Juventus, Yildiz sulle orme di Del Piero: un futuro da 10

Kenan Yildiz ha la Juventus nel proprio destino: il fantasista turco è pronto a raccogliere l'eredità di Alessandro Del Piero, con un lungo rinnovo di contratto e la maglia numero 10 da onorare

Lorenzo Ferrai A cura di Lorenzo Ferrai
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La maglia numero 10 è il sogno di ogni ragazzino che sogni di diventare calciatore. Proprio quel numero, il primo a due cifre, rappresenta la magia, l’arte e, se vogliamo, anche lo status. Quelle due cifre pesantissime sono passate (e passano) sulla schiena di autentici simboli del mondo calcistico: da Pelè a Messi, passando per Maradona e Platini.

Numero pesante, ancora di più se la maglia è quella della Juventus. Dopo Le Roi e Baggio, il grande storico numero 10 è stato per circa vent’anni Alessandro Del Piero, capitano, miglior marcatore all-time, simbolo bianconero in tutto e per tutto. Proprio Pinturicchio, dal suo addio nel 2012 ha lasciato un vuoto apparentemente incolmabile, sia come presenza ma anche, e soprattutto, come immagine del Diez.

Quella maglia è stata raccolta, coraggiosamente, da fuoriclasse come Tevez, Pogba e Dybala, ognuno comunque in grado di onorarla a modo proprio. Dopo la squalifica per doping del Polpo, quella magica 10 è rimasta sguarnita, in cerca di un fuoriclasse degno di indossarla. E il profilo adatto la Juventus potrebbe ritrovarlo in casa propria, sotto le sembianze di Kenan Yildiz, rampante 19enne, desideroso di emulare il mito dei miti bianconeri, lo stesso Alessandro Del Piero diventano un tutt’uno con quella maglia.

Estro ed esultanza

Kenan Yildiz ha esordito in prima squadra proprio nella stagione appena trascorsa, dopo la gavetta in Next Gen. Le sue qualità non hanno tardato a rivelarsi al mondo Juve, trasudando sprazzi di Del Piero. Il tocco di palla, le movenze, la pulizia di tiro, persino l’esultanza (quella linguaccia immortale) hanno per un momento riportato Pinturicchio a Torino.

Quando Yildiz è in campo, per certi versi sembra di rivedere il Del Piero dei tempi d’oro. Il ragazzino sfrontato, che prende palla a sinistra, parte a testa bassa, pronto a rientrare sul destro per disegnare la parabola sul secondo palo, conosciuta dall’intero cosmo come Gol alla Del Piero. E non di rado, il turco si è travestito da 10, molto più di quanto non dicesse la sua arida (per un attaccante) maglia numero 15.

Dunque, i tempi sembrano essere maturi per un passaggio di consegne? Raccogliere l’eredità di Del Piero è probabilmente la missione più complicata per qualsiasi giocatore della Juventus. Figuriamoci per un ragazzo di soli 19 anni, cresciuto con il mito di Pinturicchio, che si muove come lui, segna come lui, ed esulta come lui. L’equazione potrebbe risultare semplice, anche se il campo è un’altra cosa, e solo il tempo potrà affermare con certezza se Yildiz sia degno di questo ruolo oppure no.

10 e lode

Il destino di Yildiz si intreccia sì col mito di Del Piero ma anche con la nuova Juventus targata Thiago Motta. L’italo-brasiliano crede in un sistema di gioco che tende a valorizzare gli attaccanti, sebbene graviti molto intorno al “lavoro di squadra” e al famigerato sacrificio. Quest’ultima parola non è mai gradita a un numero 10, benché va detto, Pinturicchio ha trascorso gran parte della propria carriera a correre per due.

Questo perché, contrariamente a un Barcellona o a un Milan, la Juventus è simbolo di sacrificio, di lavoro e fatica, dal Vangelo secondo Gianni Agnelli. Proprio l’Avvocato aveva coniato il soprannome Pinturicchio, che ha accompagnato l’intero percorso calcistico di Del Piero. Chissà ora quale mirabolante appellativo inventerebbe per Yildiz, piuttosto simile ad Alex.

Sia chiaro, il turco è ancora agli inizi e ha molta strada da percorrere dinnanzi a sé, prima di avvicinare il simbolo Del Piero, basti pensare alle 705 presenze, condite da 290 gol in bianconero. Numeri da capogiro, a testimonianza di quanto la strada sia lunga e impervia. Quel che appare chiaro è la volontà della Juventus di puntare fortemente sul giovane fantasista. Yildiz è atteso da un futuro a tinte bianconere, con un rinnovo fino al 2029 più la maglia numero 10 sulle spalle. Siamo solo all’inizio, certo, ma un inizio bello pesante, dove il tempo è tiranno. Anche perché un galantuomo com’è stato Alex non fa mai attendere la sua Signora.

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