Una stagione a dir poco da dimenticare per la Juventus di Massimiliano Allegri, mai competitiva per lo Scudetto, fuori ai gironi in Champions League e out nelle semifinali di UEFA Europa League e Coppa Italia. Il campo ha restituito un responso amaro a Di Maria e compagni e lo stesso, se non in toni peggiori, si può dire di ciò che è accaduto al di fuori del rettangolo verde.

L’iniziale penalizzazione di 15 punti per il caos plusvalenze è stata annullata, ma nella giornata di lunedì 22 maggio – verosimilmente – la Juventus subirà un’altra detrazione di punti. Il tutto ruota attorno all’afflittività della pena che, secondo La Gazzetta dello Sport, potrebbe aumentare in caso di andamento positivo in campionato per estromettere la Signora dalla Champions League.

Juventus, manovra stipendi: le due strade della UEFA
Il filone legato alle plusvalenze, in ogni caso, dovrebbe concludersi per la Juventus proprio con la sentenza da emettere alla vigilia dell’impegno in campionato con l’Empoli. A quel punto, i fari della difesa bianconera si sposteranno sulla manovra stipendi. Con il deferimento ricevuto, la Juventus non ha ottenuto l’ok per il patteggiamento: un’ipotesi che potrebbe ripresentarsi più avanti, ma che per il momento decade.

In merito alla manovra stipendi, entrerà in gioco un nuovo processo sportivo nel mese di giugno, da concludersi prima della fine dello stesso mese. A luglio, dunque, la Juventus avrà chiaro il suo futuro e anche la posizione della UEFA. L’organo continentale, sempre secondo La Gazzetta, percorrerà due strade: quella dell’assenso alla pena inflitta in Italia, non calcando ulteriormente la mano se non con una multa, oppure quella dell’esclusione dalle Coppe per la prossima stagione.