Nella serata di ieri, la ventiseiesima giornata di Serie A ha visto concludere il suo programma domenicale con il posticipo dell’Allianz Stadium tra Juventus e Sampdoria. A trionfare, alla fine dei novanta minuti, è stata la Vecchia Signora con il punteggio di 4-2. Bianconeri avanti già 2-0 grazie alla doppia incornata di Bremer e Rabiot, ma ripresi nel giro di settanta secondi dall’uno-due blucerchiato firmato Augello-Djuricic.

Dopo il black out nell’ultimo spezzone di primo tempo, nella ripresa gli uomini di Allegri hanno aumentato nuovamente i giri del motore e si sono riportati in avanti grazie ancora a Adrien Rabiot, giunto al settimo goal personale in Serie A. Nel finale, qualche minuto dopo che Vlahovic ha stampato sul palo un calcio di rigore guadagnato da Cuadrado, ci pensa Soulé a sigillare l’incontro con un colpo di testa ravvicinato. Per il giovane talento argentino si è trattato del primo goal in assoluto con la prima squadra della Juventus.
Juventus, la difesa di Prandelli su Vlahovic

Nonostante la vittoria contro la Sampdoria, a tenere banco in casa Juventus è la situazione legata a Dusan Vlahovic. Con la partita di ieri il bomber serbo, che ricordiamo esser stato vittima in stagione di una forte pubalgia, è arrivato a sei partite senza segnare in Serie A. L’ultima volta che l’ex Fiorentina è entrato nel tabellino dei marcatori risale al 7 febbraio scorso, giorno della doppietta in casa della Salernitana. Contro i liguri il numero nove bianconero ha commesso diversi errori, tra cui il calcio di rigore fallito e spedito sul palo.

A prendere le difese di Vlahovic ci ha pensato uno che lo conosce molto bene e che l’ha visto crescere in maniera esponenziale. Ai microfoni di “Radio Anch’io Sport”, è infatti intervenuto Cesare Prandelli, ex allenatore del serbo nella stagione 2020-2021, il quale ha spezzato una lancia a favore dell’attaccante, indicando nel gioco di squadra della Juventus il principale motivo delle difficoltà dell’ex Viola.

Questo l’estratto delle dichiarazioni di Prandelli: “Io partirei dal rigore: si possono sbagliare. Ma la reazione che ha avuto dopo averlo sbagliato è stata da grandissimo giocatore. Non ha abbassato la testa e ci ha provato in tutti i modi. Io penso che sia un giocatore molto molto forte. Mino Favini, mi diceva sempre che valorizzare il valore di una punta è determinante. Il problema è di squadra. Se hai un giocatore così devi finalizzare di più. Quando vai sugli esterni devi evitare tante finte e servire la punta. Sottolineerei quei 15 minuti perché è stata una reazione da grandissimo giocatore”.