La penultima giornata di Serie A si chiuderà con un match dal sapore romantico, ancor più se si pensa alla coincidenza che coinvolgerà Juventus e Milan nella serata di domenica 28 maggio all’Allianz Stadium. Il destino a volte è capace di raccontare storie che rimarranno impresse nell’immaginario collettivo, come la sfida tra questi due grandi club, esattamente vent’anni dopo la gloriosa notte di Manchester.
In vent’anni possono cambiare molte cose, e così di fatto è successo. Esatto, perché se il 28 maggio del 2003 la Juventus di Marcello Lippi affrontava il Milan di Carlo Ancelotti per assicurarsi la gloria europea in finale di Champions League, quella in programma all’Allianz Stadium sarà una sfida da tutt’altro sapore. Il filo conduttore è comunque l’Europa, ma in uno scenario di delusione mista a speranze che renderà l’incontro ancora più teso.

Juventus-Milan, apice o abisso: cosa è cambiato dal 2003?
Nella serata di domenica 28 maggio, in palio sul terreno di gioco non ci saranno soltanto i canonici 3 punti per la vittoria, ma anche la speranza per entrambe le squadre di centrare l’obiettivo minimo stagionale, la qualificazione ai gironi di Champions League nella prossima stagione. Quando il 24 giugno del 2022 venne sorteggiato il calendario, si pensava che Juventus-Milan sarebbe stata certamente una partita Scudetto, ma al contrario, bianconeri e rossoneri non hanno rispettato le aspettative.
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Nel 2003, nella splendida cornice dell’Old Trafford di Manchester, Shevchenko ipnotizzava Buffon dagli undici metri nella lotteria dei rigori e permetteva a Paolo Maldini di alzare per la sesta volta la Coppa dalle Grandi Orecchie. L’inno del più importante torneo europeo per club risuonava nel cielo inglese di una notte primaverile più calda del solito, raccontando di un calcio italiano arrivato al proprio apice con Juventus e Milan a spartirsi equamente trofei e trionfi fino a quel momento.

Un’eventualità che ad oggi sembra pura utopia, il pallone a tinte tricolori vive un momento di profondo disagio, nonostante l’illusione data dalla presenza di Inter, Fiorentina e Roma nelle finali dei tre tornei europei di questa stagione. La Juventus è immersa nel caos legato alle accuse di falso in bilancio e di plusvalenze fittizie, il Milan naviga nel mare della rifondazione e alterna stagioni di altissimo livello a periodi mediocri. Ecco perché il futuro dei due club riparte da Torino, tre punti per tornare in Europa, tre punti per confermare la propria storia, tre punti per sognare un’altra notte primaverile come quella dell’Old Trafford, di vent’anni fa.

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