Protagonista di una bufera mediatica dall’inizio dell’Inchiesta Prisma per il suo dichiarato amore per il Napoli e odio verso la Juventus, il pubblico ministero Ciro Santoriello – della procura di Torino – si tira indietro. A quattro giorni dall’udienza preliminare del 27 marzo, consegna la propria decisione al procuratore della Repubblica, Anna Maria Loreto, che ne prende atto e ringrazia il magistrato per l’alto senso istituzionale e senso di lealtà e attaccamento all’ufficio.

La stessa Juventus nei giorni scorsi si era fatta sentire sulla questione attraverso le parole del suo Chief Football Officer Francesco Calvo: “Noi diamo sempre rispetto, ma al tempo stesso è quello che pretendiamo in tutto l’iter giudiziario”. Quindi la procura continuerà ad essere rappresentata di fronte al Gup Marco Picco dagli altri due magistrati, Mario Bendoni e Marco Gianoglio.
Inchiesta Prisma, le ultime, Dybala rincara la dose: responsabilità precontrattuale
Martedì 21 marzo i pubblici ministeri di Torino hanno depositato gli ultimi attimi prima dell’udienza preliminare dell’Inchiesta Prisma che vede la Juventus coinvolta, che si terrà il 27 marzo. Nel faldone sono presenti le dichiarazioni di Luca Ferrari, avvocato di Paulo Dybala.

Secondo La Gazzetta dello Sport, durante gli ultimi colloqui con i magistrati, il legale dell’argentino ha confermato che la Juventus deve ancora 3 milioni di euro di arretrati al suo assistito e chiede una cifra per responsabilità precontrattuale del mancato rinnovo. Tale richiesta prevedrebbe la differenza tra l’importo dell’accordo che Dybala aveva trovato con i bianconeri, che poi si sono tirati indietro, e il contratto firmato successivamente con la Roma.

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