Tra le squadre che negli ultimi anni hanno scritte pagine storiche della Serie A troviamo senza dubbio la Juventus, anche se ad oggi non vive un grande momento. Tra i protagonisti dei grandi risultati c’è anche il portiere Wojciech Szczesny, che ha avuto il coraggio e le qualità necessarie per inserirsi in una piazza importante e delicata come quella bianconera.
Contro il Torino il polacco ha raggiunto quota 200 presenze con la maglia della Juventus, che ha deciso di premiarlo all’Allianz Stadium prima dell’inizio della sfida contro la Sampdoria dal presidente Gianluca Ferrero e poi omaggiato con un divertente quiz social che ha coinvolto tutti i tifosi, con un particolare focus sulla sua specialità: i calci di rigore.
Prima di arrivare dalla Vecchia Signora, l’estremo difensore polacco ha trascorso due stagioni alla Roma, un prestito rimasto tale fino al passaggio nell’estate 2017 all’allora club di Andrea Agnelli. Arriva dunque a Torino come erede di Gianluigi Buffon ed esordisce il 9 settembre 2017, all’età di 27 anni, per disputare la partita tra Juventus e Chievo Verona, terminata 3-0 all’Allianz Stadium. Una gara importante nella quale ha dovuto dimostrare di essere all’altezza dell’uomo di cui presto avrebbe fatto le veci.

Il 5 dicembre 2017 esordisce anche in Champions League con la Juventus, nella vittoriosa trasferta contro i greci dell’Olympiakos, ultima giornata della fase a gironi. Szczesny colleziona partite convincenti e risultati concreti. Al termine della prima stagione in bianconero, conquista il suo primo scudetto e la sua prima Coppa Italia.
La carriera di Szczesny ad alti livelli è partita dall’Inghilterra, in Premier League, crescendo con la maglia dell’Arsenal con anche una stagione in prestito al Brentford. Prima di trasferirsi nel Regno Unito però il portiere ha giocato in Polonia per il Legia Varsavia, suo primo club professionistico.

Szczesny, numero 1 anche della Polonia
L’avventura di Szczesny con la Polonia inizia in occasione degli Europei Under 21, mentre l’esordio con la nazionale maggiore arriva nel 2009 in amichevole contro il Canada. Convocato anche per i passati Mondiali di Qatar 2022, si è fatto valere con le sue parate soprattutto nel match contro l’Arabia Saudita prima e con l’Argentina, non potendo invece nulla agli ottavi di finale contro la Francia.
È l’unico portiere ad essere riuscito a non prendere gol da Lionel Messi nell’ultima Coppa del Mondo, riuscendo anche a parargli un rigore. Stiamo parlando del secondo juventino ad aver parato due penalty nell’arco dei novanta minuti di una gara mondiale, a dimostrazione della sua consacrazione in questo fondamentale.

Il segreto starebbe nella meditazione, chiave di svolta nella vita calcistica di Szczesny. Grazie a questa infatti ha imparato ad approcciare ogni sfida con un atteggiamento positivo, fondamentale nella gestione dei momenti più difficili, in campo e non solo, permettendogli di fare quello step necessario per essere riconosciuto come uno dei migliori nel suo ruolo, sempre con la testa sgombra.
Prima dell’esperienza in Qatar l’estremo difensore ha partecipato all’Europeo di casa del 2012 e a quello del 2016 in Francia, terminato con la sconfitta ai rigori contro il Portogallo. Nel 2018 partecipa alla spedizione del Mondiale in Russia, ma mai come nel 2022 è stato protagonista con la maglia della Polonia, di cui ora è uno dei leader indiscussi.

Prima dell’iconica parata dagli undici metri contro Messi, Szczesny ha parato più rigori di tutti nell’anno solare del 2021, guadagnandosi così l’appellativo di pararigori. In totale sono ben 25 i penalty neutralizzati sugli 85 subiti in carriera, quasi uno su tre. Merito soprattutto dei suoi buoni riflessi e di un buon posizionamento tra i pali: forse non sarà uno dei portieri più appariscenti, ma la sua efficacia e la sicurezza che dà ai suoi compagni è indiscussa

Szczesny tra la moglie Marina, i vizi e le virtù
Wojciech Szczesny tra vizi e virtù: amante del fumo, della birra e della moglie Marina. Un carattere divertente e abbastanza socievole, in carriera non si è fatto mancare diversi infortuni che lo hanno tenuto fuori dal campo per diverso tempo. Il ragazzo dal nome complicato che a Roma ha lasciato il segno come “coso” mentre alla Juventus ci ha pensato Allegri, dichiarando di aver impiegato diverso tempo per impararne la pronuncia.
Nel 2008 ha subito un grave infortunio in palestra perdendo l’equilibrio durante un esercizio in fase di allenamento e il bilanciere che stava sollevando gli ha fratturato gli avambracci. Il portiere ne porta le cicatrici con un sorriso sul volto e tanta determinazione. L’ultimo importante infortunio risale all’inizio del campionato 2022/2023, dal quale ha trovato un lieto fine in poco tempo.

Diversi sono stati problemi di natura fisica che hanno coinvolto il calciatore e spesso tenuto in ansia le squadre dove dove militava, tra questi problemi fisici, muscolari e diverse cadute. Quasi una maledizione per un numero uno che ha sempre però reagito combattendo.
Szczesny aveva la carriera da portiere nel destino, figlio di un ex portiere della Polonia e fratello di Jan, giovane portiere del Gwardia Warsavia. Molto legato alla sua famiglia e a sua moglie, Marina Luczenko, cantante ucraina ma cresciuta in Polonia. Tra i due lo scorso 9 luglio è arrivata la proposta di matrimonio.
Infine, tra le passioni del calciatore troviamo la musica e l’architettura. La cultura dell’arredamento, la passione per l’interior design che svolge attraverso un’applicazione sul Mac per le sue case, attitudine scoperta ai tempi di Londra e l’intrattenimento musicale che lo accompagna sempre durante la quotidianità e nell’approccio alle partite. Diversi i segreti di un ragazzo che è partito dalla Polonia per liberarsi di un’eredità pesante e per affermarsi calcisticamente.