Juventus, plusvalenze e manovra stipendi: i tempi d’attesa per chiudere tutto

La Juventus è attesa da vari processi, tra quello plusvalenze a quello sugli stipendi: ecco i tempi d'attesa per concludere il tutto

Mark Bailo  - Contributore
4 Min di lettura

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In questa stagione tempestata di imprevisti e problemi, la Juventus può ancora disegnare un finale degno della sua storia sportiva. Questa sera la Vecchia Signora è attesa dal ritorno degli ottavi di Europa League contro il Friburgo, dove si cercherà di conquistare il pass per i quarti di finale, che mancano dalla stagione 2018/19. Ad aprile ci sarà da disputare le semifinali di Coppa Italia contro l‘Inter: infine anche in campionato i giochi non sono finiti, con le possibilità di arrivare in Europa ancora reali.

In casa bianconera i tifosi si interrogano su quando si metterà la parola fine sui processi nel quale è coinvolta la Juventus, da quello sulle plusvalenze, che è costato i 15 punti di penalizzazione in classifica, a quello della manovra stipendi, il quale sullo sfondo c’è anche l’Uefa. Una data vera e propria è difficile da sapere ma cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Juventus, fronte plusvalenze: si attende la risposta del Collegio di Garanzia

Gravina @Livephotosport
Gravina @Livephotosport

Il nuovo anno ha visto due terremoti in casa Juventus: prima le dimissioni dell’intero Cda capitanato dal presidente Andrea Agnelli, dopo una presidenza decennale, e una settimana dopo dalla penalizzazione di 15 punti con effetto immediato in campionato. Il 28 febbraio la difesa del club bianconero ha presentato il ricorso alla al Collegio di Garanzia del Coni, fondata su nove punti, con la consapevolezza di poter cancellare, o almeno ridurre, tale sentenza.

Finora l’ipotesi più accreditata era che l’udienza potesse essere entro Pasqua: ma secondo le ultime indiscrezioni si andrà verso fine aprile, visto che in membri del Collegio vogliono studiare a fondo la gran mole di carte del processo. Avranno poi facoltà di annullare la sentenza se viziata da errori procedurali o di forma: in quel caso la decisione è inappellabile nell’alveo della Giustizia Sportiva e quindi verrebbero tolti i 15 punti di penalizzazione e le inibizioni ai dirigenti coinvolti.

Oppure ha la facoltà di confermare la sentenza, rigettando il ricorso della Juventus, confermando in toto la sentenza della Corte Federale. In quel caso la Corte dovrebbe riscrivere le motivazioni, confermando la condanna o, eventualmente, rimodulando la penalizzazione e le inibizioni.

Juventus, fronte stipendi: a fine marzo ci sarà l’udienza preliminare

Paratici, Nedved e Cherubini @livephotosport
Paratici, Nedved e Cherubini @livephotosport

I tifosi, tuttavia, rimangono preoccupati per la manovra stipendi, il quale potrebbe avere una sentenza ancora più pesante per la Juventus. Ci riferiamo ai stipendi dilazionati in tempo di Covid-19 dopo il primo lockdown, dove il club bianconero avrebbe annunciato un modus operandi, mentre poi, privatamente, avrebbe operato in maniera diversa.

A fine mese terminerà la proroga di 20 giorni, dunque il procuratore Chiné concluderà l’iter delle indagini in vista del deferimento. A questo punto si aprono due strade: nella prima busta  c’è il patteggiamento, ma nell’ambiente bianconero non sono al momento emerse voci, posto che peraltro i tempi sono ben prematuri per riflettere su tali strategie.

Nella seconda busta c’è il processo ordinario: ciò significa far trascorrere 30 giorni per fissare l’udienza, una settimana per le memorie, il processo. E poi ancora, eventualmente, c’è l’impugnazione fino alla Corte Federale d’appello. Ed eventualmente/bis: avanti ancora fino al Collegio. Quindi riprendere l’iter già noto con le tempistiche che si prolungherebbero fisiologicamente. Il 27 marzo ci sarà l’udienza preliminare. Gli sviluppi di questo processo hanno influenza anche in ambito Uefa. C’è un fascicolo aperto e c’è uno scambio di atti processuali in corso.

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