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Dopo un inizio dei Mondiali in Qatar, dove c’è stato spazio anche per clamorosi colpi di scena, è stato possibile notare i vari stati di forma delle Nazionali più blasonate che hanno fatto il loro esordio. Tra queste, la Francia non ha deluso le aspettative e, tra le note positive, c’è sicuramente il proprio centrocampista Adrien Rabiot. Il giocatore della Juventus si è reso protagonista nel sonoro 4-1 rifilato all’Australia. La squadra di Deschamps dopo un avvio turbolento, che ha visto i galletti costretti ad inseguire, si è poi ripresa trovando il gol del momentaneo pareggio proprio con il centrocampista bianconero. Quest’ultimo si è preso anche i meriti in occasione del vantaggio, servendo davanti alla porta praticamente sguarnita Olivier Giroud dove, con il più semplice dei tap-in, ha ribadito a rete.

Juventus, Rabiot e la sua costanza di rendimento
Con la propria Nazionale che si presenta da campione in carica ed una prestazione che in termini realizzativi potrebbe equivalere a quella di un attaccante, ciò che ha mostrato Rabiot nella sua partita d’esordio del Mondiale in Qatar sembra quasi non essere più una novità. Viste le numerose prestazioni positive con la Juventus, infatti, il centrocampista bianconero si è presentato alla competizione al meglio delle sue condizioni. Nonostante molte volte il nome di Rabiot sia stato affiancato all’idea di una possibile cessione da parte della Vecchia Signora, il centrocampista ex PSG ha sempre dimostrato di essere importante alla causa juventina nei momenti di maggiore bisogno. Non è un caso che, nell’ultimo mese e mezzo, Adrien Rabiot abbia partecipato alla maggior parte delle azioni da gol in quasi ogni match disputato dalla squadra di Massimiliano Allegri.
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Juventus, Rabiot c’è sempre quando serve
Continuando l’analisi iniziata precedentemente, basta osservare le partite dove la Juventus ha vinto per comprendere l’importanza di Adrien Rabiot nel raggiungere tali risultati. Sebbene il grande exploit del centrocampista francese sia arrivato nella vittoria casalinga per 3-1 contro il Maccabi Haifa, la sua doppietta non bastò per aiutare la propria squadra a passare il girone di Champions League che li vedrà concludere al terzo posto. Da quel 5 ottobre, il calciatore bianconero si è rivelato un vero e proprio jolly per Allegri. Dopo circa due settimane dalla doppietta dal sapore europeo, Rabiot ne compie un’altra sempre all’Allianz Stadium. Proprio nella sfida di campionato contro l’Empoli riesce a realizzare due gol sul finale mettendo in ghiaccio la partita che, con la sua doppia firma, terminerà 4-0.
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Se nel match con i toscani ha chiuso le marcature, nel Derby d’Italia contro l’Inter le ha aperte. Nella sfida che rilancerà a tutti gli effetti la Vecchia Signora nei quartieri alti della classifica, è proprio il numero 25 a sbloccare il risultato che sorriderà alla Juventus al termine dei 90 minuti. Nella sfida del Bentegodi contro l’Hellas Verona, la penultima di campionato prima della sosta, c’è nuovamente il suo zampino nella vittoria bianconera. In occasione del gol di Kean, infatti, è proprio di Rabiot l’assist che permette all’attaccante classe 2000 di segnare. Questa combinazione si riproporrà, a distanza di tre giorni, nello scontro diretto contro la Lazio che ha concluso la prima parte di stagione. A sbloccare la partita ci pensa proprio il tandem Rabiot-Kean, con il francese che serve egregiamente in profondità il compagno. Osservando queste partite è possibile accorgersi di quanto sia importante il centrocampista bianconero per la propria squadra, soprattutto, in termini di produzione offensiva. Il suo modo di giocare dona maggiore imprevedibilità alla manovra, evitando di dare dei punti di riferimento agli avversari.

Juventus, se Rabiot segna di più c’è un motivo
Niente viene per caso e, se a tutto c’è una spiegazione, probabilmente anche le belle prestazioni di Rabiot hanno una motivazione. Se il centrocampista della Juventus ha aumentato i propri numeri in chiave realizzativa, è frutto di un diverso modo di giocare. Il calciatore francese, grazie ai suoi maggiori inserimenti, si propone con molta più frequenza nell’area avversaria partecipando con veemenza alle manovre offensive bianconere. Dietro a questo aspetto si vede la mano di Allegri che, più volte si era espresso in merito alle potenzialità del giocatore. Il tecnico toscano, infatti, aveva insistito fortemente sull’idea di vedere Rabiot come un centrocampista con vari gol sulle gambe e che, con quegli strappi di corsa, poteva essere utile per le incursioni e le ripartenze bianconere. Queste idee sembrerebbero aver fatto breccia nella mentalità del calciatore, che avrebbe cambiato alcuni aspetti del suo modo di porsi in campo, essendo più aggressivo e con una maggiore impronta offensiva.

Juventus, Rabiot e il Mondiale per dare continuità
Se chi ben comincia è a metà dell’opera, l’inizio di Adrien Rabiot al Mondiale in Qatar è un buon auspicio per il proseguo della sua esperienza nel torneo. Dopo un bel periodo con la Juventus, il calciatore dei galletti sembrerebbe ben intenzionato nel continuare con queste prestazioni di alto livello. In questo senso, il Mondiale risulta essere un’occasione importante per dare continuità mantenendo uno stato di forma elevato in vista del ritorno in Serie A con la Vecchia Signora. Un’eventuale sosta, visto il buon periodo che sta passando, avrebbe probabilmente rilassato troppo il calciatore facendolo perdere di lucidità mentale e brillantezza fisica. Il ritmo elevato delle partite e la loro grande importanza, invece, spinge il centrocampista francese a rimanere sul pezzo senza cali di tensione e di rendimento. Questo è sicuramente un aspetto positivo anche per il club bianconero che si ritroverà dopo la sosta un giocatore, concentrato e in condizione, pronto a ricominciare come aveva terminato.