Le cinque vittorie consecutive in Serie A non possono certamente far dimenticare l’avvio scottante e negativo di una stagione che, stando comunque ai numeri ed alle statistiche più recenti, può ancora definirsi alla portata di una rimonta importante. Lo sperano i tifosi della Juventus e lo spera soprattutto la società di Andrea Agnelli, che ha condotto un calciomercato faraonico (nei nomi piuttosto che nelle cifre) per poi osservare la squadra uscire mestamente dalla Champions League e non riuscire a lottare con continuità per lo Scudetto. Gli arrivi di Angel Di Maria e Paul Pogba, passando per il centrocampista Paredes e l’attaccante Arek Milik non hanno sortito finora gli effetti sperati: tanti infortuni, un gioco non sempre spumeggiante ed un clima interno probabilmente arrugginito hanno complicato notevolmente il cammino dei bianconeri.
Ma note positive ci sono, eccome. Soprattutto se si osservano le ultime prestazioni della squadra capitanata e condotta in panchina da quel Max Allegri che nella stagione 2015/16 riuscì a compiere il miracolo Scudetto dopo essere stati lontani addirittura 11 punti dalla vetta. Il merito? Quella squadra deteneva i gol di Higuain, ma soprattutto si consolidò dal punto di vista difensivo: e da qui, il primo scomodo paragone con La Vecchia Signora attuale. Il tecnico toscano sembra aver messo a punto il pacchetto difensivo, affidandosi soprattutto alla linea brasiliana composta da Danilo, Bremer ed Alex Sandro, pilastri di una retroguardia che può sempre poi contare sull’esperienza inossidabile di Leonardo Bonucci e la gioventù di Federico Gatti. Nelle cinque vittorie consecutive in campionato c’è dunque lo zampino del reparto davanti a Szczesny, che ha mantenuto in tutte le occasioni la porta inviolata.

Juventus, Allegri puntella la difesa: secondo miglior avvio dell’ultimo decennio
Le recenti prestazioni (migliori rispetto a quelle di inizio stagione) ma soprattutto gli ultimi importantissimi risultati hanno consentito alla squadra bianconera di tornare prepotentemente a sperare per la vetta della classifica. Detto di un Napoli impressionante per continuità di rendimento e risultati, Allegri è già stato in grado di compiere rimonte insperate: l’uscita dall’Europa che conta e la retrocessione in Europa League potrebbe galvanizzare i suoi, che detengono inoltre la miglior difesa della Serie A. Con soli 7 gol subiti in 14 giornate, la Juventus targata 2022/23 ha fatto registrare il secondo miglior avvio degli ultimi dieci anni dal punto di vista delle reti incassate, facendo meglio solamente nella stagione 2014/15, con 5 gol all’attivo.
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Colui che sembra essere vero e proprio insostituibile del tecnico juventino è il difensore Danilo, che negli anni ha scalato le gerarchie tattiche, passando da terzino a difensore centrale nella difesa a quattro, salvo poi diventare braccetto destro in quella a tre. All’occorrenza spostato in mediana, l’ex Manchester City ha quindi mostrato duttilità ma soprattutto lettura e visione, accanto ad un connazionale come Bremer. L’ex Torino, dopo un avvio leggermente stentato ed altalenante, ha ora preso le redini della retroguardia, comandata come solo lui ha dimostrato di saper fare sull’altra sponda del capoluogo piemontese. Infine il terzo nazionale verdeoro, quell’Alex Sandro spesso troppo bistrattato ed ora protagonista: senza lui e Danilo in campo, la Juventus ha subito 3 dei 7 gol finora incassati. Sostanzialmente la metà, a testimonianza dell’importanza del pacchetto brasiliano. Sistemata la difesa, ora la mission impossible: rimontare in campionato. Attenzione, perché Allegri sa come si fa.