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Weston McKennie arriva alla Juventus nella finestra di mercato estiva del 2020 con la formula del prestito con diritto di riscatto dallo Schalke 04. La stagione d’esordio in Serie A sarà un ottimo trampolino di lancio per il centrocampista che nella prima esperienza lascia ben sperare in ottica futura. Colleziona 46 presenze e le arricchisce con un bottino di 6 gol e 3 assist, grazie a questi numeri si guadagna la conferma della Vecchia signora. Viene riscattato per circa 20 milioni, un investimento complessivo che si aggira attorno ai 30 milioni di euro.
McKennie è un giocatore su cui i bianconeri hanno puntato credendo nella conferma e nella definitiva esplosione nel campionato 2021/22. La sua duttilità e la capacità di giocare in diversi ruoli del centrocampo ha convinto Allegri a puntare spesso su di lui nel corso della prima parte della stagione, facendone un vero e proprio jolly nella Juventus. Il centrocampista ha ripagato la fiducia, sfornando prestazioni di alto livello ma, dopo la prima promettente metà di stagione, non ha più trovato la continuità nel rendimento ed stato costretto a uno stop di 3 mesi per via del brutto infortunio.
McKennie, dal Texas alla Serie A
Weston McKennie nasce a Little Em, in Texas, negli USA, nel 1998. Il ragazzo muove i primi passi nel mondo del calcio nelle giovanili dell’FC Phonix Oppherbach, per poi passare nella squadra più importante dello stato nel 2009: l’FC Dallas. Rimarrà nella metropoli texana fino al 2016, senza mai esordire in MLS e verrà prelevato a parametro zero dallo Schalke 04. Qui rimarrà un primo anno nella squadra Under 19 e l’anno successivo verrà promosso in prima squadra.
In Germania collezionerà 90 presenze, impreziosite da 5 gol e 7 assist, proprio con la maglia dei Die Knappen attrarrà l’attenzione di diverse big europee tra cui la Juventus. Ecco che nel 2020 i bianconeri lo prelevano in prestito con diritto di riscatto, la cifra versata per prelevarlo è di 4,5 milioni, il riscatto è fissato a 20,5 milioni più 4,5 di bonus, legati alle prestazioni sportive dello statunitense. Come anticipato, la prima stagione con la maglia della Vecchia signora per McKennie sarà ottima e di altissimo livello, al punto da figurare tra gli incedibili e i punti saldi per il futuro.
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L’esordio in maglia Juventus e il primo gol
L’esordio in maglia Juventus arriva in casa, il 20 settembre contro la Sampdoria con Pirlo che lo schiera dal 1′ minuto. I bianconeri trionfano 3-0 e il giovane statunitense è artefice di una buona prova. Per il primo gol bisogna aspettare il 5 dicembre e arriva in una partita tutt’altro che banale: Juventus-Torino (2-1). McKennie siglerà la rete del momentaneo 1-1 facendo esplodere di gioia lo Juventus Stadium. Il numero 14 non si ferma e 3 giorni dopo metterà a segno il primo gol in Champions League in un’altra partita delicatissima al Camp Nou contro il Barcellona. La partita terminerà per 3-0 in favore della Vecchia signora.
Da questo momento in poi McKennie troverà grande continuità di rendimento e guadagnerà la fiducia di Andrea Pirlo, il tecnico della Juventus nella stagione 2020/2021. Il suo bottino finale sarà di 6 reti, di cui 5 totali in campionato, in 46 presenze totali. Come anticipato, questa stagione presenterà tutte le sue caratteristiche in campo: grande corsa, inserimenti e vizio del gol. figurerà molto bene in un centrocampo che, al contrario suo, farà molta fatica per tutta la stagione e la Juventus acciufferà la qualificazione in Champions League all’ultimo respiro, chiudendo il campionato quarta davanti al Napoli per un solo punto.
La stagione 2021/22, dalla centralità alla panchina
La stagione 2021/2022 avrebbe dovuto essere quella della consacrazione definitiva per Weston McKennie e l’inizio ha fatto ben sperare: 3 gol nelle prime 20 presenze in Serie A e 1 rete contro l’Inter nella partita di Supercoppa Italiana giocata il 12 gennaio. Purtroppo una serie di brevi stop e fastidi hanno limitato la sua costanza di rendimento e il giocatore ha disputato solamente 15 partite da titolare in campionato. La sfortuna è culminata con l’episodio del 22 febbraio: Villarreal–Juventus, ottavi di finale di Champions League, gara d’andata. Siamo al minuto 80′ e il risultato è di 1-1, i bianconeri sono andati in vantaggio al 1′ minuto con Vlahovic e poi sono stati raggiunti al 66esimo dalla rete di Parejo.
La partita risulta nel complesso ben giocata da McKennie che, dal 1′ minuto, ha macinato chilometri e recuperato diversi palloni, poi un contrasto ruvidissimo con Estupinan a metà campo. La caviglia dello statunitense viene travolta dal peso dell’equadoregno e il centrocampista della Juventus rimane a terra qualche minuto. Sostituzione obbligata per lui e, al termine della partita, emerge il primo esito (poi confermato dalle analisi del giorno successivo): si tratta di una frattura del secondo e del terzo metatarso del piede sinistro. Sono previsti almeno 2 mesi di stop.
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La finale di Coppa Italia dalla tribuna e il rientro
Il processo di guarigione dall’infortunio rimediato in Champions terrà McKennie fuori dal rettangolo di gioco per quasi 3 mesi. Il giocatore si vedrà costretto alla tribuna anche per la finale di Coppa Italia contro l’Inter, giocata l’11 maggio a Roma. Riuscirà a rientrare solamente per uno scampolo di gara nell’ultimo match di Serie A 2021/22: contro la Fiorentina all’Artemio Franchi. La stagione dello statunitense, in sintesi, è stata limitata e martoriata dal lungo infortunio, proprio nel momento in cui, forse, la Juventus avrebbe avuto bisogno dei suoi guizzi e della sua fisicità a centrocampo.
La prossima stagione e l’ombra di Pogba
L’augurio che tutti i tifosi della Juventus si fanno è quello di vedere McKennie in campo con la costanza della prima stagione. Si è sentita molto la sua mancanza durante la seconda metà della stagione appena terminata e il giocatore si candida a diventare uno dei punti cardini del centrocampo juventino, assieme a Locatelli e all’eventuale acquisto di Paul Pogba. La Vecchia Signora si augura che la prossima stagione possa essere quella del definitivo riscatto del centrocampista statunitense, che potrebbe rivelarsi come una sorta di nuovo acquisto in chiave calciomercato. Che possa arrivare la consacrazione definitiva dopo una buona fetta di stagione (costretta) in tribuna?