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Non è stato un biennio particolarmente fortunato per la Juventus. I molteplici successi in Italia sembrano ormai lontani. Il recente passato parla di fatto di appena una Coppa Italia conquistata sotto la gestione di Andrea Pirlo, mentre la stagione appena trascorsa certifica il triste calo, con il numero zero che contrassegna i titoli conquistati nell’anno del ritorno in panchina di Max Allegri. Dati i risultati deludenti, è bene virare con rapidità lo sguardo al futuro: il prossimo campionato dovrà essere affrontato in modo differente per rientrare subito tra le squadre protagoniste. Per farlo, oltre che scendere in campo con un atteggiamento più deciso, per una volta i grandi potrebbero prendere esempio dai più piccoli: i percorsi di quest’annata delle formazioni giovanili, l’Under19 e l’Under23, sono stati davvero intensi e da premiare.
Juventus U19: è storia in Youth League
Se da una parte la prima squadra della Juventus abbia trascorso una stagione da dimenticare, dall’altra la formazione dell’Under19 bianconera può affermare di aver vissuto dei momenti storici ed indimenticabili. I giovani calciatori, allenati da mister Andrea Bonatti, sono stati artefici di un percorso davvero di rilievo in Youth League, competizione specchio della Champions League dei grandi e in cui a sfidarsi tra le varie rose vi sono nascosti i talenti del futuro. I ragazzi di Torino riescono ad entrare a far parte delle quattro migliori compagini d’Europa, arrivando fino in semifinale, dove si arrenderanno solo ai rigori contro il Benfica, poi vincitrice della competizione. Nonostante il mancato successo, è un risultato unico, mai raggiunto prima nella storia del club.
Juventus U19, il cammino in Youth League: girone dominato, ottavi ai rigori
Nell’edizione appena conclusasi della Youth League, il percorso della Juventus è stato netto fin dall’inizio. Inserita nel girone insieme a Chelsea, Malmö e Zenit San Pietroburgo, lo stesso della prima squadra, la formazione bianconera fa capire fin da subito di fare sul serio. L’unica frenata è da segnalare solamente all’esordio: nella prima giornata arriva un pareggio per 2-2 in casa del Malmö. Successivamente ci sarà solo un risultato sul tabellino degli incontri: la vittoria. Soulè e compagni annichiliscono tutte le avversarie: Chelsea piegato per 3-1 sia all’andata che al ritorno, Zenit sconfitto 0-2 fuori casa e 4-2 a Torino, Malmö demolito per 4-1 nella partita a chiusura del girone.
Dopo aver chiuso con il primo posto con ben 16 punti conquistati, la Juventus prosegue il proprio cammino approdando agli ottavi di finale. Sulla sua corsa si pone l’AZ Alkmaar. L’incontro, che prevede una sfida secca, si rivela più ostico del previsto per i bianconeri: i giovani olandesi si dimostrano una velenosa spina nel fianco, portando la partita per gli interi novanta minuti a secco di reti. Non essendo in programma i tempi supplementari, si passa direttamente alla tesissima lotteria dei calci di rigore. I ragazzi di Bonatti si presentano freddi e lucidi dal dischetto, riuscendo ad avere la meglio sui rivali per 5-4: decisiva la parata di Senko sul quinto rigore degli avversari e la successiva rete realizzata da Strijdonck.
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Juventus U19, i quarti con il Liverpool: è storia
Ai quarti di finale di Youth League, la Juventus è pronta ad affrontare una grande squadra: il Liverpool U19. I bianconeri affrontano la gara secca in casa, a Vinovo, e questo si rivela un fattore più che favorevole. La squadra è carica, gira alla perfezione e chiude in una morsa strettissima gli inglesi. Nel secondo tempo, riesce a sbloccare l’incontro, al minuto 66′: la rete del vantaggio è siglata da Fabio Miretti, che fa esplodere i tifosi di gioia. Appena tre giri di orologio più tardi, è il giovane attaccante Chibozo a chiudere i giochi sul 2-0 e mettere il sigillo all’incontro. Al fischio finale, il successo è sotto gli occhi di tutti: per la prima volta nella storia, la Juventus entra a far parte delle migliori quattro rose giovanili d’Europa.
Juventus U19, solo i rigori fermano il sogno
Dopo un cammino straordinario, il sogno della Juventus in Youth League viene fermato sul più bello in semifinale, ma soltanto ai calci di rigore. Contro il Benfica, squadra poi vincitrice della competizione, i bianconeri si trovano sotto di due reti dopo appena dieci minuti di gioco. La grande forza di volontà, unita alla consapevolezza nei propri mezzi, riesce a far rialzare i ragazzi, che alla ripresa del match nel secondo tempo riescono a recuperare il distacco dai rivali, fissando il punteggio sul 2-2 grazie alle reti di Chibozo e Turicchia. Al fischio finale, sarà dunque ancora necessario fronteggiarsi dai tiri dal dischetto. Questa volta, il destino sorride ai portoghesi: lo sfortunato protagonista dell’ultimo errore dagli undici metri, nel sesto tentativo, è Matias Soulè, stella della squadra che in questa occasione paga il peso del pallone. L’eliminazione tuttavia non inciderà mai sul cammino comunque strepitoso dei ragazzi nel torneo.
Juventus U23: cammino importante in Serie C
La formazione della Juventus Under23 è stata altrettanto protagonista di un cammino importante nel campionato di Serie C, girone A, di cui fa parte da un paio d’anni. I bianconeri, allenati da Lamberto Zauli, adesso trasferitosi al Sudtirol, riescono a piazzarsi all’ottavo posto in classifica e a qualificarsi dunque ai playoff validi per l’accesso in Serie B. Nei vari round, la squadra si fa trovare ben preparata ai vari appuntamenti: elimina, in successione, il Piacenza, la Pro Vercelli e il Renate. Il percorso nitido si sfalda però ai quarti di finale: il Padova, arrivato poi fino alla finale in cui ha avuto la meglio il Palermo, riesce ad imporsi per 1-0 e lo stesso risultato, a proprio favore, non basta alla Juventus U23 in virtù della classifica, in occasione della gara di ritorno. Tuttavia, come per l’U19, anche in questo caso i giovani juventini hanno dimostrato grinta, tenacia e voglia di imporsi. Caratteristiche che, se confermate anche negli anni a venire, di certo potranno permettere un futuro sorridente alla prima squadra della Juventus.
Juventus, non solo Miretti: sono pronti al grande salto?
Dopo aver analizzato i vari cammini, è chiaro agli occhi di tutti come ci siano, nelle giovanili della Juventus, una serie di profili di grandissima prospettiva per il futuro. Il volto più noto è sicuramente quello di Fabio Miretti, che è riuscito a meritarsi anche la chiamata fissa in prima squadra da parte di Allegri per il finale di stagione e che da qui in poi potrebbe far parte della squadra dei grandi in maniera stabile. Anche Marley Aké ha collezionato qualche presenza in Serie A, così come Soulè. Sono loro indubbiamente i ragazzi più illuminati dai riflettori, ma anche altri giovani talenti quali Brighenti, Cerri e Chibozo potrebbero essere pronti per compiere il grande salto. Una cosa è certa: se continueranno su questa scia, il reparto Primavera potrà rivelarsi, nella lunga corsa, un fattore determinante per i prossimi anni della Juventus. Il futuro è al sicuro, bisognerà soltanto attendere il momento perfetto per renderlo presente.