La Roma supera il Feyenoord, di nuovo: Svilar eroe dell’Olimpico

Emanuele De Scisciolo A cura di Emanuele De Scisciolo - Direttore Responsabile
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Non era certo facile distrarre la Cabala, quella che i più pessimisti evocano quando si tratta di mantenere invariato un risultato, quando si tratta di mantenere vivo un record che, giunto al terzo anno consecutivo, può restare assolutamente conservato. In panchina, questa volta, c’è Daniele De Rossi e l’ostacolo della storia potrebbe riportare strane ossessioni, quelle made in Portogallo per intenderci.

Ma Daniele la guarda, la studia e la porta a casa: all’Olimpico, in un più che primaverile giorno di fine febbraio, la Roma vola agli ottavi e lo fa ai rigori grazie ad un super Svilar, assoluto eroe di una nuova magnifica serata dalle tinte romaniste.

L’Olanda a Roma per distrarre la Storia: la Roma ricorda a Slot chi deve vincere

Ci ha pensato la Roma a ridefinire l’astio con l’Olanda del Feyenoord, quella convinta che nella Capitale fosse davvero così facile sfatare un taboo che dura ormai da tre stagioni; ha poi concluso l’opera un certo Svilar, capace di rimettere in gioco l’errore madornale di Lukaku per portare in giallorosso il passaggio del turno più che legittimo.

Legittimo, si, perché oltre a ’90 minuti giocati con grande intensità, occasioni da goal che potrebbero essere contate su 3 mani, la squadra di Daniele De Rossi ha fatto quello che l’allenatore ha chiesto fin dall’inizio: mantenere il pallino del gioco e non lasciare spazi agli olandesi.

E la Roma lo ha fatto davvero, fermo restando che il primo vantaggio a firma Feyenoord non può che essere assegnato al fato, visto che quel tocco fortuito finito nella rete di Svilar non era certo stato trovato con voglia e determinazione da quelli dell’Olanda; ma poi, quelli di Pellegrini, invece, l’hanno subito rimessa a posto, proprio con il solito destro micidiale del capitano che ha spaccato la porta “olandese”, dopo pochi minuti dal vantaggio, riportando tutto in parità. Il resto si può tranquillamente sintetizzare in un totale assedio giallorosso, un rigore valido ma non assegnato e tante occasioni che meriterebbero, certamente, la soddisfazione di un altro goal romanista.

Niente da fare, si va a quell’assurda diatriba dei tiri dagli 11 metri; sbaglia solo Lukaku – sembra incredibile – ma risistema tutto e non concede niente il nuovo eroe di Roma, quello Svilar che, secondo la gestione Mourinho, non meritava la soddisfazione (mai) dell’Olimpico. De Rossi la vede più lunga, evidentemente, e risolve il match proprio grazie al gioiello tra i pali: ben 2 rigori parati a sancire la vittoria, per la gioia conclusiva di Zalewski che esulta per l’ultimo rigore realizzato, quello che porta la Roma agli ottavi di Europa League.

Insomma, per chiarire: Slot di nuovo a bocca asciutta, a Roma sto matrimonio non sa proprio da fare e, come recitano i social, servirebbe proprio un bravo psicologo per far digerire a quei pochi arrivati dall’Olanda che, in parole povere, “s’è consumata l’ennesima disfatta”.

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