla Ligue 1, il calciomercato estero attira da sempre i club italiani. In questo caso lo sguardo è focalizzato in casa Monaco, dove l’attenzione poggia sul nome di Benoit Badiashile. Uno dei difensori francesi considerati maggiormente promettenti, potrebbe essere considerato un profilo importante per la retroguardia della Juventus. Caratteristiche fisiche imponenti, ruvidità nei contrasti ed aggressività nei duelli compongono il curriculum di un centrale che a soli 21 anni ha già dimostrato di poter fare a caso delle big europee. Il tatticismo della Serie A potrebbe sorbire qualche problematica in un’ipotetica esperienza piemontese, senza considerare che la valutazione del giovane centrale parte da una base di 35 milioni di euro.
Una lista, quella dell’erede di Chiellini, che verrà attentamente visionata e valutata dai vertici dirigenziali della Juventus, che pescando dal calciomercato spereranno, così come Max Allegri, di prendere un calciatore di livello che non faccia altamente rimpiangere l’addio del pilastro delle ultime annate.