Dopo l’avvincente sfida tra Roma e Sassuolo, terminata sul punteggio di 3-4, un’altra gara si è rivelata esser ricca di goal: all’Allianz Stadium di Torino la Juventus batte la Sampdoria per 4-2 al termine di 90 minuti ricchi di emozioni. Ai microfoni di DAZN il tecnico dei doriani, Dejan Stankovic, ha voluto fare i complimenti ai suoi ragazzi per la prestazione: “La Sampdoria ha dato tutto. Contro una squadra molto forte con la Juve, che con i punti guadagnati sul campo sono secondi, abbiamo fatto un’ottima gara“.

Continuando l’intervista, Stankovic ha parlato del momento di black-out avuto dalla Juventus che sono riusciti a sfruttare a proprio favore: “Dopo gli episodi, come i due gol presi facili, pesano tanto. I ragazzi sono stati bravi a recuperare. Hanno recuperato una partita che poteva prendere una piega molto diversa, invece non hanno perso la lucidità. Anche sullo 0-0 Gabbiadini ha avuto un’occasione e poco dopo di nuovo. Poi sono episodi. Qualche errore di troppo nella lettura soprattutto sul terzo gol. Io mi sono arrabbiato sul quarto. Se perdo, devo farlo con orgoglio. Troppi errori di lettura“.

Juventus-Sampdoria 4-2, Stankovic: “Dusan è un grande attaccante, è un momento no”
Nel corso della lunga intervista, Dejan Stankovic ha risposto alla domanda circa i tre goal arrivati su cross, ma soprattutto ha voluto evidenziare qualche episodio dubbio della gara: “Si deve lavorare sui palloni lunghi, sui cross. Ci serve il coraggio di andare ad impattare sui saltatori. C’è da lavorare. Dopo cosa vuoi che ti dica? Si fanno i cambi, si gestisce la partita come si può e si va avanti. Gli episodi non so. Una gomitata forte su Amione giudicata come uno scontro di gioco. Fallo di mano, se lo hanno visto gli arbitri e il VAR ci credo. Mi auguro di sbagliare”.

Alla fine dell’intervista rilasciata ai microfoni di DAZN, l’allenatore della Sampdoria, Dejan Stankovic, ha voluto esprimere tutta la sua vicinanza al suo connazionale Dusan Vlahovic, attaccante della Juventus, reduce da un periodo sottotono: “Dusan è un grande attaccante. E’ un momento no. Ci siamo parlati come un padre ad un figlio. Lui ha l’età di mio figlio più grande. Non deve mollare, è un attaccante top. In questi anni le carriere volano e deve mantenersi al livello top. Troverà la continuità, si sbloccherà”.