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Matteo Cancellieri, giocatore in prestito alla Lazio dall’Hellas Verona, è pronto a prendersi il suo palcoscenico. Dopo il trasferimento dalle giovanili della Roma fino all’approdo a Verona con i Mastini, il giovane attaccante ha potuto aggiungere alla sua carriera anche una chiamata che non è da tutti vista la sua età, ovvero quella del commissario tecnico Roberto Mancini. Con l’esordio di Cancellieri con l’Italia non si sono fatti attendere diversi club nel mostrare un proprio interesse, il quale è stato coronato dalla Lazio. Un ragazzo che fa di calciomercato, al quale non è noto il nome vista una precedente trattativa che lo ha reso protagonista nel trasferimento di Marash Kumbulla in maglia giallorossa.

Dalla Polisportiva De Rossi alla Roma
Scarpini ai piedi e pronto a correre. Un pensiero che ha trovato forza nella volontà di farsi un nome. Partito dai campi dietro casa della Polisportiva De Rossi, Matteo Cancellieri ha saputo attirare l’attenzione fin dalla giovane età di 10 anni con prestazioni che lo differenziavano dagli altri. Con il suo trasferimento alle giovanili Roma, il percorso del classe 2002 è stato graduale fino all’approdo con la Roma U18 nel Luglio 2019. Un passato che avrebbe fatto parlare di futuro, specialmente in ottica calciomercato.
Un futuro deciso dall’Affare Kumbulla
Decisiva per un cambiamento nel suo futuro è la finestra di mercato estiva del 2020, la quale ha visto il giovane attaccante della Roma essere inserito nella trattativa per portare nella capitale Marash Kumbulla. L’operazione prevedeva la formula di un prestito con obbligo di riscatto fissato a 30 milioni. Tra i nomi inseriti nella trattativa per l’attuale difensore della Roma Kumbulla, c’era anche quello di Matteo Cancellieri, il quale è volato a Verona dove ha iniziato il suo percorso di crescita con l’Hellas Verona U19.
La strada fino all’esordio in Serie A
Preso dall’emotività e dalla voglia di far ricredere coloro che non hanno creduto in lui, Cancellieri non si fece parlare dietro ed incominciò a catturare la scena. Si perse il conto per i gol realizzati nelle presenze con le giovanili dell’Hellas Verona, i quali lo hanno portato a siglare nella Primavera 2a ben 15 gol e 7 assist in 18 presenze. Numeri alla mano che non possono di certo non colpire la prima squadra dell’Hellas Verona, che sceglie di chiamarlo in ritiro. Una decisione che ha portato i suoi frutti e che ha permesso il suo passaggio in prima squadra. Il 21 Agosto trova il suo esordio in Serie A contro il Sassuolo, ma il talento non merita di essere tenuto in panchina. Motivo in più che ha portato l’ex tecnico Eusebio Di Francesco a scegliere il giovane talento di Cancellieri negli 11 titolari contro l’Inter.
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Il telefono squilla: Azzurri e non solo
Dopo l’ulteriore esordio in Coppa Italia, nonché la firma nel match contro l’Empoli, e la chiamata con la nazionale italiana U21, ecco che a squillare è sempre lo stesso telefono, ma il numero è diverso. Si tratta di quello del commissario tecnico Roberto Mancini. Il passaggio diretto con la prima squadra degli Azzurri, nonostante i 20 anni compiuti da qualche mese, ha permesso all’attaccante dell’Hellas Verona di trovare il suo esordio con la maglia dell’Italia nel match di Nations League contro la Germania. Unica presenza al momento, ma ciò non toglie il talento di questa nuova stella che ha appena iniziato a brillare. A notare queste sue caratteristiche tecniche sono stati vari club, i quali hanno mostrato degli interessi importanti per il futuro di Cancellieri e dare lui l’opportunità di trovare costanza offrendogli un posto da titolare.
Futuro Cancellieri: la firma con la Lazio
Un affare che non è passato inosservato agli occhi di Claudio Lotito, presidente della Lazio. Infatti, la società biancoceleste è riuscita a chiudere ed ufficializzare il prestito di Cancellieri, strappandolo dalle mani del Sassuolo in pochissime ore. Il motivo che ha agevolato la trattativa è stato anche quello del desiderio dell’attaccante Matteo Cancellieri. Il classe 2002 custodiva questo sogno di tornare nella città, che lo ha visto crescere. Sebbene la scelta lo vedrà rivestire una maglia diversa da quella giallorossa e che farà molto discutere, il giovane talento sulla fascia può tornare a respirare l’aria di quella che per lui è sempre stata “Casa“.